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Orange Is The New Black: Jenji Kohan e il cast parlano della nuova stagione

Prima di iniziare la maratona della terza stagione di Orange Is The New Black, orange is the new black che Netflix renderà disponibile il 12 giugno, la creatrice della serie Jenji Kohan ha parlato di quello che possiamo aspettarci al panel di uno screening della Television Academy.

Oltre alla Kohan erano presenti Taylor Schilling (Piper), Laverne Cox (Sophia), Kate Mulgrew (Red), Uzo Aduba (Suzanne), Danielle Brooks (Taystee) e Selenis Leyva (Gloria), ed insieme hanno discusso di scene di nudo, di rappresentazione della diversità sullo schermo e dell’orribile sistema penitenziario statunitense.

Ecco cosa è stato detto:

A proposito delle scene di nudo; Schilling ha rivelato al pubblico: ‘Avevo paura della nudità, quindi ho avuto bisogno che qualcuno mi tenesse la mano; dovevo imparare ad essere a proprio agio con la nudità presente nella serie’, Importanti per l’attrice sono state le conversazioni con la Kohan, che le rammentava della verità della scena e del fatto che non ci sono scene di sesso o nudità gratuiti nei copioni ‘E’ una manifestazione fisica della vulnerabilità interiore; ho guadagnato più fiducia in me stessa attraverso questo processo’. La Kohan descrive il dialogo con le attrici benaccetto e aggiunge che non scrive mai scene di nudo senza pensarci due volte: ‘ Devo esserci una buona ragione, perché so che è chiedere molto’.

‘Se potessi fare a modo mio, ce ne sarebbe molta di più’, ha detto riferendosi alla quantità di nudità mostrata sullo schermo; parlando del suo desiderio di mostrare una varietà di forme, colori e taglie, ha detto: ‘Abbiamo ancora questa cultura puritana, moralistica e poca esposizione mediatica per quanto riguarda la diversità delle persone’.

A proposito della terza stagione; per quanto riguarda i nuovi episodi, la showrunner ha rivelato: ‘La terza stagione sarà un po’ più leggera della seconda, in cui volevamo inserire una componente più gangster’. Ha aggiunto che i prossimi episodi si concentreranno sulla fede e sulla maternità, in quanto preferisce avere un  tema per ogni stagione, anche se non lo inserisce necessariamente in ogni episodio. Gli spettatori possono aspettarsi altre rivelazioni sul passato delle donne rinchiuse a Litchfield.

OITNB non è solo una serie tv; certo si tratta di spettacolo, ma Kohan jenji kohansottolinea come la serie sia progettata per essere una critica ad un sistema penitenziario profondamente inefficiente: ‘Il complesso industriale penitenziario è un enorme imbarazzo e un fallimento per questa nazione; il fatto che una persona su 100 finisca dietro le sbarre è orribile’, dice, notando come il tasso di criminalità non sia mai stato così basso, mentre quello delle incarcerazioni non sia mai stato così alto; sapendo di non poter cambiare il sistema, spera che iniziando a discuterne attraverso la serie, la gente che ha il potere di apportare cambiamenti, faccia qualcosa.

Non solo dramma; a causa di cambiamenti nel regolamento, la serie è stata presentata agli Emmy come ‘drama’; la Kohan ci tiene, però a sottolineare le radici ‘dramedy’ dello show: ‘E’ molto importante rappresentare entrambi i mondi; credo che nulla sia interamente serio o interamente divertente’. Crede che la storia abbia bisogno di una ‘spina drammatica’ per reggere tutto insieme, ma ricorda come una delle prime cose che la vera Piper Chapman le abbia detto, a proposito della sua vita in prigione, fosse la frequenza delle risate: ‘Era il loro modo di sopravvivere’.

A proposito di Suzanne; ‘Quanto sono pazza? La risposta potrebbe essere più di quanto vorrei’; così risponde Uzo Aduba alla domanda su quanto facesse trasparire di sé nel personaggio di ‘Crazy Eyes’. La vincitrice dell’Emmy come miglior guest actress in una serie comedy ha detto di capire a fondo il personaggio, a cui lei si riferisce usando il vero nome ‘Suzanne’: ‘Sono stata capace di comprendere la profondità del suo amore, separandolo dal modo in cui lo dimostra; ho amato così profondamente nella mia vita, quindi capisco la sua passione’; ridendo, ha aggiunto che ciò non vuol dire che farebbe pipì sul pavimento come Suzanne ha fatto nella prima serie.

A proposito dei fan; Leyva ha raccontato che, durante il viaggio in Messico orange is the new black-per promuovere la serie, è stata sopraffatta dal grande numero di fan ed ha aggiunto, ridendo: ‘Sono molto orgogliosi del fatto che Gloria sia responsabile della cucina’; ha continuato in maniera più seria: ‘Il fatto è che  siamo protagonisti; il numero di latini in tv e a Hollywood è molto limitato e finalmente c’è una serie che ha vari personaggi latino-americani’. Ha elogiato la serie per esser una delle poche a dare voce alle minoranze.

Danielle Brooks ha aggiunto di trovare eccitante e un po’ spaventoso il fatto di avere una piattaforma per la prima volta in vita sua: ‘Essendo una donna di curve, credo sia importante parlare di apprezzare il proprio corpo per quello che si è;  è una cosa con cui ho combattuto tutta la mia vita’, ha detto notando quanto sia grata di far parte di una serie dove è amata per quello che è; ‘la gente ama Taystee per quello che è, non perché è magra e ha la pelle chiara’, ha poi continuato tra le lacrime ‘E’ molto importante per me, perché non avevo molti esempi in cui riflettermi, quand’ero più piccola. Adesso sono la ragazza, che volevo vedere’.

Chiara

pazza per Doctor Who e serie inglesi in generale; ho paura che se avessi il tempo potrei arrivare a seguire un numero infinito di telefilm

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