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Person of Interest: Recensione dell’episodio 2.21 – Zero Day

Con un fantastico intro che cambia a seconda della problematica legata alla macchina, eccoci arrivati alla penultima puntata della seconda stagione di Person of Interest. Anzi, posso dire “già arrivati” visto che mi è sembrata volare via velocissima. Il merito va soprattutto al fatto che questa serie, quest’anno, ha saputo mantenere l’alta qualità della prima stagione ed in più ha aggiunto un maggiore approfondimento della trama orizzontale (cosa che a me piace sempre quando è presente) che è risultata via via più avvincente ed interessante. Ed essa è sempre stata amalgamata perfettamente ad un’ottima introspezione dei personaggi che ci ha portato ad empatizzare con loro e a vivere gioie e dolori del loro presente, ma anche del loro passato, e a parti più comiche che sdrammatizzano i momenti più seri.

person of interest_221-02In questa stagione strepitosa, questo ventunesimo episodio batte tutti gli altri. Puntata davvero fantastica in cui troviamo tantissimi elementi fondamentali nella storia. Alla fine dell’episodio scorso era successo l’inaugurabile: la macchina si era spenta a causa del virus lanciato da Kara. Ci ha impiegato un po’ di tempo a fare effetto, ma alla fine il danno è stato fatto. La Carter è preoccupata: ha capito che c’è qualcosa che non va visto che in città sono aumentati gli omicidi che prima, invece, venivano predetti dalla macchina e fermati da Finch e Reese. Lei si sta barcamenando tra queste morti, l’aiutare i due e lo scoprire qualcosa sull’omicidio di Beecher, ma alla fine viene incastrata dall’HR. Nel frattempo Harold e John, nei dieci giorni in cui la macchina non ha dato numeri, occupano il loro tempo in altro modo: il secondo ascolta la radio della polizia, mentre il primo è impegnato a capire come evitare la distruzione della macchina prima che il conteggio arrivi a zero, perché, a quel punto, essa si spegnerà e poco dopo un telefono pubblico squillerà: chi tirerà su la cornetta saprà tutto ciò che c’è da sapere per esserne il nuovo amministratore (e alla fine questo è proprio lo scopo della Decima Technologies: vogliono rispondere a quella chiamata per avere il pieno controllo della macchina).

Quando finalmente la macchina dà il numero di un uomo, i due indagano e scoprono che egli non è una persona reale, bensì un’identità creata dalla furbissima e quasi “viva” macchina stessaperson of interest_221-03 per proteggersi. Quell’uomo è la macchina! Nella puntata incontriamo anche Root che palesa la sua identità a quelli del Governo e poi va da Finch e lo minaccia per lavorare insieme al salvataggio della macchina per poi essere lei quella che risponderà all’importante chiamata (nei suoi piani loro due insieme la renderanno libera) e Shaw che sta cercando proprio Root. Le due donne più Finch e Reese si ritrovano in una libreria, luogo in cui avverrà la chiamata. In questo momento il conto alla rovescia arriva a zero ed è John a rispondere al telefono anche se vediamo Root tirare su una cornetta e parlare con qualcuno. Chi sarà?

Questo episodio ha messo insieme molta parte di trama orizzontale tra la macchina, quelli del governo, Root, Shaw, la Decima Technologies (di cui anche quelli del Governo ne hanno capito l’implicazione), la Certer e Beecher, le molte morti che sembrano collegate alla faida tra Elias e i russi. Senza dimenticare che Reese scopre che Finch è il mandante del recupero della famosa valigetta contente il virus che ora sta distruggendo la macchina (esso è solo stato usato e non creato dalla Decima) ed in più vediamo il passato di Harold: prima di tutto scopriamo che in gioventù ha compiuto dei reati e che il nome con cui noi lo conosciamo non è il suo vero nome e poi vediamo il momento in cui apprende che Ingram ha creato una backdoor per poter avere dalla macchina i numeri di persone person of interest_221-04irrilevanti perché crede davvero in questa causa e questo lavoro lui lo svolgeva proprio dove ora lo fa anche Finch, anche se all’epoca quest’ultimo non era affatto d’accordo. Cosa gli fece cambiare idea? Poi si vede Harold fare la proposta di matrimonio a Grace. Non sappiamo ancora come finì quella storia, ma scopriamo che la donna nel presente è ancora viva.

Con tutta questa carne al fuoco, è stata una penultima puntata super con una macedonia di elementi tutti da gustare. Dopo la prima stagione, in cui abbiamo visto quasi solo la trama verticale, non avrei mai detto che arrivati solo alla seconda stagione gli eventi sarebbero avanzati così velocemente. Ma ne sono piacevolmente stupita perché questo telefilm, secondo me abbastanza sottovalutato, sta raggiungendo livelli di qualità altissima ed è giunta in breve a mostrarci qualcosa che altre serie avrebbero impiegato varie stagioni a farci vedere. Viste le premesse, ci attende un finale esplosivo!!

Jessica

Innamorata di serie tv fin da piccola quando la Vita Vera illudeva di poter continuare ever after a dedicare tutto il tempo a questa passione, il suo primo amore telefilmico è stata Buffy, che ha dato il via a lunghe ore passate davanti allo schermo, seguita a ruota da Battlestar Galactica, Lost e Fringe. Nel quotidiano invece... sì, ok, lavoro, teatro, sport... ma sempre con la testa alle serie tv!

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