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Shonda Rhimes parla del successo delle sue serie e del libro Year of Yes
Shonda Rhimes: un nome, una garanzia (per il #MaiUnaGioia). È vero, questa donna ci fa soffrire, ma come faremo senza di lei? Personalmente penso di aver pianto più ore davanti ai suoi show che in tutta la mia vita! Ma, potendo tornare indietro, rifarei esattamente lo stesso: li riguarderei tutti!

Ieri ho avuto la fortuna di assistere ad una sua conferenza nella mia amata Washington (dove vivo da ormai qualche anno, ndr). Parlando con i fan, Shonda Rhimes ha toccato vari importanti argomenti. In un ambiente televisivo fatto maggiormente di produttori uomini e bianchi, lei, donna di colore, ha regalato alla televisione mondiale qualcosa di straordinario. E non sto parlando solo delle storie che ci racconta ogni settimana da 12 anni!
Parlo dell’importanza che nel terzo millennio le donne e le persone di colore possono avere, facendo un lavoro come tanti altri e ricevendo lo stesso merito o lo stesso compenso. Nel 2016 esiste ancora tanta discriminazione, ha sottolineato la produttrice di Grey’s Anatomy, Scandal e The Catch. Se tutti iniziassero a considerare il talento delle persone e non la pelle, il sesso o l’orientamento sessuale, vivremmo molto meglio. “Se ce l’ho fatta io, perché non puoi farcela anche tu?”
“Ho creato Private Practice per paura di restare senza lavoro dopo la fine di Grey’s
Parlando dei sui show, ha raccontato dell’inizio della sua carriera e del motivo che l’ha spinta a diventare una showrunner. “Ho sempre saputo di voler essere una scrittirce, fin dall’età di 3 anni. Non sapevo nè leggere nè scrivere all’epoca, eppure lo sapevo!”. Malgrado ciò non ha mai neppure immaginato che sarebbe finita a scrivere degli script televisivi.
Alla nascita della prima figlia, una madre single come tante, restò moltissimo in casa con lei. “E’ stato allora che ho iniziato a guardare diversi telefilm, per moltissime ore al giorno. Ho finito Buffy – L’ammazza vampiri e anche 24 in tempi da record.” Shonda una di noi! Quello fu l’input che la spinse a scrivere delle serie tv. Sappiamo tutti cosa accadde poco dopo: nacque Grey’s Anatomy.

Parlando delle sue serie ci ha fatto sapere che Scandal tornerà in onda a Gennaio, e molto probabilmente anche The Catch.
Ovviamente ha parlato anche del suo nuovo libro, “Year of Yes”, tradotto in italiano “L’anno del Sì.”. Ha deciso di scriverlo per raccontare un anno particolare della sua vita. Non amando parlare in pubblico, ha sempre rifiutato qualsiasi tipo di invito. Sfidandola, sua sorella maggiore le ha fatto stringere un patto per cui avrebbe dovuto dire sempre di “sì” per un anno. Da qui il titolo e il racconto.
“Ho scoperto molto di me stessa, in questo anno, alcune che non avrei mai immaginato.”. Malgrado la storia assomigli teriribilmente ad un vecchio film di Jim Carrey, tutti potemmo prendere esempio. Magari non un anno, ma provare per una settimana non costa nulla, giusto?
Un aspetto che mi ha particolarmente colpito è stato il suo aspetto. Ricordate come era Shonda fisicamente? Ecco, adesso è praticamente la metà. È dimagrita la bellezza di più di 50 chili. “Solo grazie alla forza di volontà! In quel periodo avrei volentieri mangiato del pollo fritto o delle patatine. Ma quando si decide di fare qualcosa, la si deve fare per bene.”. Ed ha totalmente ragione.
“Ho finito di guardare Buffy e 24 in tempi da record.” Shonda Rhimes, una di noi.

Ieri ho capito molte più cose di questa donna e personalmente ho imparato tanto. Sono felice di poter dire che, da oggi, per me, Shonda Rhimes è molto più del #MaiUnaGioia.
Mah, per me questa signora rappresenta il peggio del peggio nel mondo delle serie TV
quoto!
No dai, c’è di molto peggio! 😛 A me il genere non piace ma è indubbio che lei lo sappia gestire magistralmente. I telefilm insulsi, ripieni di niente sono il peggio della TV.