
Orange is The New Black: Recensione dell’episodio 2.05 – Low Self Esteem City
Più passano gli episodi, più questa seconda stagione di Orange is the New Black continua a configurarsi come la rappresentazione di un ” liceo”, di un micro-cosmo organizzato dove vigono regole precise e in cui si ripresentano tutti (ma proprio tutti) gli aspetti pratici della convivenza civile…accentuati da una buona dose di grinta e criminalità.Ci sono le fazioni contrapposte, ci sono i problemi quotidiani – servizi igienici in primis -, ci sono personaggi deputati a far rispettare l’ordine. Questo quinto episodio si apre toccando una delle più alte (o basse che dir si voglia) punte di trash della storia.
I bagni dell’ala ispanica si intasano e lo scarico comincia a rigurgitare acque scure ovunque. Come ormai è consuetudine di Jenij Kohan, OITNB non si limita a informarci del guasto ma ci mostra, in diretta, la scena dei bagni invasi dal liquame. Insomma la puntata parte forte e continua su questa strada aggiornandoci sullo stato della scommessa–sessuale in corso tra Boo e Nichols. Nicky ha deciso di recuperare il suo svantaggio sulla concorrente tentando di sedurre la simpatica poliziotta di Litchfield (che vale ben 10 punti nel contest): ovviamente fallisce e rischia pure di ricevere una severa punizione. L’episodio, come tutti quelli visti finora, segue un collaudato schema: vita in carcere che procede con regolarità, e poi all’interno di essa flashback tesi ad illuminare il “background” delle detenute. Come sempre in OITNB la qualità della narrazione è alta e generalmente le storie raccontate riescono sempre a colpire lo spettatore: quella di Morello, lo scorso episodio, l’ho trovata a dir poco commovente. Non è da poco neppure la storia proposta in questa puntata, quella di Gloria Mendoza: la regine della cucina di Litchfield in passato è stata una commerciante, mamma single alle prese con bambini avuti da una precedente relazione e con un nuovo aitante fidanzato il quale però, è un personaggio meschino con problemi di rabbia e che la picchia costantemente.
La bravura delle attrici, la minuzia nel ricostruire l’ambiente della comunità ispanica (con il suo attaccamento alla religione, le sue superstizioni e lo spagnolo come lingua di conversazione) e il ritmo nella narrazione rendono davvero pregevole questa parentesi. Ma, a mio avviso, è la struttura generale che comincia a risentirne: lo “schema” delle puntate risulta un po’ prevedibile e il ritmo della serie è molto, molto lento.
Tornando alle considerazioni generali su quanto visto finora: Orange is the new black ha dei punti di forza su cui dovrebbe puntare, sono quelle parti della puntata che risultano meglio riuscite e che potrebbero essere ampliate perché hanno una forza comunicativa davvero notevole. Un esempio? La vicenda umana di Sam Healy. La sua (triste) parabola di vita viene presentata con poche, fugaci pennellate per puntata e pure come riusciamo a percepire tutto il dramma della sua condizione! La Kohan è capace di un’estrema sensibilità nel sentire (e poi nel ri-proporre) le vicende che racconta e questa sua qualità dovrebbe essere maggiormente sfruttata, togliendo spazio a trovate un po’ troppo “spettacolari” e che spesso vanno oltre il limite della decenza. E’ estremamente “credibile” l’insistenza con cui Sam chiede alla moglie di uscire, è altrettanto ben resa quella “forzata complicità” che si instaura tra lui e Caputo dopo la serata insieme.
La puntata si chiude con la fine della vicenda di Gloria prima di entrare in carcere: arrestata per frode viene portata via, lascia quindi i figli in pericolo perché potenzialmente nelle mani del suo fidanzato. E’ questa la giustizia? O meglio, esiste una giustizia? Le storie (presenti e passate) di queste donne portano continuamente noi spettatori a porci questa domanda..ed alla fine di questo quinto episodio una parte di risposta finalmente arriva: quella umana non si è certi che esista, ma la religione–superstizione tanto invocata da Gloria&friends sicuramente agisce sul giovane violento, che proprio mentre cerca di poter via a Gloria l’ultima cosa le è rimasta (i suoi risparmi) muore intrappolato in un incendio.
Potremmo forse dire che “bene e male, caso e divinità, commedia e tragedia” esistono solo nella misura in cui sono continuamente reversibili l’uno nell’altro.
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2.05 - Low Self Esteem City
A rilento
Valutazione Globale
Vee continua a creare attrito tra le detenute di colore e le ispaniche, Ealy concede a Piper il permesso di andare a trovare la nonna malata e ci sono segnali di disgelo tra Piper e Larry.