
Revenge: Recensione dell’episodio 2.05 – Forgivness
Finalmente posso recensire nuovamente Revenge! Mi sfrego un attimo le mani per la felicità mentre cerco di fare ordine nella mia testa tra la giungla di avvenimenti a cui ho appena assistito…
Sorprendentemente l’episodio si apre con un momento di riflessione della nostra Emanda. Qualcosa a cui non siamo decisamente abituati. E’ la mattina del giorno dopo e finalmente anche lei si domanda come mai non si sia fermata un attimo a fare 2+2. A chiedersi perché nessuno sapesse nulla di ‘sta madre (lei compresa) e perché suo padre, santo tonto David Clarke, avesse deciso di lasciarla marcire in un istituto mentre cercava di risposarsi con la regina del male. Ma come tutti sappiamo in Revenge il tempo per riflettere è inesistente… pure per noi spettatori.
Fatto con cui deve fare i conti anche Victoria, che mentre sta sistemando languidamente delle rose del colore del sangue versato nel suo ingresso, si trova davanti niente di meno che Kara Clarke, viva e vegeta. Il colloquio è quasi cordiale mentre bevono un tè in salotto e fanno finta di ignorare la bomba atomica che è sistemata sul tavolino da caffè. Non si capisce bene come, incontrandosi dopo 3000 anni, entrambe sappiano tutto degli avvenimenti della vita dell’altra. Parlano dell’uomo con i capelli bianchi come se fosse un vecchio amico poco educato e il tutto finisce con un invito a pranzo che posso solo immaginare provocherà a tutti gli invitati una difficoltosa digestione. Se conosco Conrad, come minimo la inviterà a fare la testimone alle loro nozze entro la fine dell’episodio.
Come ho detto all’inizio, questo è l’episodio degli ingarbugliamenti celebrali. Come facciano i personaggi a continuare a recitare il loro copione senza fregarsi alla prima parola che gli esce di bocca, è uno dei tanti misteri di Revenge. Ormai io non sto più dietro a chi sa cosa e perché e come…? Mi lascio trascinare dalla corrente…
Sorpresa, sorpresa! Nel telefilm dove nessuno che cade da grandi altezze riesce a morire davvero, FAmanda è sana e salva. Io dico… le avranno fatto almeno un cesareo per far nascere il bambino? Non sembrerebbe… perché è passata una mezza giornata da quando l’avevamo creduta spappolata ed invece è in giro a zampettare serena. E anzi, la dimettono pure! Ma è questo il bello di Revenge: una volta stabilita l’altezza della barra delle assurdità con la prima serie, ora gli sceneggiatori possono sfangarsela allegramente senza farsi nessuno scrupolo. E sinceramente a noi va bene così. In verità FAmanda deve occuparsi di questa madre resuscitata che alla fine, pur non riuscendo per ora a farsi nominare testimone di nozze, è per lo meno riuscita a farsi ospitare dai Grayson. Deve essere andata alla stessa scuola serale di Victoria: se vedi un vespaio, non scappare, prendilo a bastonate con faccia serena.
Il piano di Amanda vera e finta è quello di far smammare la mammina pazza il più presto possibile, mostrandosi dure e insensibili. Ma in una chiacchierata cuore a cuore tra madre amorevole e figlia finta e figlia vera che origlia dietro all’angolo, i peccati passati vengono perdonati e un nuovo membro squilibrato viene aggiunto alla famiglia più finta e sempre più allargata degli Hamptons. Si potrà stare tranquilli?
In tutto questo guazzabuglio di avvenimenti, Emanda deve sorbirsi le confessioni e i ricongiungimenti materni fingendo una faccia distaccata. Poi deve rintuzzare gli attacchi romantici del suo compagno scarso di scuola di vendetta, che d’ora in avanti chiamerò Proxy. E sopportare le scene di amorevole vita famigliare tra la rediviva FAmanda e il suo Jack. Anche per lei è troppo. E’ così sconvolta che in un gesto sorprendente, finisce a confessare a FAmanda che Karl (??) è proprio figlio di Jack. Così quando la vedo in riva al mare a fine episodio, penso sia sul punto di terminare da sola il lavoro mal fatto di sua madre.
Come al solito Emily VanCamp è la migliore e con le sue ben dosate scene di fragilità e debolezza è in grado di dare un po’ di spessore a degli avvenimenti che altrimenti sarebbero solo una carrellata di twist insensati. Secondo me lei è quella che salva il telefilm dall’assurdo totale. Sono passati i tempi in cui Emanda aveva tutto sotto controllo e una simpatica lista di nemici da spuntare. Ormai è totalmente in balia degli eventi che lei stessa ha messo in moto. Riuscirà a rimanere a galla?
E siccome non c’è modo di elencare in modo decente il resto degli avvenimenti di contorno mi limiterò a farne uno
“stringato” elenco:
– Come solitamente capita in Revenge, anche la trama inutile dei fratelli più decerebrati dei bassi fondi degli Hamptons si fa sempre più intricata. Con un doppio tuffo carpiato, il losco figuro che mira alla conquista della bettola Porter, si mostra tutto amichevole con Declan e gli suggerisce pure una ditta che farà il lavoro di bonifica in fretta e a prezzo ridotto. Sorprendentemente la squadra non corrode le fondamenta della bettola e i fratelli ottengono il permesso di riaprire. Il losco si è fatto così amico i due tonti che li convince a prenderlo come socio in affari. Quale sia lo scopo di questa complicatissima macchinazione resta nel dubbio e nella noia.
– Finalmente dopo tanto tempo, Nolan e Emanda hanno una delle loro chiacchierate cuore a cuore e confrontano le loro tragedie famigliari. Nolan mette in campo un padre morto un po’ burbero che però lo amava tanto ed Emily getta lì una madre psicopatica che aveva cercato di annegarla e che ora è tornata dai regno dei morti. Madre psicopatica piglia tutto e Nolan piega la testa e dichiara sconfitta. Noi invece siamo semplicemente felici di vederli nuovamente insieme con Nolan strappato alle inutili smancerie con Padma. Che sta Padma… ma che vuole? Ancora non svela le sue carte e mette il naso dove non dovrebbe: scopi loschi o è solo cretina? Ma la luna di miele è già finita grazie al cielo!
– Proxy continua a dimostrare la sua scarsa attitudine agli insegnamenti del maestro. E in più commette l’errore più grande della sua vita: rompere le uova nel paniere di Emanda.
– Daniel intanto è sempre più insondabile. O forse il suo cervello nullo lo è. Lavora per il padre ma solo per minare l’azienda che fino a poco tempo fa voleva proteggere. Stringe così un’insolita amicizia con Proxy. Gli ex di Emanda uniti alla conquista di qualche neurone disperso? Insieme puntano ai soldi Nolan. Voglio vedere come li concia la nostra vendicatrice quando si accorge delle loro macchinazioni ridicole.
– Tutto questo è possibile perché salta fuori che David Clarke aveva finanziato Nolan con soldi suoi ma ancora quando stava a lavorare per i Greyson. E per vie legali questo permetterebbe ai Greyson di avanzare pretese sulla sua ditta.
A conclusione di tutto questo casino, torna tra le balle il biografo ufficiale di David Clarke. All’ospedale il bruttone si accorge che a FAmanda manca una bella cicatrice a forma di pizza sulla schiena, frutto di un incendio avvenuto in una casa famiglia. Una volta interrogata lei confessa di averla rimossa chirurgicamente ma non è in grado di dire dove fosse situata precisamente. Questo la tradisce e ora sono ca**i. E vabbè. Emanda ce l’avrà avuta sta mega cicatrice quando era in prigione. Vuoi che FAmanda non l’abbia mai vista?? Ma lasciamo perdere…
Cosa succederà ora, con l’identità di Emanda di nuovo in pericolo? Per fortuna questo è Revenge, e non dovremo patire per scoprirne le conseguenze. Avanti a tutta forza! 🙂
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