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Orange is the new black: recensione dell’episodio 3.01 – Mother’s Day

Dopo mesi di attesa, finalmente è arrivata la terza stagione di Orange is the new Black!

Per quanto mi riguarda l’ho attensa dallo scorso Luglio, per cui le aspettative erano abbastanza elevate, soprattutto dopo una seconda stagione che probabilmente a causa dell’assenza dalla prigione di Alex è stata mediamente meno avvincente e coinvolgente della precedente, lasciandoci però con un gran finale che gettava delle premesse molto interessanti rispetto alla trama della stagione che sarebbe arrivata…

Ricapitolando la situazione; ci siamo lasciati nel 2014 con una Litchfield ormai senza controllo: il tunnel per lo spaccio aperto, oitnb-301-4l’aggressione a Red, la fuga delle prigioniere, per non parlare della scoperta della paternità del bambino di Bennett.

Quasi tutti capiscono che ciò che è successo tra Vee e Red è andato troppo oltre il limite, per cui la puntata si apre con una sorta di “piano di austerity” messo in atto da Caputo, assumendo una nuova consulente, ma anche da alcune delle stesse carcerate, Red in primis, che per ora sembra avere aperto gli occhi sulla gravità di quello a cui avrebbe potuto andare incontro se l’avessero scoperta con “le mani nel tunnel” e che decide di godersi gli ultimi anni di carcere “pulita” e va a saldare la porta del contrabbando, all’insaputa di Boo e Nicky che sperano di prendere il posto vacante di Vee e diventare le nuove signore dello spaccio.

Con questa sorta di iniziale rigore si apre questa tragicomica (più tragi che comica) puntata dedicata completamente alla festa della mamma.

or2L’episodio scorre bene, anche se è molto introduttivo, caratteristica necessaria ad un primo episodio di stagione, ai flashback sul singolo personaggio, che solitamente caratterizzano le puntate, in questo primo episodio si sostituiscono molti brevi ed interessanti flashback di svariati personaggi, da Nicky a Healy che vediamo per la prima volta da bambino, passando per Pennsatucky, capiamo quanto il rapporto madre-figlio/a sia difficile e quando possa andare ad incidere sullo sviluppo dell’individuo… gli sceneggiatori ci portano a riflettere su come avrebbero potuto essere questi personaggi, se avessero avuto genitori “normali”, su quando le loro infanzie li abbiano segnati, e su come invece sarà la crescita dei bambini che in questo episodio vanno in carcere a trovare le madri. La festa che organizzano per i bambini ci fa sicuramente fare qualche risata, con Boo vestita da Clown satanico e Cindy che insulta i bambini che non riescono a vincere i dolcetti, eppure quando suona la sirena d’allarme e i bambini iniziano a piangere, esce fuori come tema ricorrente, tutta la desolazione della vita in carcere e la difficoltà nel portare avanti il ruolo da detenute e quello da madri.

La storyline della festa della mamma, evidentemente non può che fare da contesto e contenitore per il vero nocciolo dell’episodio che è il rientro orange-850x560in carcere di Alex. Scoperta grazie ad una soffiata di Piper, ci chiediamo tutti tra quanto lo scoprirà, visto che dal loro dialogo in chiesa Piper sembra già sul punto di rivelare tutto; ormai anche loro due non sono più quelle della prima stagione e l’amore sembra lasciare il posto più che altro alla disperazione di entrambe. Piper che arriva al punto di incastrare Alex facendole scontare molti più anni di prigione, solo per non essere da sola e condividere il suo sconforto, tocca un livello di umanità bassissimo, mentre dall’altra parte Alex si aggrappa a Piper quasi costretta da quest’ultima per riuscire a trovare una spiegazione logica che le faccia capire come ha fatto a rovinarsi di nuovo la vita. Temo che viste le premesse, la loro relazione che è molto fragile, a breve prenderà una bruttissima piega.

Insomma, Orange is the new black è ricominciato e soddisfa le aspettative, portandosi dietro in questo primo episodio una potentissima aura drammatica.

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3.01 mother's day

disperato

valutazione globale

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Valentina Lendspines

"Satia te sanguine, quem sitisti cuiusque insatiabilis semper fuisti"

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