
Scandal: Recensione episodio 2.15 – Boom Goes the Dynamite
Ho qualche problemino con Scandal da quando è tornato dalla pausa invernale. Shonda Rhimes aveva inizialmente ideato la stagione per svilupparla in 13 episodi, nel momento in cui ha dovuto allungarla oltre perché i rating ottenuti avevano fatto felici i vertici ABC si è trovata a decidere di fare un salto temporale e resettare certe situazioni.
Una di queste situazioni riguarda proprio Olivia e Liv, ho paura che questo continuo tornare indietro nello sviluppo della relazione possa alla lunga veramente stancare lo spettatore, io già sono su quella strada. E’ vero che Shonda Rhimes ha la fortuna di avere Tony Goldwyn e Kerry Washington che hanno una tale chimica da riuscire a farci dimenticare le scene trash dello scorso episodio, con un semplice sguardo che si scambiano. Quando ci sono attori bravi e convincenti si riesce a perdonare anche delle cadute di stile della sceneggiatura. Lo sguardo di cui parlo è quello colmo di gelosia con cui Fitz guarda Liv alla cena di gala organizzata per il nuovo cliente di Olivia.
In questo episodio, infatti, abbiamo un case of the week, che un po’ ci era mancato e che aveva reso interessanti gli episodi della prima stagione e parte della seconda.
Un giovane candidato alla carica di governatore sta crollando nei sondaggi. Viene percepito dall’elettorato, privo di virilità, perché non ha una fidanzata o moglie e non è gay dichiarato. Il messaggio di Liv è: Etero o gay va bene asessuato no. Appurato che il governatore è etero, Liv si occupa di trovargli una moglie finta. Peccato che sia’ abbastanza telefonato sin dalle prime scene quello che vogliano far apparire come un colpo di scena: il giovane candidato ha una relazione con la moglie del
Questa storia è sicuramente in secondo piano rispetto alla questione centrale dell’episodio: Jake. Il nuovo personaggio interpretato da Scott Foley è stato ingaggiato per spiare Olivia dal presidente in persona, Jake non sa le motivazioni della strettissima sorveglianza. C’è pochissimo romanticismo in questa violazione della privacy che Fitz esercita nei confronti di Liv e sembra sempre più chiaro che si stia cercando di tratteggiare in modo un po’ diverso il presidente in questa seconda stagione sia dal punto di vista privato e abbiamo visto nello scorso episodio delle cadute di stile di Fitz, sia politico, poiché autorizza un attacco di Droni su consiglio della moglie. Jake dal canto suo ha capito che la sorveglianza ha delle motivazioni private e per questo non rivela al presidente con chi stia uscendo veramente Liv anche perché quella persona è proprio lui. Penso che ne vedremo delle belle quando la cosa verrà a galla.
Durante l’episodio c’è spazio anche per le schermaglie tra Mellie e Cyrus, quest’ultimo non accetta di essere stato tagliato fuori dal presidente così incastra Mellie per tornare nelle grazie di Fitz.
Piccola considerazione su David e Abby. Anche in questa relazione c’è stato un reset ma se è possibile ancora meno accettabile di quello riguardante Liv e Fitz. Facciamo un piccolo passo indietro: Abby ha scoperto qualche episodio fa che era stata Olivia a montare tutta la storia sulla fidanzata malmenate di David, per come ci era stato presentato il personaggio fin lì, ci si aspettava come minimo un dietro front di Abby. Avevo la certezza che non avrebbe perdonato facilmente quello che Liv e Harrison le avevano fatto, infatti pregustavo il momento in cui l’avrebbe scoperto. Invece si è fatta due pianti ha rubato la memory card a David ed è tornata nuovamente al tipo di relazione precedente. I due vanno a letto insieme facendo finta di non essere coinvolti emotivamente.
La serie ha delle potenzialità peccato che proprio nell’evoluzione dei personaggi perda molto in credibilità. I personaggi sono delle schegge impazzite che agiscono in modo diverso da come ci si aspetterebbe. Questo il difetto più grande della serie.