
Robin Hood: un primo sguardo al film con Taron Egerton
Niente fango. Nessun forcone. E niente ragazzi in calza maglia. Il regista Otto Bathurst (Peaky Blinders) sapeva che avrebbe dovuto stabilire alcune regole di base per togliere le ragnatele dalla foresta di Sherwood. Prima di tutto basare tutto sul proprio eroe: “Non diventi una leggenda per 800 anni semplicemente rubando un sacco di soldi dai ricchi per darli ai poveri”, ha detto Bathurst a EW sul set a Budapest ad Aprile. “Nella mia mente, Robin Hood è una specie di rivoluzionario anarchico militarizzato, un pensatore libero in cerca della verità. E più mi sono appassionato alla storia, è più è diventato sorprendentemente evidente quanti siano i parallelismi con quello che sta succedendo nella società odierna”.
Il suo Robin, Taron Egerton, 28 anni, si dichiara d’accordo: “Mi hanno parlato del film non molto tempo dopo che era uscito il primo film di Kingsman, e la mia risposta iniziale, per essere completamente onesti, è stata “Ma perché?” Ma Otto mi ha detto che voleva fare qualcosa di completamente nuovo, qualcosa che non fosse esclusivamente legato ad un universo medievale. Il primo atto del film, con le scene delle crociate in Siria, sono state scritte come se fossero qualcosa di simile a The Hurt Locker. E’ stato fantastico, e questo è bastato per convincermi “. A lavorare nel film ci sono anche i Merry Men Jamie Foxx (Little John) e Jamie Dornan (Will Scarlett), e Eve Hewson da The Knicks nei panni di Lady Marian. E Ben Mendelsohn è stato scelto per la parte dello sceriffo di Nottingham, un ruolo che molti identificano con il defunto Alan Rickman nel 1991 in Robin Hood: Prince of Thieves. “Non lo supererò”, ammette. “Quella performance è un tour de force delizioso, e io ho conosciuto e amato quell’uomo. Ma mi sono divertito a condividere il personaggio con lui e credo che si sarebbe divertito anche lui”.

Robin (Taron Egerton) and Marian (Eve Hewson)
Foxx, per esempio, è già un superfan di Mendelsohn: “È velenoso. Così bravo. Ci sono alcune persone che semplicemente spaccano. Lui, Samuel Jackson e Viola Davis.” E dice che anche lui è esaltato dalla visione di Bathurst, liberata da strette regole di accenti, costumi e dalle note di una colonna sonora pomposa.
Per ora abbiamo a disposizione solo un paio di foto e solo più avanti potremo giudicare se una nuova versione di Robin Hood fosse davvero necessaria dopo tutte quelle precedenti. C’è davvero ancora qualcosa da dire su questa storia? C’è davvero un modo nuovo per raccontarla senza scadere nelle tamarrate che spopolano ultimamente? Staremo a vedere!
Fonte: Entertainment Weekly