
#RaiOmofobia: Mine vaganti in onda con il bollino rosso
Nuove polemiche in casa Rai. Dopo il caso How to Get Away with Murder – divenuto internazionale grazie a Twitter, tanto da arrivare alle orecchie della stessa creatrice Shona Rhimes – la rete pubblica italiana è di nuovo sotto accusa.
Qualche giorno fa Rai4 ha trasmesso in prima serata Mine Vaganti, film del 2010 diretto da Ferzan Özpetek, con il bollino rosso, utilizzato per i contenuti destinati ad un pubblico di soli adulti. La cosa non è sfuggita al pubblico, il quale ha ricominciato a twittare con l’hashtag #RaiOmofoba.
La rete ha risposto alle polemiche su Facebook, parlando di un banale errore e non di una valutazione di merito.
“Sono sempre stato rosso e rosso rimarrò. Ho sempre amato il rosso. Ma questa volta proprio no.” ha commentato il regista Özpetek.
Mine Vaganti racconta la storia di Marco, un ragazzo pugliese trapiantato a Roma che torna a casa dai suoi per aiutare il fratello a gestire il pastificio di famiglia a seguito dell’infarto del padre. I due però nascondono un segreto, entrambi non hanno mai avuto il coraggio di confessare ai propri cari di essere gay.
13 candidature e 2 vittorie ai David di Donatello, 11 candidature e 5 vittorie ai Nastri d’Argento, 4 Globo d’Oro vinti e il Premio Speciale della Giuria al regista turco sono solo alcuni dei premi vinti. Nel cast del film Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ilaria Occhini, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci e Daniele Pecci.
Si comunque è un film prodotto da Rai Cinema ragazzi, ora va bene le critiche alla censura ma il film era già andato in onda sulla rai in passato e perfino su mediaset comunque senza censure…
Appunto, proprio per questo la cosa, a mio avviso, è più grave!
Anche Rai4 si è giustificata , dicendo che loro avevano già mandato il film integrale e che questa è stata una “svista” dell’ operatore che ha dovuto mettere il bollino. Una rete non può’ lasciare a discrezione dell’operatore che è di turno la scelta del “bollino sì, bollino no”.