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Person of Interest – 1.06 The Fix

“Sai, prima che noi… prima di trovarti, i numeri mi ossessionavano. Non mi sono mai sentito così impotente in tutta la mia vita. So che non posso ottenere giustizia per tutti, ma la possibilità di riuscirci anche solo per una persona…” E’ con queste parole che Finch finalmente si apre e a Reese, confessandogli tutta la sua angoscia e volontà nel salvare le persone che gli vengono segnalate ogni giorno dalla sua macchina, quel misterioso marchingegno al quale lui stesso ha magicamente dato vita ma che si è poi rivelato essere un diabolico sistema tecnologico che non gli ha mai dato tregua.
Trovo Michael Emerson semplicemente perfetto per questo ruolo. L’ho adorato grazie a Lost. Lo confesso, prima del serilal di J.J. Abrams per me non era uno degli attori top in circolazione, perché non mi ero mai imbattuta (o quasi) in lui. Dopo Lost e la sua meravigliosa interpretazione di Ben Linus, Michael Emerson è diventato un mio punto di riferimento. Se c’è un serial con questo attore nel cast principale, state certi che non me lo faccio scappare! Tralasciando la presenza di J.J. Abrams (altro mio guru grazie a Lost) come produttore esecutivo, probabilmente non avrei mai dato importanza a Person of Interest se non ci fosse stato Michael Emerson nel cast. E siamo sinceri, la sua presenza e la sua splendida voce (oltre che bravura nella recitazione) rendono persino l’introduzione delle singole puntate un momento di forte emozione, un punto di riferimento per i telespettatori. Sì, lo adoro, non c’è nulla da fare!

Tornando alla sesta puntata della serie tv, in “The Fix” facciamo la conoscenza di Zoe Morgan (Paige Turco), la persona di interesse di questa settimana. Dopo i soliti 20 minuti iniziali nei quali neanche lo stesso Reese riesce a capire se la donna è la vittima o la criminale di turno, finalmente scopriamo che Zoe alla fine è la versione femminile di Reese. Lei non uccide, non ha come obiettivo la vendetta, ma risolve i problemi… A differenza di Reese, la donna fa questo lavoro per puro guadagno.

In questo caso, Zoe viene assoldata da un uomo che sta per ereditare un’importantissima azienda farmaceutica, ma questa brillante prospettiva è messa in discussione da alcune registrazioni che potrebbero smascherare una “tresca” dell’uomo nei confronti della moglie. Peccato che da semplice scappatella, il caso si riveli ben presto una cospirazione per nascondere gli effetti mortali di un farmaco, il Sylocet, che la società ha appena lanciato sul mercato. Come se non bastasse, proprio l’uomo avrebbe ucciso l’unica impiegata dell’azienda in grado di svelare la verità sul farmaco, Dana Miller, una donna che la macchina di Finch aveva segnalato prima che l’uomo reclutasse John Reese. Proprio in mancanza di John, Finch non è riuscito a salvare Dana e ora è particolarmente deciso a far arrestare i vertici della compagnia farmaceutica, colpevoli dell’omicidio di Dana e dell’occultamento delle ricerche volte a svelare la pericolosità del Sylocet, mettendo così in pericolo la popolazione.

Rispetto alle precedenti “persone di interesse” incrociate dal duo Finch&Reese, Zoe Morgan è sicuramente una piacevole sorpresa perchè si è dimostrata inaspettatamente il corrispettivo femminile di Reese; la donna possiede infatti un’abilità eccezionale nel risolvere i problemi, un’intelligenza e un fascino che ricordano moltissimo Reese stesso. E’ stato divertente osservare l’ammirazione di Reese verso Zoe e viceversa. Proprio per questo speriamo che Zoe possa tornare in futuro e perché no, incrociare il cammino di Reese magari unendosi a lui nella lotta contro la criminalità.

Infine non possiamo dimenticare la Detective Carter. Questa volta la donna si imbatte in un omicidio che si collega al furto di prove del caso Elias avvenuto qualche episodio fa. Un coltello usato per l’uccisione di Marlene Elias è stato infatti ritrovato conficcato nel petto di Vincent DeLuca, un uomo precedentemente coinvolto nel caso di omicidio di Marlene ma mai arrestato. Per questo strano caso la Detective Carter chiede aiuto a Sully (Dan Hedaya), un ex poliziotto che aveva lavorato al caso Elias anni prima. L’uomo conferma a Carter che la vittima era stata in passato vicinissima all’arresto per l’uccisione di Marlene, in quanto aveva lasciato un’impronta parziale sul coltello usato per uccidere la donna. Il procuratore abbandonò il caso forse per colpa di qualche mazzetta.

Sempre grazie a Sully scopriamo che Marlene Elias aveva lavorato come cameriera in un club di proprietà di Gianni Moretti, un boss dell’epoca. La donna aveva avuto una relazione con Gianni Moretti e quest’ultimo, stancatosi delle continue pressioni dell’amante affinchè lasciasse sua moglie, la fece tacere per sempre mandandole uno scagnozzo ad ucciderla. Marlene e Gianni avevano avuto però un bambino, Carl, che si trovava fuori a giocare quando venne uccisa sua madre. Fu lui a trovare Marlene riversa per terra e a camminare scalzo sino alla stazione della polizia per denunciare l’accaduto.
Ricordandosi del caso e dell’esistenza del bambino, Sully decide così di contattare Carl per capire se c’è lui dietro l’ultimo terribile omicidio volto a dare giustizia a sua madre. Carter non riesce comunque ad ottenere la verità sul caso perché anche Sully viene freddato senza pietà. A questo punto è lecito domandarsi se Gianni Moretti è ancora in vita, altrimenti sappiamo già dove Carl (presunto uccisore di Vincent DeLuca) si recherà presto.

The Fix” è indubbiamente un episodio pieno di azione e ben scritto, un ottimo tassello del misterioso puzzle che è Person of Interest. Come sempre, non ci resta che andare avanti con la serie per assistere a maggiori sviluppi nella trama parallela dedicata a Marlene Elias e per scoprire se tra Finch e Reese si instaurerà presto una vera amicizia.

Mara D.

Founder e Admin di Telefilm-Central.org. Amante delle serie tv, del cinema e dell'universo Internet :-)

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