
Sherlock: Recensione dell’episodio 3.01 – The Empty Hearse
Ce n’é voluto di tempo, ben due anni perché Moffat riuscisse a mettere insieme questa terza stagione di Sherlock e nel frattempo, l’attesa è cresciuta. Nel corso di questi due anni sono nati gruppi di discussione su internet, gruppi di ascolto virtuali in cui rivedere e commentare gli episodi, fanclub. Il fandom è cresciuto e si è rafforzato talmente tanto, generando una quantità di teorie sulla morte di Sherlock Holmes, alcune talmente strampalate da poterci scrivere un libro per raccoglierle tutte. La premiere della terza stagione, non poteva quindi, non partire da questo clamore nato intorno alla serie. Mark Gatiss ha scelto di rendere il fandom della serie, nelle sue sfumature più eccessive e simpatiche, protagonista del ritorno di Sherlock, il che per me è già un segno di lungimiranza e intelligenza quello di “coccolare” i propri fan e detrattori allo stesso tempo.
La rappresentazione del fandom è a dir poco geniale ed esilarante, ci vengono fornite nel corso dell’episodio, una in apertura e una un po’ prima della metà, due teorie tra le più strampalate ed esilaranti:
La prima vede Sherlock sventare la morte facendo bungee jumping e catapultandosi dentro lo studio di Molly per poi baciarla con trasporto, e tutte/i fan di Sherlock/Benedict Cumberbatch sono saltati dalla sedia immedesimandosi in “Molly un po’ sfigatella” che ottiene il suo bacio alla fine della storia. La seconda è geniale e esilarante per quanto assurda: termina con un bacio tra Sherlock e Moriarty, anche le shipper più fantasiose quindi sono state accontentate da questa deriva a dir poco inconcepibile!
Il fandom è capitanato dal fanboy più ossessionato ed eccessivo che da buon fan mette in dubbio la versione di Sherlock, con le stesse obbiezioni che anche lo spettatore medio sta facendo nello stesso momento in cui guarda: ma se John si fosse spostato da quel punto? Ma se la bicicletta non l’avesse colpito? E’ ovvio che a un pubblico così attento e che nel corso degli ultimi due anni non ha fatto altro che riempire con il vuoto della programmazione televisiva cartelle word con fanfiction e teorie, non si poteva dare una risposta, non subito almeno.
Altro aspetto che ho trovato inaspettato e intelligente è quello di aver impostato tutto l’episodio in chiave comica e leggera, chi si aspettava un ritorno melodrammatico com’era stata la fine della scorsa stagione, si è trovato letteralmente spiazzato mentre si rilassava in più di una risata. The Empty Hearse, infatti, è estremamente divertente e comico, a cominciare dal “siparietto” iniziale tra Mrs. Hudson e John, quando quest’ultimo l’avvisa che sta per sposare Mary e la simpatica signora fa più di un riferimento a Sherlock considerandolo il compagno di Watson, per finire poi al momento fulcro dell’episodio: l’incontro tra Sherlock e Watson. Sì, perché nonostante John sia molto arrabbiato per essere stato ingannato, Gatiss come dicevo prima ha scelto la chiave comica per questa reunion e quindi la prima reazione di John è di picchiare Sherlock. Martin Freeman è eccezionale nel mostrare questa dualità di sentimenti in un’unica espressione e il trio Amanda Abbington e Benedict Cumberbatch ci darà grandissime soddisfazioni me lo sento!
Altra chicca sono i genitori di Sherlock che, forse non sapete, sono proprio i genitori di Benedict Cumberbatch anche loro due attori inglesi: Timothy Carlton e Wanda Venthamche si sono prestati per questo divertentissimo cameo, in cui la realtà si lega sempre di più alla fiction. Infatti non è finita qui, anche Amanda Abbington che interpreta Mary è la compagna anche nella vita di Martin Freeman!
Nella quasi ora e mezza dell’episodio c’è tempo anche per imbastire una sorta di trama orizzontale, Watson, infatti, viene rapito e per poco bruciato in un falò, Marie e Sherlock lo salvano in extremis ma questo ovviamente sarà il nuovo cattivone che occuperà il posto di Moriarty. Volutamente appannato invece è il caso dell’episodio; l’intento era concentrarsi sul ritorno di Sherlock e sulla reazione delle persone intorno a lui a questo ritorno, vediamo, infatti, Sherlock usare Molly come sostituta di John mentre quest’ultimo si annoia a fare il dottore, talmente ossessionato e scioccato dal ritorno del suo amico da aggredire uno strano paziente convinto che questo sia Sherlock travestito – altre risate!! Il caso però serviva proprio come collante e cucitura nel rapporto dei due. Eccoli quindi, di nuovo insieme pronti a sventare un attentato nel cuore di Londra.
The Empty Hearse probabilmente non è il ritorno che mi aspettavo ma proprio per questo è stato perfetto, mi ha ricordato anzi, che a volte è meglio raccontare una storia cercando di divertire e stupire piuttosto che commuovere. L’episodio, come i passati, è curato nei minimi dettagli con una recitazione -che lo dico a fare? – sublime , abbiamo i due attori inglesi tra i più gettonati al momento, cosa vogliamo di più?
Esilarante
3.01 - The Empty Hearse
Valutazione globale
Hai centrato appieno il punto, questa puntata era tutta dedicata al ritorno di Sherlock e quindi non poteva andare a costruire una storia troppo complicata a supporto. Ho apprezzato anche io il tono scanzonato del tutto come l’incorporazione della tematica del fanbase. Questo Sherlock mi è piaciuto anche se presumibilmente rimarrà tale solo per questa puntata per poi recuperare quella che è la sua fisionomia più consolidata. Mi è piaciuta molto l’alchimia che c’è stata tra Sherlock, Watson e la fidanzata di John. Trovo si sia inserita alla perfezione
Sì, il “caso della settimana” davvero scialbo. Ma volutamente così… anche se in verità apre la porta a cose ben più grandi che arriveranno.
Tanta gioia per i fan tutti… quasi esagerata. Come ho trovato un filo esagerato tutto il rimarcare di Warson su quanto sia grande il suo amore per Sherlock. XD Ovviamente io ci sguazzo… ma l’ultima scena prima dell’incontro con i giornalisti l’avrei un po’ snellita (lo so, sono pesante! :P). Ottima scelta quella di giocare con tutte le teorie, di mostrarne alcune senza mai davvero dire al 100% cosa sia successo.
Anderson è uno di noi quando si rotola isterico strappando fogli dai suoi pannelli XD
Per il resto il cast resta galattico e vederlo interagire sullo schermo è una gioia infinita. Potrebbero fare qualsiasi cosa e sarebbe comunque un piacere vederli. E avete ragione. La fidanzata di John è un’aggiunta perfetta… la adoro!!
L’episodio in sè resta un po’ strano (facile farlo a fette) ma porta sicuramente tanta gioia ai fan accaniti della serie. Aspettiamo il secondo per vedere dove andremo davvero. Mai stata così felice per un ritorno in TV! 🙂
Io, credo che questo sia stato il miglior episodio di Sherlock, e se dobbiamo vedere solo 3 episodi per anno o dobbiamo aspettare due anni a stagione, per poi assistere a cose così io sinceramente, attendo volentieri. Questo episodio andrebbe proiettato nei cinema, al posto degli aborti che ci sono in questo periodo nelle sale. Ha tutto: è divertente, è leggero, coccola e gioca con i suoi fan, è intelligente, è schietto, è vero, è veloce, logico e lineare, da un colpo di spalla alle shippers, permette di assistere a dialoghi scritti in modo superbo (gara di deduzioni da fratelli Holmes!). Insomma, io lo ripeto e mi spiace per i fan di Breaking Bad, ma Sherlock è la serie del decennio, e apparirò troppo fangirl nel dirlo, ma credo sia l’esempio di quanto lo spessore di chi collabora alla creazione di un telefilm, sia fondamentale per la riuscita della serie. Vedete Sherlock signori! E viva l’Inghilterra (così perchè ci stava bene ! 🙂 )
Non mi posso definire un fanatico di Sherlock sebbene sia un avido appassionato della serie, sicuramente una delle migliori degli ultimi anni ma… Caterina se mi tiri in ballo Breaking Bad non so come tirarmene fuori!! Insomma… Sherlock è una serie ottima ma… Breaking Bad è un prodotto corale di respiro più ampio. Scrivere delle cose belle come Sherlock è facile? No, per niente. Scriverne appena tre rende la cosa più semplice? Sicuramente è più semplice che scrivere cinque stagioni da 16 episodi. Con questo, nulla togliere a Sherlock che adoro realmente.
Sono d’accordo con Ale, Breaking Bad è una serie articolata, complessa e gestista in maniera eccellente per 16 episodi, senza sbavature o scivoloni. Sherlock, sono tre stagioni ma per ora abbiamo visto 7 episodi. E’ sicuramente una serie originale e ben scritta, recitata in modo favoloso e gli inglesi sono “faighi” e vincono a mani basse ok, ma Sherlock composto da 16 episodi avrebbe avuto dei difetti, soprattutto perché viene dalla mente di Moffat che è geniale nello scrivere episodi autoconclusivi mentre ha oggettivi problemi a gestire stagioni lunghe (DW insegna!!)
Premesso, che credo che Breaking Bad, rientri insieme a The Office, nel’elenco delle cose per cui vale la pena stare a casa davanti al Pc anche il 15 Agosto. Però scusate, ma il fatto che Sherlock sia di così breve durata, e ogni episodio duri un’ora e mezzo, e che quindi abbia meno di altri quell’attributo di serialità, non dovrebbe essere visto come un vantaggio, ma come un’ostacolo. Cioè è difficile crearsi una base di pubblico, con soli tre episodi all’anno, e con tutti episodi dalla scarsa trama orizzontale no? Avete ragione sulla mancanza di coralità, ma è chiaro che avere una decina di episodi a stagione ti permette molte più cose, molta più indagine, ti permette anche di limare dei difetti che in una serie con meno episodi, magari trascuri. Non è una questione di essere, superiore o inferiore, o migliore o peggiore, e non volevo sinceramente fare una comparazione, ma dare maggiore enfasi alla recensione, perchè, si, questa serie mi affascina e mi strega tantissimo. Umilmente piego il capo al Fandom di BB! 🙂
No no, ma ribadisco che non è facile scrivere e realizzare una cosa bene come è stato fatto per Sherlock. Però alla fine si tratta di un lavoro di scrittura che si avvicina di più al cinema (o alla fiction, vista la lunghezza del prodotto finale). Mentre la serialità, sebbene permetta una maggiore profondità, corre anche il rischio di non funzionare e di morire. Lo sappiamo bene noi appassionati, quante serie sono morte (anche prematuramente). Difficile che una serie come Sherlock venga tagliata “a metà stagione” 😀