
Nikita – 2.15 Origin e 2.16 Doublecross
Siamo rimasti un po’ indietro con Nikita ma vogliamo rimediare, ecco perchè siamo qui a raccontarvi il quindicesimo e sedicesimo episodio della seconda stagione.
Finalmente la puntata tanto sperata è arrivata. Finalmente possiamo apprendere qualcosa in più sull’origine della Divisione, com’è nata e com’è arrivata ad essere la temibile organizzazione che è oggi. Carla (Erica Gimpel), vecchia amica di Nikita, racconta a quest’ultima il suo grande desiderio: ricostruire la Divisione e farla tornare quella che era un tempo, un progetto volto a dare una seconda chance alle persone. Per farlo, la donna chiama Percy (Xander Berkeley), l’unico uomo in grado di capirla, in grado di comprendere veramente il suo reale desiderio. La Divisione è nata infatti da una loro idea, solo unendosi la coppia Carla-Percy potrà riprendere in mano l’organizzazione e utilizzarla per fare del bene. Carla si allea dunque con Percy per ostacolare Amanda (Melinda Clarke), pendendo dalle labbra di quest’uomo e credendo ad ogni sua singola parola. Parallelamente Amanda decide di portare avanti il suo piano volto ad eliminare Carla, l’unica persona in grado di collegare la donna a Ari Tasarov (Peter Outerbridge).
Nel frattempo Alex contatta Nikita e la informa della sua prossima missione: Alexandra apparirà in pubblico durante la conferenza stampa di Zetrov, affrontando così Sergei Semak. Come annunciato, Alex si presenta davanti ai giornalisti e a fine conferenza cerca di trattare con Sergei dicendo che lascerà l’azienda in mano al rivale in cambio del 10% dei fondi di Zetrov e la libertà di sua madre, Katya Udinov. Sergei Semak non è intenzionato a scendere a patti con Alex e ordina ad Ari Tasarov di uccidere la ragazza. Ovviamente Alex riesce a salvarsi. Il giorno dopo si presenta davanti ai giornalisti annunciando di esser pronta a tornare nell’azienda di famiglia e a prenderne le redini.
In soli tre giorni vengono uccisi quattro agenti della Divisione. Deanna, operativa della Divisione, crede che sia coinvolta Nikita ma entra ben presto in collisione con Amanda, perchè la donna è coscente del fatto che non è l’ex operativa a mettere i bastoni tra le ruote dell’organizzazione.
Nel frattempo a Mosca, Alex cerca di liberare sua madre ma la donna risulta irreperibile. Mentre Nikita cerca di appoggiare l’amica nella sua missione privata, Carla cerca di convincere l’ex operativa che è tutto una perdita di tempo, Amanda e Ari troveranno comunque un modo per controllare Zetrov, anche senza l’aiuto di Alex. Carla supplica dunque Nikita di mettere da parte i suoi sentimenti per raggiungere l’obiettivo principale e il bene comune, ma Nikita non è assolutamente d’accordo e decide di appoggiare Alex nella sua missione.
Durante il tentativo di salvare un agente della Divisione, Nikita viene assalita da un Guardiano ed è così che capisce la verità: dietro ai recenti attacchi c’è Percy e non Gogol. Quando anche Amanda capisce esattamente cosa sta succedendo, la donna decide di contattare Nikita per chiederle di catturare Percy. Per convincere l’ex agente, Amanda suggerisce uno scambio: Percy per Ryan Fletcher. Ovviamente Nikita non si lascia sfuggire l’opportunità di salvare Ryan e per questo organizza l’assalto a Percy. Nonostante il tentativo di Carla di sabotare lo scambio, Nikita ottiene la liberazione di Ryan mentre Percy viene raggiunto da Roan che uccide gli uomini di Amanda e lo libera.
Nel frattempo alla base, Carla decide di ingaggiare uno scontro con Birkoff per sabotare la missione di Nikita e salvare Percy ma inaspettatamente la pistola di Biskoff spara un colpo e la donna rimane ferita gravemente. Di ritorno a casa, Nikita assiste tristemente alla morte di Carla.
Infine a casa Udinov, Ari confessa a Alex di voler uccidere Semak e coinvolgere un’agenzia di intelligence straniera. Mentre Ari discute della questione con Alex, Sean riesce a downlodare i file dal computer dell’uomo scoprendo così la vera identità della talpa che Gogol è riuscito ad infiltrare nell’MI6: Cassandra.