
Once Upon a Time: Recensione dell’episodio 4.08/4.09 – Smash the Mirror
Quando ho scoperto che questa settimana la programmazione di Once Upon a Time prevedeva un episodio doppio (o meglio puntata 8 e 9 che portano lo stesso titolo e chiamate “Part 1” e “Part 2”), l’ho vista grigia ed infatti ho poi trovato l’episodio così tedioso che mi sarei fatta volentieri una dormita profondissima: per quanto riguarda la trama, tutti gli avvenimenti potevano benissimo essere concentrati nei canonici 40 minuti tagliando ed accorciando delle scene (non si sarebbe sentita la mancanza di nessun passaggio) ed è quindi successo poco considerando gli 80 minuti di episodio; alcune parti mi hanno convinta poco e in più c’era davvero troppo zucchero. Ok che è una serie tv che tratta storie per bambini e quindi, come succede in questo tipo di narrazione, i riferimenti ai temi della speranza, dell’amore, della famiglia, del credere in se stessi, dell’essere “speciali”, eccetera, hanno un certo peso e so anche che queste tematiche in Once Upon a Time ci sono sempre state, però in questa puntata li ho trovati davvero preponderanti, ancora più del solito. Tutto troppo smielato, qualche minuto in più e mi veniva il diabete.
La parte che mi convince di più è quella nel passato di Arendelle dove ci mostrano come va avanti la storia nel momento in cui le tre protagoniste, Anna (trovo che Elizabeth Lail sia entrata molto bene nella parte), Elsa e la Snow Queen sono al castello. In particolare mi è piaciuto come Elsa non abbia mai smesso di credere alla sorella. E questo comportamento credo che non sia del tutto scontato visto che le serie tv pullulano di situazioni in cui due persone che si sono volute bene per anni all’improvviso non si fidano più l’uno dell’altro solo perché arriva uno sconosciuto ad instillare un dubbio. Quindi scopriamo che realmente è stata Anna a mettere Elsa nell’urna, ma solo perché sotto incantesimo, incantesimo a cui quest’ultima non ha reagito (rimettendoci anche i ricordi recenti) convincendo così Ingrid, che non ha ottenuto quello che voleva e che viene sempre giudicata negativamente da tutti, a diventare cattiva intenzionalmente.
La Regina delle Nevi (ossessionata dall’avere una famiglia) non ha passato una bella infanzia e, come molti cattivi deviati proprio dal modo in cui sono cresciuti, è un po’ pazza. Non mi era chiaro come potesse costringere le sue “nuove sorelle” a volerle bene, ma forse la risposta l’abbiamo alla fine di questa puntata con i nastri gialli legati ai polsi di Elsa ed Emma; che sprigionino un incantesimo che obbliga le ragazze a volerle bene? Scopriamo anche che Ingrid ha congelato tutta Arendelle (può essere questa una spiegazione del fatto che per loro il tempo non è passato? E’ sempre poco chiaro lo scorrere del tempo nelle varie realtà) ed è arrivata nel nostro mondo grazie all’Apprendista. Quindi milioni di puntate a dire che ci sono modi limitati per il passaggio tra i mondi e poi questo apre un portale così facilmente? Mah… E’ più potente di Tremotino? Comunque ci rimane da capire in che modo poi la Snow Queen abbia trovato Emma e come il cappello sia andato dalle mani dell’Apprendista a quelle di Tremotino.
Intanto a Storybrook abbiamo Regina e Robin che se la spassano nella creepy cripta con la prima che non fa altro che parlare di speranza, lieto fine e bla, bla, bla, finchè Hood trova in biblioteca una pagina del libro di Henry dove i due nel passato si baciano. Quindi la felicità è frutto solo di scelte personali? Viene quindi tirato in ballo il libero arbitrio ed è un elemento interessante visto che è una delle grandi domande dell’uomo, ma nel nostro piccolo apre l’interrogativo proprio sul libro: il ritrovamento di quella pagina significa che ce ne sono diverse versioni che variano in base alle scelte delle persone? Non si sa ancora chi abbia scritto il libro, ma visto quanto sembra potente potrebbe essere stato lo Stregone! Robin viene portato in biblioteca da Will che pare avere una predilezione per questo posto: sta forse cercando qualcosa?
Il resto dell’episodio verte su Emma che da quando ha fatto scoppiare qualche lampione crede di essere la più pericolosa del reame. Si preoccupa di far male agli altri e quindi va dalla persona più adatta a cui chiedere aiuto: Tremotino! Quest’ultimo butta alle ortiche quel poco di bene che ha fatto fin qui e prima cerca di far sparire nel cappello la madre di suo nipote e poi, non riuscendoci, prende il cuore di Hook e lo rende suo burattino. Per quanto riguarda Emma, posso capire che sia spaventata, ma dal (quasi) nulla ora ha una potenza tale da averne paura? E concedendo ciò, non chiede aiuto a nessuno per imparare a padroneggiare i poteri (magari a Elsa che c’è già passata) e l’unica cosa sensata che le viene in mente è liberarsi per sempre della magia? Comunque questa parte è tutto un credere in se stessi, nelle persone a cui si vuole bene appoggiandole in tutto per far sì che non perdano ciò che li rende speciali, amore dellefamiglia, degli amici, speranza… Zzzz… Zzzz… Alla fine solo perché prende per mano Elsa il problema scompare in un attimo. Non è chiaro su che basi si risolva tutto: in poco tempo Emma sa usare i poteri e si ritrova a fare fuochi d’artificio (!).
Insomma, una puntata con poche cose positive e in cui in fin dei conti succede poco e su quel poco che capita ho percepito molta noia e alcune perplessità. Almeno su alcune questioni si aprono domande curiose e potenzialmente interessanti e quindi attendiamo ulteriori sviluppi.
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4.08/4.09 - Smash the Mirror
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