
Suits: Recensione dell’episodio 5.12 – Live to Fight
Non so per quale strano motivo ma durante l’intero episodio di Suits che mi appresto a recensire, nella mia testa risuonava il ritornello di “Born to die” di Lana del Rey. Io non sono una fan della cantante, non è nella mia playlist di Spotify, non è legata a momenti particolari della mia esistenza e quella canzone mi è capitato di sentirla molte volte in radio o sotto forma di cover in qualche locale della mia città ( qualcun altro come me non sopporta i cd di cover nei ristoranti?). Ora il pezzo non è neanche recente e probabilmente neanche tanto orecchiabile, ma nonostante questo ha continuato a tormentarmi per tutto l’episodio e io non sapevo darmi una spiegazione logica del perché il mio cervello avesse improvvisamente deciso di riportare alla memoria un motivetto simile (e stiamo parlando di un cervello che mette la zuccheriera in frigo in questi giorni quindi tutto potrebbe essere possibile), ma poi ho capito: Donna e Harvey sono nuovamente insieme.
Questo è l’episodio che abbiamo atteso molto tempo, è l’episodio della riappacificazione, del ritorno della vera e unica coppia indissolubile di Suits: Donna e Harvey (Darvey per le shippers). Sebbene non ci sia coinvolgimento amoroso, vederli insieme, vederli percorrere nuovamente quel corridoio assieme, vederli lottare l’uno per l’altra, scoprire quanto forte sia sempre stato il loro legame ha fatto sobbalzare la parte romantica della mia persona e mi ha fatto pensare a Lana del Rey. Non conta tanto dove andiamo a finire ma conta come ci arriviamo, potremmo parafrasarla così la canzone, una sorta di “cogli l’attimo” pop. Un invito a non far piangere l’altro, a cercare di ridere sempre e a fare cose al limite del legale, perché comunque ci attende la stessa fine. E così Harvey e Donna tornano insieme perché, se devono essere scoperti, se tutto deve finire, allora tanto vale che finisca insieme, tanto vale riportare l’ordine e scordarsi di “I love you” lanciati a caso e di spalle voltate, perché quando la strada si fa dura è giusto avere un buon compagno di cammino.
Così la magnifica storia di Donna narrata dai flashback ci racconta di una bambina, che aveva tutto e che lo ha perso per un’ingenuità del padre, e di una donna, che ha tutto e che sta per perderlo per l’ingenuità del suo capo che ama profondamente e che ha assunto un truffatore. Mi è piaciuto tantissimo il parallelismo tra gli uomini della vita di Donna, così come l’uso sapiente dei flashback che sono andati ad arricchire il suo personaggio e quello di Harvey di altre mille sfumature, rendendoli ancora più solidi. Suits nel bel mezzo di una bufera, mentre quello che è sempre stato il filo rosso della serie si sta spezzando, piazza un episodio che vuole spiegare e narrare in maniera profonda il legame forte che lega Harvey alla sua segretaria e il perché la ritiene indispensabile.
La bravura della caratterizzazione di questi due personaggi e la gioia di vederli nuovamente assieme è tale che la rivelazione di chi ha incastrato Mike passa totalmente in secondo piano. Gli autori hanno deciso di non porre accenti sulla scoperta di Sheila Sazs, probabilmente perché non vogliono risolvere la faccenda velocemente e vogliono fare dell’intero caso Mike il traino della stagione. Forse Suits sta per compiere il grande passo, riuscendo a staccarsi dallo schema a volte noioso del procedurale legale per passare ad essere una serie che espande tutte le potenzialità che ha. La Suits che amiamo è quella di questo episodio, che ha dialoghi stordenti, ribaltamenti di trama velocissimi, battute pungenti e altre che spezzano il cuore. É una serie che provoca palpitazioni e sembra avere quest’anno tutta l’intenzione di provocare un arresto cardiaco.
Good Luck!
Angolo della vipera:
Un solo e unico no per Rachel… basta.
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