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Other side of serial: Mai visti in tv, quei personaggi importanti senza volto

Non so voi, ma è capitato spesso di affezionarmi a dei personaggi che in una serie televisiva non sono mai neanche comparsi. I “senza volto” se così possiamo chiamarli, eppure estremamente importanti per lo sviluppo narrativo delle storie. Spesso lamentosi, strani, rognosi, eccentrici, i “senza volto” erano quei personaggi dai tratti più grotteschi che quasi Spoiler-ausiellosempre finivano per mettere i bastoni tra le ruote ad alcuni dei protagonisti, nel peggiore dei casi rappresentavano un ostacolo al raggiungimento della felicità di questi stessi o nel migliore dei casi finivano per rendersi addirittura protagonisti di linee narrative orizzontali che ovviamente andavo ad intaccare il percorso seriale degli altri. Insomma, in un caso o nell’altro, questi “senza volto” erano sicuramente necessari a tessere alcune delle fila della storia senza mai farsi vedere. Una scelta bizzarra se si pensa che, nella maggior parte dei casi, noi ci affezioniamo a quei personaggi che vediamo sullo schermo, con cui simpatizziamo non solo per via della loro caratterizzazione ma anche per la gestualità, per i tratti fisici, per il modo di incarnare un ruolo ben preciso. Come può un “senza volto” reggere il confronto? Eppure, ne sono sicura, non appena vi riporteremo alla mente alcuni di quei celebri nomi, sarete d’accordo con noi. Non sempre è necessario dare un volto ai personaggi per farci affezionare a loro. A volte basta solo la voce a rendere intrigante qualcuno di cui ci viene fornita una semplice descrizione, in altri casi è una presenza fissa che torna di puntata in puntata. Ne ho scelti alcuni, quelli che ricordo maggiormente, quelli in cui mi sono imbattuta nel corso della mia seppur breve vita seriale…

Charlie’s AngelsCominciamo dai personaggi un po’ più storici. Sebbene la scelta possa risultare piuttosto ovvia, in Charlie’s Angels non ricordo che si veda mai in qualche puntata il volto della mitico Charlie. Nonostante fosse la mente che reggeva tutte le operazioni, mentore prezioso in grado di fornire i giusti consigli agli angeli a caccia di criminali, tutto quello che sappiamo su Charlie è che è un detective in pensione, che è un uomo facoltoso intenzionato ad incontrare regolarmente solo ed esclusivamente Bosley. Il resto, come ben ricorderete, è solo voce, certo una voce carismatica che rende questo suo personaggio ancora più misterioso.

twinpeaks_poster_610x250Da Charlie’s Angel a Twin Peaks. Chi si ricorda Diane? E soprattutto chi era Diane? Per circa due stagioni vediamo il povero Agente Dale Copper memorizzare i suoi pensieri su un registratore rivolgendosi alla misteriosa donna. Un personaggio che finisce con il rappresentare un po’ il legame tra l’agente e gli eccentrici protagonisti della piccola cittadina. Non si è mai davvero saputo chi fosse né nel corso della seconda stagione né nel successivo prequel dove si sperava di scoprire qualcosa in più. Anche Diane resta un  “senza volto” misterioso di cui ci ricorderemo a lungo.

E come dimenticare Stan Walker? Marito mai visto in 8 stagioni –  se non forse per un paio di particolari, ricordo vagamente l’inquadratura dei piedi in una puntata – della spettacolare Karen Walker. Sten, amato compagno di Karen, ci veniva descritto come un uomo estremamente ricco, obeso, padre di alcuni marmocchi che la donna mal sopportava, evasore di tasse. La relazione tra i due alterna momenti sereni ad alcuni momenti di crisi e la storia si conclude quando l’uomo viene arrestato e in prigione inizia una relazione con una cameriera. Avviate le pratiche per il divorzio, Stan muore prematuramente per un attacco di cuore.

Da un sitcom come Will&Grace ad un’altra molto amata quanto meno da chi scrive. Parlo di Frasier, spin.off del celebre Cheers dove si raccontano le vicende familiari e personali del Dott. Frasier Crane. Abbandonato Boston, il dottore si trasferisce a Seattle per lavorare in una piccola radio dove dispensa consigli preziosi a chi ha problemi di ogni genere. Alla vita lavorativa si contrappone quella familiare. Nel pilot facciamo subito la conoscenza del padre di Frasier, un uomo dai modi rudi, più ancorato alla realtà di quanto non lo sia lo psicanalista freudiano che si perde in discorsi filosofici in grado di essere solo compresi dal fratello Niles, psichiatra anche lui ma appartenente alla scuola prettamente junghiana. Uno scontro tra titani intorno a cui ruotano personaggi quanto meno normali, l’amica e collega radiofonica Rose e la fisioterapista del padre Daphne. Chi non vediamo mai? La moglie di Niles… Ebbene sì, nel corso della sitcom Niles perde subito la testa per la giovane Daphne ma l’amore tra i due tarderà ad arrivare soprattutto perché Niles è sposato con Meris Crane. Una scelta non casuale se si pensa che già in Cheers uno dei protagonisti – l’indimenticabile Norm – doveva fare i conti ogni due per tre con una moglie pressante mai vista. Donna borghese, emancipata, nevrotica, e talmente insopportabile da non risultare simpatica a nessuno dei familiari di Niles, Maris è un personaggio brillante intorno a cui i sviluppano alcune delle gag più divertenti della sitcom. Naturalmente il personaggio scomparirà nel momento in cui la storia tra Niles e Daphne assumerà dei toni sempre più definitivi per poi tornare nella stagione finale protagonista assoluta di un gesto criminale ingiustificabile. Al contrario di Stan Walker, personaggio descritto come estremamente obeso, Maris è così tanto magra da risultare quasi invisibile agli occhi del mondo, e totalmente anaffettiva soprattutto con il povero Niles.

the big bang theoryDa una grande sitcom tanto amata ad una più recente, estremamente esilarante da cui non riesco più a disintossicarmi. Capita spesso con i prodotti seriali. Sto parlando di The Big Bang Theory e del mitico quartetto di amici la cui vita viene sconvolta dall’arrivo della stralunata Penny. Anche in questo caso era impossibile non dedicare uno spazietto ad un senza volto. Così ecco che la vita di Howard è resa impossibile dalla figura dell’onnipresente opprimente madre. Come non affezionarci a questa donna dalla voce suadente e dal comportamento così a modo? Per ben sei stagioni questa mamma ebrea iperprotettiva continua a trattare Howard come un bambino, sminuendo il suo lavoro di ricercatore. Non la vediamo ma le situazioni in cui si urlano l’uno contro l’altro le offese più svariate restano alcune tra le più divertenti della sitcom. E il povero Howard, perennemente frustrato da questa relazione di odio e amore, è in realtà psicologicamente segnato diviso tra quella continua esigenza di indipendenza e la paura di staccarsi da casa. Anche in questo caso, fatta eccezione per una puntata della sesta stagione in cui si scorgono alcuni particolari della donna, non ci viene mai mostrato il suo volto.
How i met your motherThe last but not the least. Impossibile non citare How I met your Mother dato che per circa 8 stagioni sentiamo parlare di una mamma, assoluta protagonista in quasi tutte le puntate, che non vediamo in volto se non nell’ottava stagione. Sebbene l’esempio possa risultare poco calzante ai fini del nostro contenuto, non possiamo dimenticare che fino a quel momento la “mamma” è sempre stata solo una presenza che non ci è mai stata mostrata, quantomeno non in volto. È davvero lei la donna giusta? Lo scopriremo ben presto dato che la stagione sta per volgere al termine e a breve tutti i pezzi del puzzle andranno finalmente al posto giusto. Lo so, alla fine, alla fine il volto ci è stato mostrato ma ci sentivamo in ogni caso di darle un posto in questo bizzarro universo popolato da personaggi indimenticabili che non abbiamo mai visto.

E voi, riuscite a ricordarne altri?

 

Maura Pistello

Fondatore/ Admin Giornalista pubblicista Serie tv dipendente, accanita lettrice, amante del cinema e dell'arte

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