
Our Beloved Summer: ci eravamo tanto amati – Recensione del drama Coreano su Netflix
Quando dopo tanti anni Yeon Su bussa di nuovo alla porta di Choi Ung, lui l’accoglie spruzzandola d’acqua e tempestandola di chicchi di sale. È un vero e proprio esorcismo, che ha immaginato infinite volte e per il quale si è allenato meticolosamente, attendendo quel momento con uguale ansia e trepidazione.
Che sia finalmente arrivato il momento della vendetta? O forse di capire cosa, cinque anni prima, sia andato così terribilmente storto da portarli a una rottura brusca e dolorosa.
Our Beloved Summer non racconta una storia straordinaria
Ma una storia come tante. Di persone che si sono incontrate per caso, si sono piaciute tanto, ma che erano forse troppo immature per potersi appoggiare con fiducia l’una all’altra. Netflix lo definisce una commedia romantica, ma forse esagera. Sicuramente Our Beloved Summer regala anche tante risate riuscendo a volte ad essere deliziosamente bizzarro, dosando alla perfezione momenti di profonda commozione e esilarante euforia. Ma è soprattutto il racconto di una struggente storia d’amore raccontata con cura e sincerità.
I suoi quattro protagonisti sono quasi trentenni e in molti potrebbero dire, osservandoli, che abbiano raggiunto un certo successo. Yeon Su è brillante e sicura nel suo lavoro di promoter, Choi Ung è un artista famoso e le sue opere sono molto richieste, Ji Ung è un regista di documentari ispirato e rispettato, mentre NJ, famosa e adorata idol, è sulla bocca di tutti. Eppure loro non sembrano vederla allo stesso modo. Per i motivi più diversi, si sentono come in trappola. Bloccati in un racconto personale distorto dal quale non riescono a uscire.
Si sa, il passato ha un suo modo inesorabile di ripresentarsi e di costringerci a voltarci indietro verso di lui. C’è chi ha cercato di lasciarlo alle spalle marciando in avanti con ferrea determinazione, chi fingendo indifferenza e spensieratezza ha cercato di ignorarlo, chi, sentendosi solo un osservatore esterno e distaccato, ne ha preso le distanze. Ma nessuno stratagemma ha funzionato davvero.
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Ogni storia cambia a seconda del punto di vista da cui la si racconta
Tutto parte da un documentario. Anzi da due. Il primo girato quando Yeon Su e Choi Ung erano al liceo, due studenti apparentemente del tutto diversi che, però, finiscono inesorabilmente con l’innamorarsi. E il secondo che vuole raccontare il presente, la loro crescita e i loro progressi nel diventare adulti.
È una scelta narrativa molto intelligente da parte del drama, che piano piano ci mostra attraverso diverse lenti quello che è successo nel passato e quello che succede nel presente. Ogni avvenimento è colorato dal punto di vista di chi lo osserva da fuori o da chi, trovandosi in mezzo, lo sta vivendo sulla sua pelle. Un modo non lineare di raccontare una storia, ma che offre anche diversi spunti di riflessione.
E se stessimo osservando la nostra vita da un punto di vista totalmente sbagliato? E se cambiando quel punto di vista potessimo cambiare anche noi stessi? Non una cosa semplice da mettere in pratica, ma che i nostri protagonisti provano faticosamente a fare pur di non ripetere gli errori del passato e per riuscire a guardare a se stessi con sincerità e indulgenza.
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Choi Woo Shik e Kim Da Mi sono magnetici
Nonostante Our Beloved Summer sia raccontato con intelligenza e girato con cura, non sarebbe il drama di successo che è senza la coppia di protagonisti, che sono diventati gli attori più chiacchierati di questo inizio 2022.
Choi Woo Shik e Kim Da Mi si incontrano per la prima volta davanti alla cinepresa nel 2018 per girare il film d’azione The Witch: Part 1. I loro personaggi sono dei ragazzini il cui cervello è stato modificato in laboratorio per trasformarli in dei combattenti spietati e letali e nel film le loro scene più memorabili sono quelle in cui cercano vicendevolmente di ammazzarsi selvaggiamente. Sguardi pazzi e sangue ovunque. Ma già allora il loro potenziale e la loro elettrica intesa erano stati notati, tanto da farli scegliere per questo drama per interpretare due ragazzi legati una storia intensa e complicata.
Tra un progetto e l’altro, Choi Woo Shik è diventato una star di fama mondiale grazie al suo ruolo in Parasite e Kim Da Mi si è fatta riconoscere come migliore attrice esordiente grazie al suo ruolo in Itaewon Class. Sullo schermo la loro intesa è fortissima e dai filmati dei dietro le quinte è evidente quanto impegno abbiano messo nel dare vita a questi personaggi, rappresentandoli nel modo più onesto possibile.
Choi Ung e Yeon Su pieni di determinazione quanto di fragilità e i loro ripetuti tentativi di riavvicinarsi e comprendersi sinceramente emozionano e commuovono. Choi Ung in particolare è un protagonista insolito per un drama, in apparenza pigro e spensierato, quasi al punto di risultare superficiale, sa essere determinato e irremovibile nei suoi affetti. Profondo e infantile allo stesso tempo, brilla soprattutto grazie dello sguardo di Choi Woo Shik che è sicuramente uno dei più espressivi della televisione coreana.

Con Our Beloved Summer il 2022 inizia benissimo
Esteticamente delizioso, scritto con intelligenza e recitato con intensità, questo drama si candida fin da subito a essere uno dei migliori di quest’anno. Ogni scena del drama è infusa di cura e attenzione a dimostrazione di quanto tutte le persone che ci hanno lavorato ci abbiano messo il loro entusiasmo e la loro dedizione.
Ad alcuni potrà sembrare troppo buono nel voler sempre regalare una crescita positiva a dei personaggi che, pur nelle loro difficoltà e frustrazioni, non mostrano mai nemmeno una punta di falsità o crudeltà, sostenendosi a vicenda e cercando sempre con ostinazione la comprensione reciproca e il rispetto. Aspetto che, però, ad altri spettatori potrà risultare incoraggiante e rincuorante.
Anche questa volta non mancano alcuni elementi un po’ stereotipati tipici dei drama, come storie personali particolarmente drammatiche, i triangoli amorosi o i salti temporali immancabili, ma la sceneggiatura non ne abusa mai, mettendoli in scena a volte anche solo per sovvertirli intelligentemente.
Insomma, un racconto bello e emozionante che entusiasmerà chi ama le storie che si prendono il loro tempo per essere raccontate e cercano di rappresentare quello che rende la vita di ognuno magari non straordinaria, ma sicuramente speciale.
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