
Once Upon a Time – 1.20 The Stranger
Siamo agli sgoccioli della stagione di Once Upon a Time e i passi avanti nella trama orizzontale non si fanno attendere, in questo ventesimo capitolo.
The Stranger è un episodio essenzialmente concentrato su August e il suo mistero, scopriamo praticamente a inizio episodio qualcosa che già un po’ sospettavamo: August altri non è che Pinocchio.
Riviviamo così i momenti della celebre favola di Collodi, anche qui piegata alle esigenze della trama generale della serie: Geppetto e Pinocchio vengono risucchiati dalla balena, Pinocchio muore da burattino ma viene salvato dalla fata turchina (che per la cronaca è sempre lei, la fata trash in azzurro/ la suora nel mondo reale) e trasformato in bambino a condizione che rimanga sincero e onesto.
E fin qui niente di speciale, la sorpresa, almeno per me, sta nel ruolo di Geppetto in tutti gli eventi riguardanti la maledizione: il falegname viene, infatti, incaricato dalla fata turchina di costruire un armadio magico, con lo stesso tipo di albero con cui Geppetto anni prima aveva creato Pinocchio, per salvare Biancaneve e la figlia dalla maledizione imminente che la regina scaglierà su tutti loro.
Geppetto cerca di assicurare un posto nell’armadio per Pinocchio, prima gli viene garantito e poi all’ultimo minuto negato, così è costretto per amore del figlio, a “rubare” con l’inganno quel posto in più nell’armadio.
Pinocchio viene spedito prima di Emma nel mondo reale, incaricato dal padre e dal grillo parlante di prendersi cura di Emma e di guidarla nella sua missione: a ventotto anni, Emma sarà colei che spezzerà la maledizione su storybrooke.
Sapevamo questo sin dall’inizio, ma fa particolarmente effetto sentirlo ora a fine stagione, alla luce di quanto visto.
Le scene più intense di questo episodio, ma a mio avviso anche le più frustranti, sono quelle tra August ed Emma.
Lui, cerca in tutti i modi di guidarla nel suo compito, le racconta la verità sin dall’inizio cercando di espiare la sua colpa: quella di aver abbandonato Emma in fasce in una casa famiglia, invece di seguire quanto gli era stato incaricato, ma purtroppo come abbiamo già visto più volte in passato (mi viene in mente l’episodio del cappellaio matto) Emma non vuole credere.
Non vuole, che le persone contino su di lei, non vuole essere importante e responsabile per gli altri, questo perché prima di essere la salvatrice di Storybrooke, Emma è stata una bambina abbandonata, passata da una famiglia adottiva all’altra, che non ha fiducia negli altri e in se stessa, personalmente questa caratterizzazione di Emma, così razionale realistica, dura a me piace molto; la apprezzo più ora a fine stagione che all’inizio quando la trovavo eccessivamente finta e bidimensionale.
In sintesi l’episodio è ben strutturato è apprezzabile che, giunti a fine stagione, ci vengano mostrati gli eventi del pilot da un’altra prospettiva, ora conosciamo tutti i personaggi intorno al tavolo rotondo, quando Geppetto si riceve l’incarico di costruire l’armadio magico e fa un certo effetto.
Considerazioni sparse:
-quando Pinocchio giunge nel mondo reale attraverso l’albero, in cielo passa il famigerato volo 815 dell’oceanic: una chiara citazione a Lost
-Inutile in questo episodio la trama di Regina, che cerca di sedurre David.Il ragazzo non è particolarmente sveglio, ma per fortuna non cade nel tranello, abbiamo scoperto che il sindaco fa delle Lasagne eccezionali e per il resto niente di rilevante.
– Jennifer Morrison a inizio stagione non mi aveva convinto proprio per niente, la trovavo ingessata, in questo episodio come in altri prima di questo invece, mi ha sorpreso piacevolmente, per l’intensità drammatica che ha saputo conferire al suo personaggio.