
Shameless: Recensione dell’episodio 4.01 – Simple Pleasures
Ho iniziato a guardare questa premiere di Shameless conscia di due cose fondamentali che avrebbero sicuramente cambiato la serie rispetto al passato: l’assenza di Jimmy, Justin Chatwin è fuori dal cast di questa stagione e l’assenza – almeno per questi episodi iniziali – di Ian Gallagher, Cameron Monaghan che era impegnato nelle riprese di Vampire Accademy.
Per quanto riguarda la prima questione, ritengo che la sparizione/morte di Jimmy sia stata per il momento non affrontata, anzi diciamo proprio sospesa, già durante la fine della scorsa stagione e ora in questa premiere, mi sarebbe piaciuto vedere chiusa in qualche modo quella storyline. Se Jimmy/Steve è morto è forse il caso che velocemente si chiuda quel capitolo, confido che venga fatto durante questa stagione. E’ certo che, la mancanza del personaggio non si è sentita molto, questo perché Jimmy/Steve aveva fatto probabilmente il suo corso nella vita dei Gallagher, il rischio di tenerlo ancora a “vegetare” lì, era quello di fargli ripetere gli stessi schemi.
Neanche Fiona, sembra apparentemente, sentire la mancanza del suo ex fidanzato e appare lanciata ma poco convinta nella nuova relazione con il suo capo trovandosi a fare i conti con piani pensionistici e assicurazioni sanitarie, un bel cambiamento dall’inizio della scorsa stagione, quando era costretta a spalare merda per sopravvivere. Grande cambiamento anche per Lip, che finalmente mette a frutto la sua intelligenza e attitudine allo studio al college, dove si trova a ridimensionare un po’ il suo egocentrismo quando riceve un voto mediocre a un saggio, scritto senza studiare approfonditamente ma sfruttando “l’arte di arrangiarsi” con la quale è cresciuto e vissuto! Lip è sempre stato considerato nell’ambiente in cui viveva “un genio”, ma nel contesto in cui si trova ora, il minimo non basta più, sarà interessante vedere la sua crescita. Spero solo che questa storyline ambientata all’università si prolunghi per un arco sufficiente e non si esaurisca in pochi episodi. E’ rinfrescante per la trama orizzontale vedere anche nuove situazioni e location!
Ma i Gallagher che più inteneriscono lo spettatore sono i più piccoli: Debbi in piena adolescenza, amica di quelle ragazzine, cresciute un po’ troppo presto, che la escludevano sembra terribilmente bisognosa di una guida, Carl anche lui a fare i conti con ormoni e il corpo che cambia la trova nel padre.
Ormai sono ben quattro stagioni che seguiamo le vicende dei Gallagher e ogni volta crediamo di aver visto Frank toccare il fondo, puntualmente veniamo smentiti, come in questo caso. Frank, infatti, non può più bere alcolici e quindi cerca di escogitare ogni maniera per introdurre alcol nel corpo, le scene che lo riguardano sono le più tristi e grottesche e William H. Macy dimostra con pochissime scene e battute la sua bravura nel rendere questo personaggio così vero e sfaccettato.
Ho apprezzato infine, molto, l’aver donato del tempo anche ai due Milkovich. Mickey e Mandy sono stati sempre due personaggi satelliti dei protagonisti, ma sarebbe bello riuscire a vedere un po’ oltre, soprattutto in Mickey che rappresenta un modello di uomo contemporaneo, presente in certi contesti maschilisti e retrogradi. Tra l’altro la storia solo accennata, purtroppo, tra Ian e Mickey meriterebbe spazio e approfondimento. Venderemo se in questa stagione saremo accontentai, siamo alla quarta stagione forse sarebbe ora!
Simple Pleasures si rivela una bella premiere, anche se molto introduttiva con poco spazio per approfondire la storia dei personaggi ma con l’intento di introdurle tutte, oltre a quelle di cui abbiamo parlato c’è anche spazio per la gravidanza inattesa di Veronica, trovata che mi ha convinto poco perché sembra quasi una marcia indietro rispetto alla scelta intrapresa nella scorsa stagione e per la solitudine di Sheila che pur di non rimanere nella casa con le poltrone incartate (LOL) va a fare le pulizie gratis dai Gallagher.
Altre considerazioni:
Ovviamente, alla seconda questione di cui parlo nell’introduzione della recensione, cioè all’assenza per un po’ di episodi (troppi, temo!) di Cameron Monaghan, ho risolto dedicandogli l’immagine principale della recensione nella speranza che uno dei Gallagher più interessanti non tardi a tornare.
4.01 - Simple Pleasures
Introduttiva
Valutazione globale
Si, d’altronde Shameless, con tutta la carne al fuoco che mette ogni stagione, ha veramente bisogno di almeno un episodio puramente introduttivo per tirare i fili e far raccapezzare lo spettatore con il dove eravamo. Quindi non la giudico troppo questa puntata perché è di funzione, anche se ha avuto i suoi momenti ironici e tristi come sempre. Non manca nemmeno a me Steve, mentre spero torni presto Ian. Lip lo vedo un po’ sprecato lontano dal suo quartiere, ma spero di sbagliarmi