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Parenthood: Recensione dell’episodio 4.11- To my Wondering Eyes

” My beautiful kids. I may not always be with you, the way I want to be. But I’ll never leave your side. I’ll always be with you, and I’m soo lucky I got to be your mom!”

La quarta stagione di Parenthood è indubbiamente la migliore. Bilanciata, emozionante e concentrata su un personaggio che ormai brilla di luce propria: Kristina.

Dopo aver scoperto di avere il cancro, e essersi operata, la nostra cara Braverman deve affrontare un nuovo ostacolo: la chemioterapia. E così nel corso di questi dieci episodi vediamo la reazione al primo trattamento, con il rispettivo peggioramento delle sue condizioni. Alti e bassi di una famiglia sconvolta per l’arrivo della malattia.  Ma Kristina e Adam non fanno che affrontare il tutto con coraggio, supporto e amore reciproco. Un esempio da seguire, direi.

Gli altri Braverman intanto gestiscono problemi familiari, lavorativi e d’amore: Crosby deve risolvere un problema al Luncheonette, Sarah è sempre più confusa riguardo i suoi sentimenti per Hank e Mark e Julia cerca in tutti i modi di creare e rafforzare il legame con  il piccolo Victor. E invece l’amore nasce tra Ryan e Amber, senza però non dover gestire gli incombenti problemi di lui, che dopo gli anni passati in guerra non riesce a ritrovare il suo equilibrio.

Cosa succede però nell’episodio To my Wondering Eyes? E’ la vigilia di Natale, e Kristina sta male. Adam deve mandare avanti la famiglia, pur rimanendo in ospedale e così chiama Crosby. Insomma in poco tempo tutti vengono a sapere che la donna rischia di morire e si stringono intorno al fratello maggiore.

Uno dei momenti più emozionanti della puntata, ma anche della serie è il video di Kristina. Le parole della donna, la maestria e il talento di Monica Potter, e la situazione drammatica non fanno che creare un atmosfera toccante e emozionante. Penso che a qualcuno (giustamente) sia scesa anche una lacrima, visto che fino all’ultimo negli spettatori è rimasto il dubbio che quello fosse veramente l’ultimo discorso di incoraggiamento dell’amato personaggio. Sembra realtà, e poche volte riesco ad identificarmi così tanto in quello che vedo, e a non percepire la distanza tra me e il personaggio. Poi però ce la fa, si riprende e così assistiamo a una toccante riunione familiare in ospedale con il clan Braverman riunito per passare insieme a Kris il natale! (Inclusa Haddie!)

Per gli altri personaggi ci sono alti e bassi: Sarah salta sul letto di Hank, toccando uno dei momenti più bassi del personaggio a mio parere; Amber prende una decisione matura e ponderata allontanando per un periodo Ryan ormai troppo preso dai suoi problemi personali e per finire Jasmine confessa a Crosby che vuole un altro figlio da lui, volontà ricambiata a quanto pare!

Insomma un episodio che emoziona, un mix perfetto e magistrale delle storylines che lascia completamente soddisfatti gli spettatori. Monica Potter e Peter Krause danno il loro meglio (ancora una volta!), con due performance che indubbiamente dovrebbero essere premiate. Peccato che vengano puntualmente snobbati dagli awards, senza ragione purtroppo.

Quarta stagione che non sbaglia un colpo, e a quattro episodi dalla fine posso dire quasi per certo, che Parenthood ha raggiunto picchi qualitativi veramente inaspettati. Se non avete mai visto la serie, recuperatela subito! Complimenti a Jason Katims.

N.B. I momenti migliori di Kristina in questi sei episodi:

_Max impara a ballare insieme alla madre.

_Kristina scopre che dovrà fare la chemio, ma decide di mentire alla figlia, lasciandola andare

_Kristina dice a Adam, dopo la ricaduta  post chemio, che in fondo non è una wonder woman come pensava, e ha bisogno del suo aiuto.

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