
New Girl: Recensione episodio 3.06 – Keaton
L’autunno è arrivato, gli alberi iniziano a tingersi di quelle bellissime cromie che vanno dai toni del giallo a quelli del marrone più scuro, i bambini tornano nelle scuole, ed inizia il tempo delle arance, e se infine ve lo foste dimenticato, in America è Halloween. Ebbene si, è giunto il tempo di intagliare le zucche signori, e potevano forse, le nostre serie preferite, non ricordarci che la notte dei morti sta arrivando? No direi di no, ormai siamo abituati, a vedere mille e mille episodi di telefilm diversi, che trattano l’argomento, ma quando a farlo è una comedy, la situazione cambia, già perché, se in una serie drama è possibile sfruttare l’elemento pauroso e dark di questa festività d’oltre oceano, in una comedy è più facile cadere in chlichè noiosi e ripetitivi.
New Girl invece si salva, non dedicando in questa settimana, con un episodio diametralmente opposto al precedente, alcuna attenzione alla coppia appena nata (i Ness, che io odio chiamare così perché mi ricordano il mostro scozzese) e con tante scene tra i nostri coinquilini preferiti che sembrano non risentire di tutte le vicende che in questo inizio di stagione sembravano pronte a dividerli. E tutto ciò funziona, aggiungerei alla grande, perché, lettori miei, New Girl basa la sua comicità sull’assurdo, su situazioni, battute e personaggi che sono l’estremizzazione di soggetti già di per sé fuori dal normale, insomma, nella realtà non troveremmo mai un Nick Miller o uno Winston e, proprio per questo motivo, cercare di indagare sul rapporto di coppia tra Nick e Jess è sembrata una forzatura, come se si cercasse di voler cambiare una delle spine dorsali della serie.
La dimostrazione di ciò è proprio questo sesto appuntamento; assistiamo, come detto poche righe sopra, ad un “back to basics” nel quale, a causa della linea depressiva che ha preso la vita di Schmidt, i suoi amici devono e vogliono aiutarlo, ma, proprio perché siamo in New Girl, decidono di ritirare fuori quello che è per lui più di un mentore, forse una figura sostitutiva del padre: Michael Keaton. Sì, lo ammetto, la piccola nerd dormiente dentro di me si è risvegliata tutta d’un colpo a sentire questo nome ma, dopo la vista della maschera del pipistrello fatta con le buste della nettezza, è tornata a dormire; comunque, tutta questa situazione, di per sé semplice, dà luogo a gag veramente divertenti ma sempre oltre il limite del reale. Insomma quello che voglio dire è che la serie è entrata nei nostri cuori per la peculiarità dei suoi personaggi e dei suoi spassosi dialoghi, quindi perché cercare di cambiarla con stupide sciocchezze da coppietta romantica?
Altro punto,che rende questo episodio molto godibile, e di gran lunga più divertente di quelli visti fin’ora (premiere esclusa) è la caratterizzazione del personaggio di Schmidt, il sapere che i suoi problemi con il cibo e con l’accettazione di se stesso sono iniziati con la perdita di un genitore è stato interessante, è la prima volta che i flashback vengono usati per scopi seri, ed inoltre vorrei dare una nota di merito alla scena del colloquio tra i due amici sul marciapiede, questo è quello che si chiama, analisi dei personaggi in una comedy.
L’episodio si chiude con Schmidt che decide di trasferirsi nell’appartamento di fronte (ma sbaglio o era già stato occupato nella seconda stagione da qualche mandria di ragazzini decerebrati?) e con Cece che vuole voltare pagina, dopo episodi di assenza, ora; è un peccato che pochi giorni prima dell’episodio sia uscita la notizia che uno dei coinquilini avrebbe lasciato il loft, perché credo che tutti noi, alla vista dell’appartamento vuoto (batcaverna!) abbiamo capito subito che alla fine dell’episodio sarebbe successo il distacco, quindi sono dispiaciuta, di non essermi potuta godere questo piccolo e leggero twist della trama a pieno, dato lo spoiler.
Ma comunque, in generale, ogni cosa procede per il verso giusto; se procede
Good Luck!
Note:
Dove è finito il gattone di Winston?
Keaton
BatmaFun
Valutazione Globale