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Game of Thrones: Il finale di stagione prova che Ned Stark è ancora “vivo”

Quelli che ci lasciano non muoiono mai davvero fintanto che viviamo secondo i loro insegnamenti. Mai frase fu più vera, soprattutto se si parla di Game of Thrones e del personaggio che ne ha segnato irrimediabilmente la storia: Ned Stark.

Malgrado il Lord di Winterfell ci abbia lasciato nell’episodio 1.09 – portandoci, da allora, a considerare l’episodio numero nove come il più imprevedibile di tutte le stagioni successive – il suo ricordo non è mai davvero morto. Ned Stark è sopravvissuto nella guerra di Robb Stark contro i Lannister, quando suo figlio è stato nominato King in the North prima di essere barbaramente ucciso; è sopravvissuto in Catelyn Stark, che ha liberato Jamie Lannister pur di rivedere le sue figlie. E’ sopravvissuto in Rickon, Bran, Arya, Sansa e Jon. Perfino in Theon, chi l’avrebbe creduto possibile?

Eppure mai prima dell’episodio 7.07 avevamo sentito così forte la presenza di Eddard Stark. Il suo fantasma aleggia sugli eventi e i dialoghi dell’intero episodio, portandoci a credere che, forse, dopotutto, non è mai morto davvero. E’ semplicemente sopravvissuto sotto una forma completamente differente: la saggezza dei propri familiari. 

Ned Stark e il suo onore: Jon Snow

ned stark kit harrington

La prima volta che ci ricordiamo di Ned Stark nel finale di stagione è nell’orgoglio di suo figlio (nipote) Jon Snow. All’incontro che avrebbe dovuto risolvere la spinosa questione dell’alleanza tra Lannister e Danaerys contro gli Estranei, il King in the North fa l’unica cosa che non doveva: dice la verità. Lo fa gettando consapevolmente all’aria l’intero piano, rendendo vana la morte del povero Vyserion (manchi draghetto, manchi!). 

“I’m not going to swear an oath I can’t uphold. Talk about my father if you want, tell me that’s the attitude that got him killed. But when enough people make false promises, words stop meaning anything. Then there are no more answers, only better and better lies, and lies won’t help us in this fight.”

Questa la difesa di Jon quando Tyrion sottolinea che avrebbe potuto dire un’innocente bugia e risparmiare a tutti un tremendo mal di testa. Ma, proprio come Ned Stark era pronto a morire per onorare la parola data e fare ciò che è giusto, anche Jon Snow non intende essere da meno. Certo, l’onore è una qualità da non sottovalutare… proprio come la sopravvivenza.

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Ned Stark e i suoi nemici: Littlefinger

Altro flashback interessante che ci ricorda (ancora una volta) la prima stagione è il di raggiro di Littlefinger che, per una volta, non riesce a cavarsela con i suoi discorsi intelligenti. Anzi, di discorsi non ne fa nemmeno uno, lascinadoci profondamente rammaricati di non aver sentito nessuna delle sue meravigliose perle. Bran tuttavia ricorda il momento in lui Petyr Baelish aveva tradito suo padre, puntandogli un pugnale alla gola e sissirrandogli “Ti avevo avvertito di non fidarti di me”. 

A mettere in pratica la lezione imparata sono i figli di Ned Stark, ultima roccaforte degli Stark a Winterfell. Sansa ammette di imparare lentamente ma di imparare non di meno dai propri errori. Accusa finalmente Littlefinger dell’intero complotto che ha portato Lannister e Stark a scontrarsi. Complotto costato la vita a Robb Stark e alla madre, Catelyn. Costato la vita a metà degli uomini e amici con cui sono cresciuti, incluso il piccolo Rickon Stark. Il tutto causato dal desiderio di potere di un uomo astuto, è vero, ma che inevitabilmente ha terminato gli assi che aveva nella manica.

Sansa e Arya non mancano di ricordarlo sulle mura del castello:

Arya: In winter we must protect ourselves. Look after one another.

Sansa: Father … When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives.

Arya: I miss him. 

Sansa: Me, too.

Ned Stark e la sua famiglia: Theon Greyjoy

ned stark theon greyjoy

Lo stesso Theon – che i Sette ci proteggano! – ha realizzato finalmente di essere sia uno Stark che un Greyjoy. Di fatto, tuttavia, resta l’eunuco che è appena partito per salvare la sorella Yara in seguito al discorso (worst ever) di Jon Snow. Our father was more of a father to you than yours ever was.” gli ha infatti fatto notare il King in the North, mettendo definitivamente a tacere i suoi dubbi esistenziali e perdonandolo (solo lui però, noi mica tanto) per gli errori del passato. Che includono aver tradito Ned Stark Robb Bran Rickon… e Sansa, considerata la notte di nozze tutt’altro che romantica con Ramsey. 

Jon: But you never lost him. He’s a part of you, just like he’s a part of me … You don’t need to choose. You’re a Greyjoy and you’re a Stark. 

Insomma, se non si fosse capito ora Theon Greyjoy si sente graziato dal fantasma di Ned Stark e può perseguire la sua vera vocazione: salvare Yara. Io continuo a dire che Ned gli darebbe due ceffoni e lo butterebbe giù da una scogliera, ma magari mi sbaglio…

Ned Stark e la sua promessa: Aegon Targaryen

Ultimo, ma non meno importante, scopriamo che Ned Stark è stato il protettore numero uno della stirpe dei Targaryen, nonostante Robert Baratheon fosse quasi un fratello per lui. Nel pilot aveva affermato “I Targaryen sono tutti morti”, riferendosi alla famiglia di Danaerys, ben consapevole di averne cresciuto uno sotto il proprio tetto. L’onore di Ned non solo l’ha portato a crescere il nemico contro cui aveva combattuto sotto il proprio tetto, ma ad amarlo come se fosse stato suo figlio. Era suo nipote dopotutto.

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Lo stesso onore di Ned Stark l’ha fermato dal rivelare per tantissimi anni – non deve essere stato facile – la verità a Catelyn Stark. La Lady di Winterfell sarebbe stata probabilmente più aperta ad amare un figlio se avesse saputo che non era frutto del tradimento del marito. Ma considerato che suo nonno aveva bruciato il padre e fratello, suo primo promesso sposo, dell’attuale marito, magari non era tanto scontato. Magari anche Ned se n’era reso conto, portandosi nella tomba il segreto che solo sette stagioni, un Corvo a Tre Occhi in training, una Bruta e un Guardiano della Notte che si allenava ad essere Maester avrebbero potuto svelare. Siamo messi bene eh?

Ned Stark e il suo motto: Winter is Coming

Più di tutto, tuttavia, è la neve che cade su King’s Landing a farci ricordare Ned Stark. Perchè Winter is Coming potrà anche essere stato il motto di Casa Stark ma è stata, prima di tutto, la frase di Ned Stark, il suo marchio, il suo elemento distintivo.

Quando la neve scende sulle case di King’s Landing, sul giardino in cui Cersei ha premurosamente replicato la mappa di Westeros, sulla Red Keep, sembra quasi di udire una voce aleggiare nell’aria. La voce di Ned Stark, più vivo che mai, che proclama con decisione non più Winter is Coming bensì il più consono Winter is Here.

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Kat

Cavaliere della Corte di Netflix e Disney+, campionessa di binge-watching da weekend, è la Paladina di Telefilm Central, protettrice di Period Drama e Fantasy. Forgiata dal fuoco della MCU, sogna ancora un remake come si deve di Relic Hunter.

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