
Prison Break: Dominic Purcell parla dell’incidente sul set del revival della serie
La star di Prison Break Dominic Purcell recentemente ha subito un bruttissimo incidente sul set della serie che tornerà la prossima primavera. L’attore è stato colpito da una barra di ferro: un colpo molto forte che gli ha rotto il setto nasale, procurato una ferita alla testa e diversi lividi per la conseguente caduta. Dopo circa 170 punti di sutura e venti giorni di riposo, l’attore tornerà presto sul set di Prison Break per girare le sue scene che sono state posticipate ma non cancellate dagli episodi a causa della sua ferita. In una intervista a Deadline, Purcell ha rivelato maggior dettagli riguardo l’incidente ma anche circa la sceneggiatura dei nove episodi che porteranno di nuovo in vita la serie:
Deadline: Come ti senti?
Purcell: ‘Fisicamente sto bene. L’incidente è stato scioccante più che altro. Giravo una scena nella quale correvo all’interno della prigione, e ho sentito una botta forte come un’esplosione sulla mia testa. Sono caduto sulle ginocchia e sono rimasto stordito, non sapevo cosa mi stesse accadendo. Improvvisamente mi sono ritrovato in una doccia di sangue. Il mio stunt mi ha soccorso, gli ho chiesto: “Cosa è successo?” e lui: “La tua testa è aperta, vedo il cranio, il tuo naso è dall’altro lato della faccia”. Sono rimasto scioccato, sul serio. Non esagero quando dico che mi aspettavo di svenire e morire da un momento all’altro, perchè nella mia testa, quando mi ha detto che si vedeva il cranio, ho subito pensato che fosse aperto e che il sangue mi stesse per arrivare nel cervello, e che io stessi per morire in Marocco. Ma dopo tre o quattro minuto, non è successo niente. Non avevo più nulla, non sentivo dolore. Mi sono alzato e ho detto: “Bene, andiamo in ospedale”. Quello più vicino era chiuso. Ci trovavamo nel bel mezzo del nulla nel pieno del Marocco. Ne abbiamo trovato uno, ma la struttura non era granché: c’erano dei gatti che camminavano nei corridoi. In ogni caso, mi sono ritrovato circondato da dottori che parlavano di chi dovesse operarmi, mentre io ero pieno di sangue. Li guardavo seduto, fino a quando mi sono alzato e lentamente ho camminato fuori da questo ospedale. Allora la mia ragazza mi ha operato una medicazione di base, mentre la Fox arrivava con un elicottero per portarmi a Casablanca. Lì abbiamo incontrato il miglior chirurgo della città nella migliore clinica del paese. E tutto è andato bene: mi ha detto prima che ero stato fortunato, poi mi ha sedato e ricucito. È venuto fuori che avevo uno strato di pelle in più sul mio cranio che mi ha protetto, così la botta non è stata fatale. Insomma, fisicamente sono al cento per cento, anche se non si direbbe dalle foto. Tornerò prestissimo a girare.’
Deadline: Puoi dirci qualcosa circa la scena che stavi girando nel momento in cui sei stato ferito?
Purcell: ‘Sostanzialmente, stavo correndo nella prigione per cercare mio fratello Michael (Wentworth Miller). Non posso dire molto della trama, ovviamente, ma c’è una ragione per la quale io stavo correndo dentro la prigione, e un’altra per la quale le guardie stavano correndo fuori. La prigione è situata in Yemen, dove il regime è caduto e quindi c’è caos totale, le porte sono tutte aperte e i prigionieri scappano ovunque. Quindi io entro e cerco Michael, ma non ci riesco. A quel punto, la sbarra mi ha colpito.’
Deadline: La tua ferita sarà coperta da qualcosa nello show?
Purcell: ‘Saltiamo agli ultimi due episodi della serie, che non abbiamo ancora girato, e lì ci sarà qualcosa che riguarderà le mie ferite. Gli sceneggiatori scriveranno qualche scena dove Lincoln viene colpito da qualche sbarra. Nessuno si aspettava che mi rimettessi in sesto così velocemente: se guardi la mia faccia ora, sembra che non sia successo niente. A fine anno tornerò a Casablanca e continuerò le cure’.
Deadline: Quanti giorni di lavoro hai saltato?
Purcell: ‘Stavamo girando a Vancouver, e poi siamo andati in Marocco per girare le esterne. Quindi ci trovavamo lì da tre settimane. Quando è accaduto l’incidente, dovevo girare ancora per altri tre giorni. Alcune scene le hanno girate con la mia controfigura, che mi somiglia tantissimo, altre invece le recuperiamo direttamente a Vancouver. Non mi hanno escluso da nessuna scena, insomma.’
Deadline: Cos’altro puoi dirci sulla sceneggiatura?
Purcell: ‘È collegata a ciò che sta accadendo oggigiorno con il terrorismo. Lo show è ambientato in Yemen, abbiamo a che fare con ISIS e ISA, e ovviamente ripartiamo dal punto in cui sembra che Michael sia morto. Non lo è, si è ritrovato a lavorare per una certa organizzazione. Arriva al punto dove non riesce a fare più nulla, e allora lo gettano in questa prigione in Yemen per fargli cambiare idea, ma non succede. Paul Scheuring ha scritto tutti e nove gli episodio, e, detto sinceramente, i fan ne saranno entusiasti. Sarà un thriller affascinante e ad alta tensione. Sarà straordinario. Sembra un incrocio tra Bourne Identity e American Sniper, pazzesco.’