
Political Animals – 1.02 Second Time Around
Political Animals: dopo un pilot che non mi aveva deluso, il secondo episodio non ha soddisfatto le mie esigenze. Vediamo perchè!
La storia continua il filone del pilot: Bud parte per salvare i tre giornalisti rapiti, Elaine rivela al figlio che si ricandiderà e T.J. continua a coinvolgere fratello e nonna nei suoi problemi.
Ho trovato la puntata un pò piatta, e per una serie che per ora ha 6 episodi da mandare in onda, questo non è accettabile! Tante le scelte narrative superflue e evitabili: Si parte con la storyline di Bud che “lega” con Susan e contratta in maniera alquanto improbabile la liberazione dei prigionieri. Sembra una trama procedurale inserita in una miniserie!
Il figlio maggiore continua a non trovare uno spessore, e per quanto James Wolk si impegni, i dialoghi in cui è coinvolto spesso rasentano il banale.E’ vero però che con la ribellione verso la madre con annessa sorpresa finale, ha acquistato qualche punticino in più. Anche i momenti della madre di Elaine con il nipote, che avevo apprezzato nel pilot, ho trovato a tratti forzati in questo episodio: anche il nonno drogato…. seriously?
I flashback, per quanto incisivi nella storia della protagonista, non mi hanno dato l’impatto emotivo giusto. Troppo improvvisati, e focalizzati sulle due battute in croce con pianto annesso della Weaver, che reciterebbe bene anche l’elenco del telefono. (E la mia mente vola alla perfezione di Mistakes were Made di B&S..)
Insomma purtroppo, se nel pilot avevo intravisto il potenziale di raggiungere i toni, le emozioni e il dramma del defunto Brothers & Sisters (firmato dallo stesso Berlanti), che di picchi qualitativi nei primi quattro anni ne aveva avuti tanti, ora le sicurezza vacillano. Questo episodio per me è un mezzo passo falso, ma spero che come tutte le nuove serie, abbia bisogno di ingranare.
Le voci per una seconda stagione ci sono… se ciò non accadrà Political Animals ci saluterà con un enorme potenziale in parte gettato al vento.
P.S. non so se l’avete riconosciuto, ma il collega di Susan è Eric Mabius, già Daniel di Ugly Betty, che per il ruolo ha ritrovato i capelli con un nuovo colore.