
Nikita: Recensione dell’episodio 3.05 – The Sword’s Edge
Il ritorno di Amanda, nell’episodio “Consequences”, ha riportato la non fortunatissima terza stagione di Nikita ai suoi antichi splendori. E anche se nella puntata di questa settimana l’antagonista della serie non era presente, le sue intimidazioni hanno lasciato il segno e messo in allerta tutta la squadra ad eccezione della protagonista, che non teme di affrontare la sua storica nemica.
Non si capisce se la nostra eroina la stia sottovalutando oppure se il suo desiderio di sistemare tutto e chiudere con la Divisione stia offuscando la sua capacità di giudizio, portandola ad essere avventata. Opto per la seconda ipotesi, in quanto Amanda è pericolosa e ha dimostrato che può arrivare a colpirli quando e come vuole; inoltre il suo obiettivo principale è proprio Nikita, questo, però, lo sa solo lo spettatore per il momento.
Ma la vendetta dell’ex regina della Divisione non è l’unica minaccia che incombe sulla nuova squadra: basta una sola mossa falsa e il presidente farà radere al suolo tutta la struttura, cancellandoli come se non fossero mai esistiti. Altro particolare di cui, finora, era stato a conoscenza soltanto lo spettatore oltre Ryan, che ha dovuto portare il fardello di essere l’unico a sapere la verità per tutto questo tempo. Verità che viene fuori durante la preparazione di una missione, portando tensione all’interno della squadra; e la reazione più forte è proprio quella di Nikita, che si era fidata del suo superiore e amico e ora si sente tradita.
In seguito alla scioccante scoperta che uno dei “dirty 30” era riuscito a diventare presidente dell’Uzbekistan e che avrebbe incontrato il presidente degli Stati Uniti, la missione della nostra squadra consisteva nel sostituirlo con un sosia, che avrebbe dovuto prendere il suo posto e poi, successivamente, inscenare una morte naturale. Michael oltre che per il fatto di saper parlare russo ed essere un esperto di missioni sotto copertura, avendo in comune con l’ex agente (ora Alexi Markov) altezza e corporatura, era il candidato ideale per la sostituzione di persona ma non senza l’aiuto di un sofisticato marchingegno della scienza, una maschera in grado di replicare le sembianze di qualunque persona. Fino alla cattura del loro uomo era andando tutto secondo i piani, ma le scottanti dichiarazioni di Markov bloccano la missione.
Non solo rivela di essere in contatto con Amanda e che è a conoscenza dell’accordo che Ryan ha stretto con il presidente, ma li mette al corrente dell’esistenza di un video dove confessa chi sia lui realmente e ogni cosa riguardante la Divisione, e che verrebbe rilasciato ai maggiori organi di stampa in mancanza di una password da inserire giornalmente. Vista la situazione in cui si trovano, Ryan non può permettere che accada una cosa del genere e lo fa rilasciare, promettendo a Nikita che lo prenderanno in un momento successivo.
Un’altra questione da affrontare riguarda i sospetti circa l’esistenza di una talpa, che si presume lavori per Amanda; Ryan chiede ad Alex di occuparsene, visto che lo è stata anche lei in passato e le sue indagini la portano ad Owen, che ha deciso di rimanere alla Divisione.
I sospetti su di lui si rivelano infondati in quanto aveva violato un server riservato allo scopo di trovare informazioni sul suo passato, ma in seguito i due scoprono che l’ultimo incidente avvenuto alla Divisione potrebbe avere a che fare con lui; la vendetta di qualcuno legata al suo precedente ruolo di ripulitore (agente incaricato di uccidere altri agenti e i propri cari). E visionando alcuni vecchi file, Owen ricorda un nome, Carl, che collega ad una missione dove aveva avuto ordine di uccidere una donna.
Il faccia a faccia di Owen con l’uomo disperatamente alla ricerca di giustizia per la morte della sua compagna, e al quale Nikita assiste, chiarisce alla nostra protagonista che per tutti quanti loro è possibile cambiare. Vicenda che si incastra con la scena successiva.
Markov aveva fatto credere di essere interessato al denaro e che avrebbe finto la sua morte dopo averne racimolato abbastanza per poter sparire, ma si scopre che è uno dei fedelissimi di Percy ed ha ben altre intenzioni; intenzioni svelate grazie a un video, trovato da Birkhoff, dove spiega le ragioni che lo hanno spinto ad assassinare il presidente durante il loro incontro.
Questo porta la squadra quasi ad un punto di rottura, in quanto hanno tutti opinioni divergenti sul come procedere, ma interviene Nikita che propone di riprendere il piano originario e salvare la vita al presidente; un modo per dimostrare di essere cambiati a loro stessi, e non a quel paese nei confronti del quale sentono di avere un dovere.
Il successo della missione dimostra che la Divisione è davvero cambiata, ma per il momento devono continuare ad agire nell’ombra e mantenere segreti i piani del Governo nei loro confronti al resto della squadra.
Considerazioni:
– E’ ancora da chiarire come facesse Amanda a sapere esattamente quando sarebbe avvenuto l’attacco al centro medico. Chi è la talpa?
– Alex e Owen: Cosa dobbiamo aspettarci dai due, visto che Sean sembra essere uscito di scena?
– Nota positiva: Non si sa se sia dovuto allo spostamento di fascia oraria… ma gli ascolti sono saliti.
Ci auguriamo che rimangano stabili.