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Il Signore degli Anelli: Amazon dà il via libera alla serie

Un servizio streaming per domarli, un abbonamento per ghermirli e allo schermo incatenarli. Recitava così la poesia del Signore degli Anelli no? 

Scherzi a parte, la notizia che più ci aveva spaventati ed eccitati negli scorsi giorni ha finalmente assunto una forma più concreta. Amazon ha infatti confermato la produzione per più stagioni di un adattamento televisivo del celeberrimo “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien. 

Con questo contratto Amazon si è appena conquistata uno dei più importanti brand della cultura pop. Senza contare che si prospetta di creare uno degli show più costosi della storia.

UN RACCONTO SENZA FRODO

Signore degli anelli

Prima che i puristi dell’adattamento cinematografico decidano di bruciare i computer e prendere il primo volo per Hollywood sappiate che c’è un ma. La serie infatti esplorerà solo gli eventi avvenuti prima de “La compagnia dell’anello”. Questo vuol dire che la guerra per la distruzione dell’Anello come raccontata nella trilogia di Peter Jackson non verrà messa in scena. La serie sarà infatti ambientata o prima de Lo Hobbit oppure tra quest’ultimo e le vicende de Il signore degli Anelli.

Lo stesso trattamento è stato riservato alle serie simili che hanno voluto trattare tematiche legate a un prodotto cinematografico con forti restrizioni legate ai diritti. Pensiamo a Gotham, che vuole raccontare di Bruce Wayne ma non di Batman. Un discorso simile vale per Legion che pur parlando di mutanti si è ben vista dal dire la parola X-Men.

Pare che nel contratto di Amazon sia pure incluso un eventuale spin-off.

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“Siamo molto contenti che Amazon, nota per il suo lungo rapporto con la letteratura, faccia da tetto alla prima serie televisiva non autoconclusiva del Signore degli Anelli. Così ha parlato Matt Galsor, rappresentate del Tolkien Estate, di Trust e di HarperCollins. “Sharon e il team di Amazon Studios hanno delle idee eccezionali da rappresentare sullo schermo. Si baseranno su storie totalmente inesplorate tratte dai manoscritti originali di J.R.R. Tolkien.”

Ancora non ci sono notizie sul cast o la data della premiere. La serie verrà trasmessa su Amazon Prime.

AMAZON VS HBO

Se ci pensate questa mossa di Amazon non è affatto fuori luogo. Con l’imminente conclusione del fantasy Game of Thrones di HBO il pubblico rimarrebbe infatti orfano di una serie del genere. Per quanto siano in produzione alcuni spin-off della serie fenomeno, tutti tratti da opere di George R. R. Martin, non ci sono certezze che questi vedranno la luce.

In un certo senso, la serie di Amazon e gli spin-off di Game of Thrones dovranno vincere la stessa sfida. Entrambi racconteranno storie appartenenti ad un universo dove gli eventi principali sono già stati rappresentati. Riusciranno a proporre una narrativa originale che riesca comunque a mantenere il fascino dell’opera madre da cui proviene?

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Difficile a dirsi quale delle due case di produzione abbia il compito più difficile. Il rischio che corre Amazon è in effetti abbastanza basso. Per HBO invece non possiamo dire lo stesso. Game of Thrones è stata una fonte di guadagno senza precedenti per un network che vive solo grazie agli abbonamenti degli utenti. C’è da dire anche che HBO sta lavorando su cinque spin-off nella speranza di pescarne almeno uno degno di essere mandato in onda per cui i numeri sono a suo favore.

Amazon invece ha fatto un contratto con il Tolkien Estate per una serie da più stagioni senza però trovare uno scrittore che la metta in piedi. Sicuramente è un tipo di accordo rischioso ma la casa può permettersi di disdirlo senza grosse perdite nel momento in cui le proposte non siano della qualità attesa.

HOLLYWOOD E LE SUE TENDENZE

Attualmente pare che ad Hollywood vada molto di moda la creazione di universi narrativi completi ed autosufficienti. Per cui con buona probabilità Amazon sta provando a creare un universo fantastico sulla falsa riga di quelli Marvel per il cinema o della Disney con Star Wars.

Che dire se non “In bocca al lupo” ad Amazon? 

Giacomo Ponta

Shippatore folle e divulgatore del “Now kiss!” sogna di diventare un dottore nella speranza di non morire in un incidente aereo o durante una sparatoria. Alla ricerca della batcaverna sin dalla tenera età si destreggia nel collezionismo di manga e fumetti saltando tra cinema e serie TV. Ha un debole per i legal drama, i supereroi e tutto ciò che è trash.

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