
Revenge: Recensione dell’Episodio 4.18 – Clarity
Se Clarity –Lucidità- dovrebbe racchiudere l’essenza di questo diciottesimo episodio, allora l’Arizona mi è più vicina di quanto lo siano gli sceneggiatori di mettere in pratica le proprie idee, dal momento che più si va avanti con lo show, più la sconclusionata confusione regna sovrana. Qua non si capisce più una cippa di niente.
In un mondo in cui i ricatti, gli omicidi e le spedizioni punitive con cappuccio e passamontagna sono il pane quotidiano (o almeno dovrebbero), il motivetto musicale iniziale è e rimane l’unica cosa che ci fa rizzare ancora i peli per l’agitazione. Quasi rimpiango il DavidClarke che si auto-puniva con le catene: se c’è qualcosa di più insulsamente trash della flagellazione, allora non avete ancora avuto la possibilità di assaporare l’amara constatazione che, per vedere la figlia, è costretto ad utilizzare la scusa della consegna della posta. Roba che anche Maria de Filippi si indignerebbe. E a noi inguaribili sognatori che c’eravamo immaginati questa riconciliazione tra padre e figlia in stile grande epopea sumerica, ci toccano quarantacinque secondi contati dinanzi ad una tazza di caffè chiaramente vuota e sguardo da rincitrullito quando capisce che Ben è saltato fuori dal letto di Emanda. Vabbè, quello che ci consola è sapere che, anche domani, lo U.S. Postal Service avrà un impiegato modello nello svolgere il suo lavoro.
Tralasciando il perché Emanda e DavidClarke non vivano insieme, decido di incanalare tutte le mie attenzioni su Nolan e Louise. Tormentata dall’interrogativo “Ma lo avranno consumato oppure no questo matrimonio?” gli sceneggiatori sembrano leggermi nel pensiero: Louise vuole un figlio. L’opzione è chiaramente l’adozione, ma dal momento che con Jack e Emanda non se ne fa nulla, voglio i Nouise nello stesso letto. Me lo devono! Niente panico, comunque: c’è ancora in giro quel modello Gucci che si finge assistente sociale, giusto il tempo per portarglielo via tra un margarita e un massaggio shatsu. Pagnotta indesiderata e relazione adulterina? Insomma, i soliti intoppi da matrimonio tradizionale, eccetto per il fatto che non si tratta di un matrimonio tradizionale. Pistaaa, Revenge si trasferisce nell’ambitissima fascia oraria di trasmissione al posto di Beautiful.
L’idea che il bambino di Margaux non ci sia più dovrebbe almeno lontanamente rattristarci, aiutati dall’angosciosa disperazione di Victoria che mette via le tutine color giallo gallina, ed invece non riusciamo ad essere che sollevati dall’idea che anche l’ultima traccia di Daniel Grayson in questo show sia andata perduta nell’etere. E se prima del season finale non spunteranno dalla porta d’ingresso di Grayson Manor le Jimmy Choo tacco 12 di Charlotte, allora saprò che la giustizia divina esiste davvero.
Ben risulta essere sempre di più un ragazzo sveglio. Gongola fierissimo di aver conquistato il cuore di Emanda
Un minuto di silenzio per Gina Torres, statuetta Oscar per la migliore apparizione apparsa in un apparente apparire di soli 4 episodi, e per la telefonata ricevuta da Victoria sull’incolumità di Charlotte minata da Mr. Nonsaprei (dite la verità, l’avevate dimenticata). Charlotte, sei talmente inutile, che non si sprecano nemmeno a darci spiegazioni. Per noi sei già morta, basta. E quando potevano portarci al traguardo della quarta serie allungando con il tentato omicidio di Margaux da parte di Emanda, non se ne fa più niente. Ma allora siete stupidi davvero?! Con la confessione di Emily “I’m Emanda Clark”, l’angoscia sale a mille: che si inventeranno più, dal momento che non c’è assolutamente più nulla da raccontare? Tutto è stato detto, tutto è stato fatto, tutti sono stati ammazzati, tutto è stato tutto!
- Margaux che parla con un serial killer professionista che risente del trucco della sera precedente mentre accarezza gli sportelli delle Lamborghini in un salone auto;
- L’escamotage della conversazione udita da dietro la porta che, Dio solo lo sa, non può assolutamente mancare con tanto di pseudo suicidio di Louise nella piscina che a confronto Scary Movie è da brivido;
- DavidClarke che passa dalle catene ai taglierini, sulla scia dei quali nascerà un fantastico intrallazzo con Stevie.
Prossimo step: attingere idee dal cartone Sailor Moon. Magari è la volta buona che lo show si movimenta un poco!
4.18 - Clarity
E d'ora in poi?!
Valutazione globale
Per chi ha recensito l’ultima puntata di Revenge! Si scrive: se Clarity- lucidità- DOVESSE racchiudere….NON DOVREBBE….LA CONSECUTIO TEMPORUM …my god
Ciao, sono io che ho scritto la recensione. Vorrei sottolineare che hai preso un grandissimo abbaglio: Nella prima frase non c’è alcuna consecutio temporum, ed il condizionale é stato usato non con valore ipotetico, bensì con valore di possibilità, condizione. Il dovrebbe non é seguito da un altro condizionale, per cui credo proprio che a sbagliare sei stata tu. Informati e poi fammi sapere. Comunque grazie per aver letto la recensione
Il se con il condizionale può essere usato nel caso introduca un’interrogatva indiretta secondo l’accademia della Crusca. È una forma poco consueta quindi può trarre in inganno, tutto qui. Ciao
Bellissima e azzeccatissima recensione come sempre! La tua scrittura è sempre chiara, scorrevole, divertente, coinvolgente….penso che andare a puntualizzare “presunti errori” sia proprio fuori luogo! Io “ti leggo” per il piacere di farlo, così come leggo tante altre recensioni, e quando capita che ci siano errori (non in questo caso come hai ben spiegato), che il più delle volte riguardano errori di distrazione o di battitura, manco sto a farci caso! Probabilmente non tutti soffriamo della sindrome della maestrina d’italiano 🙂 !!!! Detto questo complimenti come sempre!!
Grazie mille! Si, anche io a volte trovo fuori luogo sottolineare gli errori…ma poi c’è anche chi apprezza le recensioni come te nonostante tutto! Grazie ancora!