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Skam Italia 5: la recensione della quinta stagione dedicata a Elia

Dopo due anni di attesa, finalmente è arrivata ieri 1° settembre 2022, la quinta stagione di Skam Italia.
Una stagione molto richiesta dalla fanbase della serie e voluta da tutto il cast e la crew, ma che necessitava del consenso della produzione norvegese.

Skam, infatti, termina con la stagione di Sana e per un certo periodo anche per l’Italia doveva essere l’ultima. Poi a sorpresa Skam è stata rinnovata per una quinta stagione!

Questa quinta stagione, prodotta sempre da Cross Productions, quindi, è la prima inedita non sorretta cioè dal canavaccio della serie madre norvegese, firmata da Julie Andem.
L’aspettativa era molto alta, Ludovico Bessegato e Alice Urciolo, sceneggiatori della serie, avevano già dimostrato la loro capacità nel descrivere e raccontare la generazione degli adolescenti, utilizzando uno sguardo autentico. Le stagioni dedicate a Martino e Sana, sono talmente ben riuscite da essere considerate, da molti, anche migliori della serie norvegese.


Insomma, tanto hype che è aumentato a dismisura man mano che i mesi passavano; le speculazioni prima sul protagonista della stagione e poi sul tema trattato, dopo l’uscita del trailer, sono state tante e molto originali, ma nessuno aveva immaginato dove si sarebbero concentrati gli sceneggiatori.

Skam Italia 5 la recensione

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Skam 5 Italia, Elia e la ipoplasia peniena

Quando qualche giorno fa Alice Urciolo, durante la conferenza stampa di Skam Italia 5 ha anticipato il tema del micropene di Elia. La reazione sui social è stata abbastanza scomposta, direi quasi di sconcerto.

Una reazione che ha dimostrando due cose:

la prima è che gli sceneggiatori di Skam Italia, ancora una volta, hanno centrato il punto. Affrontando un tema scomodo per nulla inflazionato, per cui esiste un chiaro stigma sociale, cercando così di sdoganare un problema di fatto ancora un tabù.
La seconda cosa che abbiamo imparato è che la reazione di ridicolizzare il tema, di considerarlo poco importante e sminuirlo, quando si tratta di una patologia alla stregua di altre. Ci ricorda di come è facile accettare e comprendere le cose che si conoscono bene.

Temi che fanno parte del nostro vivere quotidiano come potrebbe essere un coming out o disturbi psicologici, ma l’empatia scarseggia quando si tratta di temi che forse mettono un po’ in imbarazzo o dei quali si pensa non ci riguardino da vicino.
Il bullismo esiste, e la reazione alla rivelazione del tema del micropene in un personaggio di una serie tv ha dimostrato molto bene anche questo.

Si parla di body positive ( anche un po’ a sproposito), di accettazione del corpo, ma quando questo riguarda un giovane uomo, allora non vale più?

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Skam Italia 5
Skam Italia 5, la recensione

L’accettazione di una mascolinità non standard

Elia è stato bocciato all’orale della maturità e deve quindi ripetere l’ultimo anno, mentre i suoi amici: Giovanni, Martino, Luchino, Sana, Federica, Eva e Silvia hanno iniziato la loro nuova vita all’università, ma non è questo il vero problema di Elia. Elia non si accetta. Non accetta il suo corpo, soffre, infatti, di una malattia congenita: ipoplasia peniena.

Da quando è stato rivelato il tema della serie, sono comparsi online articoli in cui si parla della patologia, testimonianze di uomini con micropeni. Improvvisamente è diventato un tema di cui dibattere e già questo è, a mio avviso, un grande pregio di Skam Italia.

Come era avvenuto anche per le altre stagioni: tirare fuori un tema e fare in modo che se ne parli. In questo caso, il tema della ipoplasia peniena sarà sicuramente un argomento molto trattato nei forum specifici ( come ci mostra anche Elia!) visto che la patologia riguarda lo 0,8 % della popolazione maschile, ma di certo non è una cosa di cui si parla con questa delicatezza e rispetto in TV.

Il coraggio di un tema scomodo

Skam Italia 5 recensione

Il coraggio di scegliere un tema non canonico è lodevole soprattutto perché si mette subito in chiaro un concetto fondamentale: non si tratta di disformia. Elia ha una patologia diagnosticata da ben due andrologi.
Era importante definire questo in termini medici e scientifici a mio avviso, perché si rischiava di non essere incisivi con il concetto di accettazione di una condizione realmente esistente e non di una percezione del proprio corpo.

Gli episodi, come sempre più brevi dei canonici 40 minuti, sono ben ritmati e riescono a condurre lo spettatore nella storia di Elia che si è stancato di scappare ogni volta che è attratto da qualche ragazza per nascondere, quella che lui ritiene la sua grande vergogna. Viola (Lea Gavino) insieme agli amici di sempre, saranno la leva per condurre Elia in un percorso lungo e di non facile di accettazione.

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La spontaneità di Skam vince ancora

I dialoghi scivolano naturali, le interpretazioni dei giovani attori, tutte nessuna esclusa, sono estremamente convincenti. Il racconto degli adolescenti italiani è realistico e il paragone con altri tentativi di raccontare questa generazione di altri prodotti è impietoso se non imbarazzante. È qui che dovrebbero guardare gli sceneggiatori o gli aspiranti tali che vogliano scrivere di adolescenti o giovani adulti.

Viola e Federica, una rivelazione scomoda

Se c’è forse una cosa che mi ha convinto poco è stata la storyline dedicata all’abuso di potere dello psicologo ai danni delle studentesse del liceo. Si tratta di tema un po’ troppo importante e delicato per essere trattato come tema secondario. Considerando quanto sia impegnativo quella della stagione che coinvolge Elia.

Questa è forse l’unica nota un po’ stonata; il tempismo in cui Viola prende coscienza di essere stata manipolata e decide di denunciare, insieme a Federica, è repentino e un po’ anti climatico, ma perdono qualche sbavatura a una serie che ancora una volta riesce a coinvolgere non solo la generazione a cui è dedicata, ma anche chi ne è da molto tempo fuori.
Elia, grazie all’intensa interpretazione di Francesco Centorame, ci commuove, è palpabile il suo disagio, la sua fragilità così esposta.

Vorremmo tutti dargli una pacca sulla spalla e dirgli che tutti i problemi sembrano più grande di quelli che sembrano e che la vita dopotutto è bella, anche se non si ha il corpo che risponde agli standard. Il corpo che si vorrebbe avere.

Skam Italia 5

Realistica e intensa, Skam Italia convince ancora

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Maura Pistello

Fondatore/ Admin Giornalista pubblicista Serie tv dipendente, accanita lettrice, amante del cinema e dell'arte

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