
Once Upon a Time: Recensione episodio 3.06 – Ariel
“Quaggiù tutti sono allegri guizzando di qua e di là, invece là sulla terra il pesce è triste assai, rinchiuso in una boccia, che brutto destino avrà.
Se all’uomo verrà un po’ fame il pesce si papperà.”
Pinne e maschera alla mano, questa settimana ci immergiamo alla scoperta degli abissi con Once Upon a Time, per l’introduzione di un nuovo personaggio ossia Ariel, la sirenetta. Devo proprio ammetterlo, questo episodio è stato molto piacevole da vedere, e l’introduzione del personaggio pinnuto mi ha colpito per due motivi, il primo è che grazie a lei possiamo tonare ai vecchi fasti a cui questa serie ci aveva abituati nella prima stagione, in cui ogni episodio era dedicato allo studio di un personaggio, il secondo è che l’attrice che interpreta la Sirenetta è semplicemente perfetta, oltre ad avere la giusta fisionomia, i giusti tratti somatici, ha un tono di voce molto sottile e delicato che mi ha colpito immediatamente per il suo velo di ingenuità, che è proprio di questo personaggio. A differenza di quanto si potesse immaginare, questo episodio non è girato sott’acqua, non ci sono bollicine e granchi canterini (io devo vedere Sebastian) ma lo studio del nuovo protagonista comincia subito con l’analisi psicologica e l’introduzione dei temi del “segreto” e della “voglia di scoperta”, entrambi propri del personaggio di Andersen. Partiamo dal secondo, Ariel appartiene ad un mondo opposto non solo al nostro (per intenderci senza magia) ma anche a quello dei soliti protagonisti, e quindi lontano dalla foresta incantata o da Agrabah, mondo che non può abbandonare a causa delle pinne, insomma avete mai provato la sensazione di vivere sotto una campana di vetro vedendo ogni cosa intorno a voi, cambiare, crescere e andare oltre mentre voi rimanete spettatori immobili di ogni cosa? Se la risposta è si, siete stati almeno una volta una sirenetta. Tutte questo carico emotivo è ben descritto nelle scene che vedono Ariel protagonista, infatti non si accenna al fatto che possa essere o no figlia del potente dio del mare, o che abbia tante sorelle, o che come Snow abbia perso la madre, l’attenzione è focalizzata su un singolo tema e quello è portato avanti (da qui la nostalgia per la prima stagione).
Veniamo poi al secondo filone narrativo di questo sesto episodio, il “segreto”, non solo è affrontato come tema della storyline di Ariel, che non può rivelare al principe Eric di essere una creatura degli abissi, ma invade praticamente tutto il resto dell’episodio, dominando su qualsiasi altra tematica presente. Uncino rivela ad inizio episodio che Neal è vivo ed è sull’isola, Snow non riesce a tenere la bocca chiusa e lo rivela alla figlia, Regina dopo essersi divisa dagli altri (e aver percorso due metri, dico due ma quanto è picco questa giungla? ) trova Rumple che le confessa qual’è l’unico modo per uccidere Pan, Emma rivela alla madre di aver sbaciucchiato Hook (mica scema), e ciliegina sulla torta la grotta dell’Eco, da cui si può uscire solo rivelando appunto i propri segreti più torbidi, e qui cascate e cascate di “non detti” sommergono la famiglia “charming” e il povero pirata, se poi contiamo la voce rubata ad Ariel, direi che in questo episodio il rivelare ed il celare sono temi fondanti. Nel complesso questa scelta narrativa, di non lasciare in sospeso niente di quanto accaduto fino ad ora è interessante, inaspettata e a mio parere diversa da quanto si poteva immaginare, ero già pronta ad episodio infiniti in cui il triangolo Hook-Neal-Emma ci avrebbe annoiato a morte, e invece no, si avanti, si volta pagina, perché l’obiettivo principale è trovare Hanry (qualcuno a provato nel fienile? Perché forse potrebbe essere lì? Vedi “TWD”). Permettetemi di aprire una piccola parentesi però sul ragionamento di Emma; ora, io ho dovuto rivedere la scena in cui lei rivela quello che dovrebbe essere il peggior segreto della sua anima, perché non riuscivo a capire dove stesse cotanto peccato, ed infine sono giunta alla conclusione che non ci sia, ossia Emma rivela al suo amato che nonostante tutto l’amore che provi per lui, ha desiderato di trovarlo morto visti i loro trascorsi. Se io ho capito bene (vi prego correggetemi pure) mi chiedo che cavolo di mistero è mai questo, ma di tutte le cose che avrebbe potuto rivelare, proprio in cotanto percorso mentale si è dovuta andare a ficcare?
Permettetemi ancora di allungare un po’ questa recensione parlando di Pan, il flautista, il bambino perenne, l’ombra, il ghigno, perché, anche se poco presente in questo episodio, quando compare sono guai (per l’intera categoria degli attori). Sorvoliamo sulla scelta di nominarlo villian della stagione, ma almeno potevano dargli un po’ di credibilità, insomma ma come si fa ad avere paura di un tizio in verde che sta a capo di un esercito di bambini vestiti da Little Jon che non fanno altro che celebrare riti tribali intorno al fuoco e andare a raccogliere bacche nella giungla, oltretutto tutti sanno che Peter ha bisogno del maledetto “cuore di chi crede davvero” per poter usare la magia sull’isola, e quindi in che modo è temibile? Certo, se a Neverland si tenessero i campionati mondiali di nascondino, vincerebbe su tutti, ma il resto? E così assistiamo a scene assurde, come i dialoghi tra il signore oscuro e Belle, che tutti noi sappiamo opera di Peter ma c’è bisogno di Regina (che è come il prezzemolo) per fare luce sull’inganno durato sei episodi. Questo perché è stato necessario ammorbidire i cattivi principali, per far emergere un pochino Pan, però ora basta, facciamo una colletta e compriamo almeno una spada laser per il flautista di Neverland.
Sesto episodio che si dimostra convincente, diverso e che è la vera svolta di questa prima metà stagione, gli sceneggiatori hanno messo un punto e sono andati a capo… a Storybrook. Oh yeah!
Good Luck!
Valutazione Globale
Punto e a capo
Valutazione Globale
Giudizio più che positivo anche il mio. La storia della sirenetta e’ stata adorabile e anche i risvolti sul fronte dell’isola che non c’è non mi sono dispiaciuti! Nell’insieme l’ho trovato un bell’episodio! Bella anche la recensione!
Io salvo a mani basse Regina che da una sterzata notevole alla noia di questo inizio stagione, non la cagava nessuno, ora finalmente le cose le prende in mano lei (già la battuta “sono stata una settimana coi Charming e non è successo nulla” è da standing ovation) …. mi mancava la Evil Queen cazzuta, speriamo dia una sterzata e sta neverland volga presto al termine. Anche quando dà una svegliata e Rumple… sembra proprio lo spettatore di OUaT che si aggira sul set a tirar schiaffoni ai personaggi noiosi.
Tutta la parte Ariel invece, fino al finale, l’ho trovata abbastanza inutile. Uno spottone della fiaba Disney fine a se stesso, con nessuna rilevanza sulla trama. Averla vista rispuntare sull’isola invece qualche speranza ma la da, anche se ancora non capisco la connessione con tutto il resto e soprattutto che bisogno c’era…. by the way, se una sirena ti può portare da un mondo all’altro, non potevano limitarsi a prendere Henry e andarsene anziché tornare a Storybrooke, tornare a Neverland e poi cercare un altra soluzione?
Inizio ad avere la speranza che quando se ne andranno da Neverland Snow si sacrificherà e resterà con Charming…. ce ne leviamo due al prezzo di uno
Pagherei per l’eliminazione dei Charmings.
Però Billy ti sbagli su Ariel: senza di lei ci saremmo persi i costumi più orrendi (peggiori pure di quelli di Reign) e soprattutto il ballo col principe…ma cos’era quella roba? il chachacha? Lui recitava talmente male che a un certo punto ero sicura fosse posseduto da Ursula
ma come ? i costumi di regina sono quelli che hanno riciclato x Dracula asd asd asd !
ah, è vero, Puci…. ho rimosso che quando Ariel scende le scale ha un vestito che spero lo stesse sollevando per non inciampare e non fosse una roba con mezze gambe scoperte (non l’hanno più inquadrata se non a mezzo busto dopo, forse per vergogna)…. nemmeno Aria in Pretty Little Liars ha tutto sto cattivo gusto 😀