
She’s Gotta Have It: Rinnovata per una seconda stagione la serie TV di Spike Lee
Nel 1986, Spike Lee aveva scritto e interpretato un film innovativo e brillante intitolato She’s Gotta Have It. Il titolo stesso era una provocazione, dal momento che il “gotta” non è altro che un termine utilizzato principalmente a Brooklyn e dalla popolazione afro-americana, lì dove gli altri dicono “going to” o “have to”. Un film, questo, che sarebbe stato presentato a Cannes lo stesso anno e avrebbe anche ricevuto il Prix de la Jeunesse. Un premio che avrebbe ufficialmente dato inizio alla brillante carriera di Spike Lee.
Debuttata il 23 novembre 2017 su Netflix, She’s Gotta Have It non è il film del 1986 ma affronta le stesse, importanti tematiche. Tanto importanti che, grazie alle reazioni entusiaste della critica e del pubblico, torneranno anche per un altro anno. E’ infatti di pochi giorni fa l’annuncio del rinnovo della serie TV di Spike Lee per una seconda stagione.
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Spike Lee per il femminismo e una vita nel segno della libertà spirituale

La serie tv, ambientata a Brooklyn, racconta, spesso attraverso il dialogo diretto con lo spettatore, la vita di Nola Darling (DeWanda Wise). Quest’ultima, che vive liberamente e senza inibizioni la sua vita sentimentale e lavorativa, ha tre amanti con cui condivide gioie, dolori e quotidianità. Il primo è l’uomo maturo, sposato e con la testa sulle spalle di nome Jamie Overstreet (Lyriq Bent); il secondo è un modello e fotografo vanesio e narcisista ma molto premuroso, Greer Childs (Cleo Anthony); il terzo è un hipster dalla bocca un pò larga da con una profonda ironia e gioia di vivere, Mars Blackmon (Anthony Ramos). Quest’ultimo era interpretato dallo stesso Spike Lee nel film originale del 1986.