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Penny Dreadful: Recensione dell’episodio 3×07 – Ebb Tide

Alle volte, anzi spesso, il titolo di un episodio è fortemente evocativo di quello che gli autori vogliono mostrare. Soprattutto attraverso le vicende che i protagonisti della serie andranno a vivere. Vale la pena, quindi, chiedersi a cosa alludano le parole ebb tide che annunciato il pre season – finale di questa terza stagione di Penny Dreadful.

Letteralmente, ebb tide è una locuzione inglese. Usata per indicare la bassa marea o, in senso lato, l’andare e venire delle onde a causa della marea. Ma The Ebb Tide è anche il titolo di un romanzo scritto da Robert Louis Stevenson nel 1894, in collaborazione col figliastro Lloyd Osbourne. E proprio nelle pagine di questa poco nota opera si legge “quei tre andavano alla deriva; la comune disgrazia li aveva riuniti”.

Chi sono quei tre in questo episodio? Le tre storyline che questo episodio affronta suggerisce facilmente tre nomi: Vanessa, Ethan, Lily. Ma, in realtà, ognuno di loro può considerarsi solo un’etichetta da attaccare per comodità ad altri terzetti. Come, infatti, scindere da Vanessa le due figure opposte di Dracula e John Clare? Impossibile perché sono proprio questi due tanto diversi uomini a rappresentare le antinomie che lacerano da sempre l’anima della tormentata miss Ives.

Una fede che non mantiene le promesse

penny dreadful 3x07 recensione
Penny Dreadful 3×07 recensione, Credits: Showtime

Contesa da Lucifero che anela alla sua anima e dal Drago che desidera il suo corpo, Vanessa ha dovuto resistere. Resistere per anni alle tentazioni di entrambi. Ma soprattutto affrontare e reprimere quel male che prima di tutto vive dentro di lei dalla notte dei tempi.

La fede incrollabile in un Dio comunque lontano e il disperato desiderio di una irraggiungibile serenità sono state le affilate armi con cui ha combattuto e vinto cruente battaglie sia contro i crudeli nemici fuori di lei che il perfido avversario che aveva dentro. Ma da questi scontri è uscita vittoriosa. L’ha fatto grazie al fondamentale aiuto di una figura paterna come sir Malcolm, di un amore impossibile come Ethan, di un amico sincero come sir Lyle.

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Lasciata sola da questi preziosi alleati, Vanessa può confrontarsi solo con uno sfuggente John Clare. Un uomo che non ha tuttavia più quella forza sicura con cui l’aveva sostenuta durante l’internamento in clinica. Al contrario, adesso è la Creatura abbandonata dal suo creatore ad avere bisogno di un aiuto per superare la paura del rifiuto.

“Potremmo essere più soli di così?” sono le struggenti parole con cui Vanessa regala a John il coraggio della felicità, ma diventano anche per lei la condanna che in un attimo trasforma la sua determinazione in una resa senza condizioni ad un Dracula sincero nel mostrare la sua passionale dedizione. Vanessa ha provato a vivere nella luce, ma in quella luce non ha trovato mai ciò che cercava. Ed è per questo, infine, che accetta di sprofondare nell’oscurità nella speranza remota che le creature della notte le regalino ciò che gli alfieri della luce le hanno negato.

Oh Ethan, Ethan… dove sei, Ethan?

penny dreadful 3x07 recensione
Penny Dreadful 3×07 recensione, Credits: Showtime

Se il repentino capovolgimento di fronte di Vanessa può essere dopotutto spiegato, più difficile è capire la gestione di Ethan. Per quanto adrenalinico e scioccante possa essere stato il finale dello scorso episodio con sir Malcom che ne uccide il padre liberandolo dal peso di una fuga continua, troppo rapida appare la riconversione del Lupus Dei. Echeggiano ancora le parole della versione demoniaca del Padre Nostro. Evocazione recitata a tavola da un Ethan pronto a scatenare la furia di Hecate. Resta altresì vivo il ricordo della passione per la defunta strega, stonano decisamente le appassionate frasi d’amore che l’ex pistolero sbruffone ripete più volte per motivare il suo irrefrenabile desiderio di tornare da Vanessa per proteggerla dall’oscurità minacciosa.

E, quindi, niente abbiamo scherzato? Hecate e Anticristo già belli e dimenticati come una parentesi irrilevante? Non aiuta in ciò neanche l’atteggiamento estremamente remissivo di sir Malcolm e Kaetenay che, avendolo salvato dal pericolo di cedere al male, sono ora disposti a perdonargli la qualunque e di più come se niente fosse. Se a queste due macchie si aggiunge il rinnovato amore filiale che Ethan prova per l’Apache dopo aver promesso a destra e a manca che mai avrebbe potuto perdonarlo mentre ora quasi gli rimbocca le coperte, gli indizi di una schizofrenica gestione del personaggio diventano tre e fanno una decisa prova di inaccettabile scrittura.

Un gioco (pericoloso) che si è spinto troppo oltre

billie piper brona

Coerente resta, invece, il modo in cui viene seguita la storyline di Lily. Ma è una coerenza di cui si sarebbe fatto volentieri a meno continuando a restare questa parte la meno convincente di questa stagione. La visita della fu Brona al cimitero vorrebbe forse dare una ulteriore sostanza alla sua sete di vendetta. Soprattutto aggiungendo il dramma di una figlia morta ad un passato già segnato da violenza e sfruttamento. Ma resta difficile comprendere quale sia il fine ultimo della sua sanguinosa missione.

A che pro, infatti, addestrare prostitute ad uccidere? In nome di un femminismo violento che non può avere alcuno sbocco concreto? Come, infatti, credere che basti ammazzare qualche cliente occasionale per cambiare la posizione della donna nella maschilistica società vittoriana?

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A peggiorare ancora di più quest’arco narrativo concorre il continuo scivolare in scene eccessive. Si pensi alla catasta di mani mozzate, ai languidi baci saffici, alle movenze quasi caricaturali di Lily mentre arringa la sua armata, alla tracotanza inconsistente di Justine. Elementi che trascinano la serie in un trash fuori luogo. Si finisce, quindi, quasi per parteggiare per Dorian il cui sguardo sfiduciato tradisce la noia di chi si è stancato di un gioco sconclusionato che non ha ragione di andare avanti.

L’inaspettato trio Dorian – Victor – Jekyll diventa suo. Nostro malgrado l’unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi per terminare una storia di cui avremmo volentieri fatto a meno.

penny dreadful 3x07 recensione
Penny Dreadful 3×07 recensione, Credits: Showtime

Penny Dreadful ci ha abituato ad un livello qualitativo di recitazione e scrittura alto. Talmente alto che ben gli si perdona qualche caduta di stile e di coerenza come quelle mostrate in questa altalenante terza stagione. La fiduciosa speranza è che, dopo questa bassa marea, le onde della qualità tornino alte nel season – finale.

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Winny Enodrac

Vorrei vedere voi a viaggiare ogni giorno per almeno tre ore al giorno o a restare da soli causa impegni di lavoro ! Che altro puoi fare se non diventare un fan delle serie tv ? E chest' è !

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3 Commenti

  1. Ah Winny riesci sempre a farmi sentire un’ignorante… comunque sono solo io che con Penny quest’anno ho la sensazione che ogni episodio sia scritto da uno sceneggiatore diverso?

  2. Ciao Vincenzo, intendi l’uscita su Netflix?
    A quanto pare stanno avendo dei problemi con l’ottimizzazione degli episodi.

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