
Once Upon A Time: Recensione dell’episodio 6.07 – Heartless
Fin da quando Once Upon A Time è iniziato in un ormai lontano 2011, ho preso l’abitudine di guardare il trailer della puntata successiva subito dopo la fine di ogni episodio. Anche la scorsa settimana non ha fatto differenza.
La mia reazione? La perplessità.
Perplessità di fronte ad un desiderio della Evil Queen – quello di ottenere il cuore della tanto odiata Biancaneve – che ci ha riportati tutti indietro di sei anni, quando Snow e Chaming erano ancora tra i protagonisti indiscussi della serie, Henry era un bambino di una dolcezza disarmante ed Emma Swan indossava la sua iconica giacca rossa.
Certo, potrebbe risultare plausibile che, nonostante tutto, la Regina Cattiva desideri ancora vendicarsi di Biancaneve, però a parte questo movente, non si è ancora capito dove questo personaggio voglia andare a parare. Meglio ancora: non si è capito dove quest’intera stagione voglia andare a parare.
Bene o male, fino ad oggi gli autori hanno sempre strutturato la serie in modo da seguire una trama principale ed orizzontale, alternando però anche alcuni episodi singoli, filler o di approfondimento. Ebbene, quale sarà il filo conduttore di questa stagione, quello che accompagnerà il pubblico fino alla fine? La presunta morte di Emma? Il ritrovamento della perduta Agrabah? Lo scontro decisivo tra Regina e la sua controparte malvagia?
Perché ora come ora, c’è solo tantissima carne al fuoco, ma la coerenza, per restare in tema, è rimasta a Neverland, nella terza stagione.
Ma addentriamoci ancora di più in questa matassa ingarbugliata, sperando di trovare una piccola luce in fondo al tunnel.
The Evil Queen e la perdita di tempo
In Heartless, la Regina Cattiva minaccia Snow e Charming di cedere volontariamente i propri cuori (o cuore diviso a metà che dir si voglia), altrimenti lei distruggerà Storybrooke, usando l’acqua del Fiume delle Anime Perdute. Fin qui, niente di nuovo sotto il sole, (specialmente per i poveri cittadini di Storybrooke, ormai abituati a condurre delle vite precarie, messe in costante pericolo dal nemico di turno).
Per quale motivo, però, la donna si è sentita in dovere di lasciare ai Charmings dodici ore di tempo? Dodici ore non sono poche. Perché mai si dovrebbe concedere ai propri nemici tutto questo vantaggio? Per far sì che loro si riorganizzino nel frattempo e poi trovino un modo per sconfiggere il villain?
Ma gli anni di piani vanificati e figure tapine non ti hanno insegnato nulla, Regina?
Oltre a ciò, arrivati al settimo episodio, possiamo dire che anche la recitazione di Lana Parilla stia iniziando a perdere colpi: se fino ad oggi, infatti, l’attrice ha sempre dato prova di ecletticità, ora come ora, la sua Evil Queen più che essere una fredda e spietata calcolatrice, sembra in preda ad un delirio causato da troppa caffeina.
A proposito dei gemelli siamesi: i Charmings
Non ho un cuore di pietra. Anch’io mi sono intenerita di fronte alla riproposizione delle scene migliori dei Charmings, scene che ai tempi avevano commosso il mio tenero cuoricino di shipper. In un certo senso, anche se a distanza, quelle stesse sequenze sono riuscite a toccarmi persino in questo episodio, perché mi hanno ricordato tutte le avversità affrontate dai due innamorati prima di ritrovarsi.
A onor del vero, nelle prime stagioni, Kitsis&Horowitz erano riusciti a dare uno spessore maggiore ai due iconici personaggi disneyiani di Biancaneve e del Principe Azzurro, che nel film d’animazione del ’37 si limitavano ad essere carini e coccolosi, ma niente di più. In OUAT, invece, ed in questo episodio particolarmente, Snow e Charming assumono la parte dei due amanti predestinati, un uomo ed una donna il cui amore ha avuto origine ancor prima che la coppia si conoscesse.
Dunque, possiamo salvare il flashback di questa puntata?
Purtroppo no, perché accantonati i sentimenti da shipper, si nota subito come quest’ennesimo incontro dei due, avvenuto prima di quello ufficiale, sia stato inserito a forza, solo per motivi di trama e non perché realmente necessario. Tra l’altro, tutto l’episodio è stato un ripetersi continuo delle solite, banali battute sul vero amore e sul suo potere benefico. Peccato che l’amore non sia sempre un sentimento così puro, ma che abbia infinite sfaccettature – che in OUAT, tuttavia, non sono mai prese in considerazione.
Conclusioni
Visti e considerati tutti questi fattori, mi chiedo davvero quale sarà il futuro della serie. Ormai sono rimasti pochissimi nuovi spunti su cui lavorare e le puntate si susseguono stancamente una dopo l’altra. Almeno, una volta, c’erano delle ship da sostenere, ma la situazione è praticamente statica anche in quell’ambito: la relazioni di Hook ed Emma si è ormai stabilizzata, Belle e Rumple sono ai ferri corti e Regina continua ad essere sola come un gambo di sedano (citando la Littizzetto).
Forse, per amor di completezza, si può sottolineare un piccolo cambio di rotta da parte di Belle, che finalmente in questa puntata, ha regalato al pubblico un’analisi di Rumple dettagliata e precisa, spogliandosi dopo tanto tempo del suo status di macchietta.
Infine, posso dire di essere stata piacevolmente sorpresa dalla nuova maledizione che la regina ha scagliato sui Charmings, perché subdola al punto giusto. Se sfruttato bene dagli sceneggiatori, infatti, l’incantesimo potrebbe gettare una nuova luce su due personaggi che non agiscono indipendentemente l’uno dall’altra da fin troppo tempo.
In attesa di ulteriori sviluppi, attendiamo atterriti il prossimo episodio.
Voto: 1.5/5
Angolo del disincanto:
- Ci sono stati due grandi ritorni: l’orribile parrucca di Snow e la trascurabilissima Fata Turchina.
- Emma e la sua credibilissima mano tremante mi fanno sempre ridere.
- Ma quanto hanno reso male la crescita dell’Arbusto nato dal Vero Amore? Questa è la CGI del futuro, signori!
- L’espressione disgustata di Henry dopo la rivelazione di Regina riguardo alla sua attrazione latente per Mr. Gold, è stata impagabile.
- L’idiozia di Charming che accetta un passaggio da uno sconosciuto e beve ciò che gli viene offerto senza farsi venire un minimo dubbio, mi rassicura sul fatto che questo personaggio non potrà evolversi mai, nemmeno per errore.
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