
Piccole Donne 2019: recensione dello splendido adattamento di Greta Gerwig
Titolo: Piccole Donne
Genere: drammatico, storico
Anno: 2019
Durata: 1h 34 m
Regia: Greta Gerwig
Sceneggiatura: Greta Gerwig
Cast principale: Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen, Laura Dern.
Timothée Chalamet, Meryl Streep, Tracy Letts, Bob Odenkirk, James Norton, Louis Garrel e Chris Cooper
Se di Piccole Donne esistono ormai un’infinità di trasposizioni, realizzate sia per il cinema che per la tv, il film di Gillian Armstrong del 1995 con Wynona Ryder vive nel cuore di tutti i fan della storia di Lousia May Alcott come l’adattamento perfetto. Una Jo adorabile, un affascinante Laurie interpretato da un giovane Christian Bale, una Susan Sarandom splendida nel ruolo di Marmee e un Gabriel Byrne che aveva salvato anche il ruolo del granitico professore tedesco; un cast fantastico insomma, unito ad una sceneggiatura curata che aveva saputo raccontare al meglio tutti i momenti più iconici della vita delle sorelle March.
Se pensiamo poi alla recente serie TV BBC, che era risultata un po’ sottotono, si aveva davvero l’impressione che di una nuova trasposizione cinematografica non ci fosse proprio bisogno. Ma siccome ogni tanto è bello scoprire di essersi sbagliati, questo Piccole Donne di Greta Gerwig arriva a commuoverci e divertirci. Dimostrando di essere a tutti gli effetti il remake di cui ancora non sapevamo di avere bisogno.


Un Piccole Donne moderno quanto basta
Se è vero che il romanzo della Alcott narra una delle storie più amate di sempre, è anche vero che leggerlo da piccoli e leggerlo poi da adulti è una esperienza ben differente.
Intriso di religiosità cristiana, a tratti un po’ pedante nell’insistere sui pregi e difetti morali delle sue protagoniste, il romanzo, pur raccontando di personaggi complessi e straordinari, può risultare a tratti pesante. Ma è con grande grazia che la sceneggiatura di Greta Gerwig riesce a limarne gli elementi più datati per metterne in risalto altri, molto moderni e attuali.
Questo Piccole Donne 2019, oltre ad essere una storia di sorellanza, di crescita personale e di autodeterminazione, è un film che parla di soldi. Di una condizione femminile che nel 1800 vedeva come unico scopo e realizzazione per una donna un buon matrimonio. Passioni, talento, sogni: tutto finiva in secondo piano quando una donna non aveva la possibilità di mantenersi da sola (leggete Una stanza tutta per lei di Virginia Woolf se non lo avete fatto). Senza contare che il mantenersi da sola era ritenuta fondamentalmente una cosa disdicevole. Come dice la Zia March: o sei ricca di tuo o ti sposi bene.
La dolce e mite Meg che sceglie l’amore a costo di sposare un uomo povero, deve fare i conti con le rinunce di tutti i giorni, la coraggiosa Jo è costretta a scrivere racconti scadenti che piacciono al pubblico pur di racimolare un po’ di soldi ed indipendenza, l’orgogliosa Amy deve guardare in faccia senza riserve e velleità il suo talento e la sua passione per l’arte e abbandonarli per scegliere un buon matrimonio che mantenga lei e la famiglia.
La stessa Alcott era stata costretta a piegarsi alle esigenze di mercato e della società a far sposare la sua Jo. Lei che invece, per mantenere la sua libertà, non lo fece mai.
Greta Gerwig dona al film e a questa storia la sua voce e la sua visione moderna, ma riesce a farlo senza snaturarlo e senza mai imporsi con la forza.


Piccole Donne 2019 mette in scena un cast meraviglioso
Ma non saremmo, probabilmente, qui a parlare con tanto entusiasmo di questo film se non fosse per il cast stellare che Greta Gerwig è riuscita a mettere insieme. Ogni singolo attore porta con sé sullo schermo tutto il suo carisma e il suo talento. Tanto che anche in una storia con numerosi personaggi, ognuno di essi ne esce valorizzato e ben delineato pur avendo a disposizione poco minutaggio. E allo stesso tempo la forza di ogni singolo si unisce armonicamente creando un gruppo solido e perfettamente affiatato.
Laura Dern merita tutto l’apprezzamento che sta raccogliendo nel ruolo della dolce e affettuosa Marmee. E riesce ad infondere la giusta dose di calore e di malinconia ad una madre che deve assistere alle difficoltà e ai dolori delle figlie e che lei stessa ha vissuto. Saoirse Ronan è ancora una volta brillante e vibra di passione ed entusiasmo nei panni dell’energica Jo, divisa tra sogni e dura realtà.
Florence Pugh ha il merito stupefacente di donare alla vanitosa e petulante Amy. Una forza e una chiarezza di visione che, a differenza del libro, la rendono uno dei punti forti di questo film. Chalamet è adorabile nei panni di Laurie e la sua bravura è indiscutibile anche se in alcuni momenti sembra troppo giovane per la parte. Anche Emma Watson mi ha sorpreso con la sua Meg divisa tra desideri di ragazza e concretezza.
Impreziosiscono il cast di questo Piccole Donen 2019 un James Norton nei panni del dolce e impacciato John Brooke e ovviamente la splendida Meryl Streep con la sua zia March acida e cinica.
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Greta Gerwig mette in scena una danza
Aiutata dalla bellissima colonna sonora composta da Alexandre Desplat , Greta Gerwig infonde la storia delle sorelle March di ritmo e movimento.
Si parte con la corsa a perdifiato di Jo attraverso la città, dopo che il suo racconto è stato accettato da un editore, e si procede danzando tra balli e dialoghi veloci, con le voci delle ragazze che si sovrappongono uno sull’altra intrecciandosi.
Anche la scomposizione della storia con i diversi salti temporali e la fusione di situazioni diverse che riecheggiano l’una nell’altra sono scelte vincenti per donare nuova freschezza ad una storia così nota.
Così Jo diventa Louisa e Greta, che da piccola si era immaginata Jo, diventa personaggio e scrittrice tanto che ad un certo punto, all’interno del film stesso, le tre diventano indistinguibili; con le loro ambizioni, i loro sogni, la loro visione del mondo. Greta Gerwig fa una cosa straordinaria con il finale del film, sfuma l’improvviso e improbabile matrimonio di Jo con il professore Bhaer, trasformandolo in finzione, in romanzo. In una concessione divertita dell’autrice che è ormai forte del suo ruolo e della sua consapevolezza di donna.
Così Greta regala a Louisa May Alcott il finale che lei avrebbe sempre desiderato per il suo libro. E tutto è un giro di danza, uno stringersi di mano tra loro e noi, in una sorellanza che attraversa vite e secoli.
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Piccole Donne
Regia e fotografia
Sceneggiatura
Recitazione
Coinvolgimento emotivo
Emozionante e vibrant
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