Roswell 2×21, Il ritorno
Di seguito una recensione/racconto del ventunesimo episodio di “Roswell”. Povero Alex! Ucciso in malo modo da quell’aliena! Io e Max impediremo che lei faccia di nuovo male a qualcuno. Infatti stiamo andando all’università per ucciderla. Non so ancora come ma so che sarà terribile. Da quanto tempo non sedevo in macchina accanto a Max! Il vento nei capelli, l’emozione di stargli vicino, tutto questo mi è mancato molto. Ma ora finalmente lo sento meno distante. Mentre Maria e Michael trascorrono una romantica serata insieme, noi due siamo nel condotto di aerazione della stanza di Lehanna, l’aliena che ha ucciso Alex. Max con i suoi poteri incendierà la camera e lei non avrà scampo. Ma, un momento, perché un’aliena cuce la sua camicetta con ago e filo? Una volta ho visto Isabel che lo faceva usando il suo potere alieno… Max, fermati, quella ragazza è umana, non è stata lei, la colpevole è ancora da qualche parte! Dobbiamo trovarla!
Ma cosa? Non credo di capire, Max dice che non ne ha il tempo. Deve partire stanotte, torna nel suo mondo. Mi sta dicendo -mio Dio mi si oscura la vista!- mi sta dicendo che Tess è incinta, lui è il padre di un bambino che non potrà sopravvivere nell’atmosfera terrestre! Deglutisco. Mi sento svenire! Partiranno tra poche ore e lui si dimenticherà di me, di quello che abbiamo passato, del bene che gli ho voluto. Partiranno tra poche ore: lui, Isabel, Tess e Michael. E io resterò qui, sola. E’ un egoista, non ha pensato neanche un momento a come potessi sentirmi.
Qui, a casa di Maria, attendiamo in preda al panico che la loro, beh, navicella prenda il volo. Non so perché ma mi risuona nella testa una tristissima canzone dei Coldplay, “Trouble”. E’ una musica soave. Mi sembra quasi di vederli mentre si allontanano tra le note di questa ballata e lo sceriffo Valenti incendia la jeep di Max per far perdere le loro tracce.
Sarà la delusione di non poterlo vedere mai più, ma ho nella testa un ronzio: qualcosa mi dice che in tutta questa faccenda non ci vedo chiaro. Ricordo all’improvviso che questa mattina Kyle era strano, scosso da un’inconsueta agitazione. Ti prego Maria, accompagnami da lui. Faccio pressione affinché lui ricordi quello che lo turba. E lui riporta a galla una vicenda terribile: è stata Tess a uccidere Alex! Lui ha visto tutto, è l’unico testimone di una tragedia inenarrabile. Dio mio, ma come è possibile? Non capisco il perché. Kyle racconta la vicenda ma io non riesco a capire, mi sembra una storia assurda. In realtà ora non voglio capire, voglio solo che questa maledetta auto arrivi da Max prima che si imbarchino. Ti prego Gesù, se ci sei fa che lui non parta insieme a un’assassina, fammi arrivare in tempo…