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Napoli Comicon 2016: Il panel e la conferenza stampa del cast di Outcast

Il Napoli Comicon ha un obiettivo importante da conseguire a lungo termine: diventare il San Diego d’oltreoceano. Questo significa imporsi come vetrina importante per mettere faccia a faccia il pubblico con gli attori delle serie televisive americane ed europee che preferiscono o che potrebbero presto idolatrare. outcast patrick fugit

È il caso di Outcast. Durante la seconda giornata del Comicon napoletano, è stato presentato in anteprima europea il pilot dell’attesa serie horror tratta dall’omonimo fumetto di Robert Kirkman e Paul Azaceta (trovate qui la nostra recensione), alla presenza del cast completo (Wrenn Schmidt, Patrick Fugit, Philip Glenister, Reg E. Cathey e Kate Lyn Sheil) e dello showrunner Chris Black. Nel consueto panel post proiezione, seguito da un’intensa sessione autografi e conferenza stampa, gli attori e il produttore hanno presentato la serie che arriverà a giugno su Fox rivelando molti dettagli interessanti. A sorpresa anche un video-messaggio di Robert Kirkman in persona, che si è scusato per non essere presente fisicamente a Napoli ma ringraziando tutti per il supporto alla serie, chiudendo con un divertente: ‘Spargete la voce a tutti i vostri amici! Dite loro che la serie è bella, ne va del mio lavoro!’.

La storia di Outcast si svolge a Rome, una apparentemente tranquilla cittadina americana. Il protagonista è Kyle Barnes (interpretato da Patrick Fugit), un ragazzo che si è distanziato dalla società dopo aver subito pesanti traumi sia da bambino che da adulto: seviziato prima dalla madre, impazzita a causa di una possessione demoniaca, poi destabilizzato da un altro demone che, intrufolatosi temporaneamente nel corpo della moglie Allison (interpretata da Kate Lyn Sheil), fa del male alla sua figlioletta. Kyle si ritroverà da solo e senza risposte sulle forze sovrannaturali che gli hanno reso la vita un inferno.outcast panel napoli comicon 2016 2

Come Chris Black ha spiegato, lo show si concentra principalmente sul focalizzare l’attenzione su una paura interiore piuttosto che esteriore. A differenza di una serie come The Walking Dead, dove la paura è tangibile e visibile (gli zombie), qui siamo alle prese con demoni che si hanno una certa consistenza, ma si impossessano di corpi a loro estranei rivoltandoli come un calzino. Il protagonista Kyle Barnes (Patrick Fugit) nel primo episodio ha a che fare con un bambino (Joshua, un bravissimo Gabriel Bateman) nel cui fragile corpo è rinchiusa una presenza oscura, dotata di una forza notevole sia mentale che fisica. Al riguardo, proprio Fugit ha rivelato un divertente retroscena: nelle scene di combattimento tra lui e il bambino (ha tenuto a sottolineare che si è svolto tutto legalmente), Gabriel ha un po’ esagerato facendogli sul serio del male. Lo stesso Fugit ha anche concordato col suo showrunner, aggiungendo che Kirkman è bravissimo nel realizzare su carta le paure che affliggono tutti gli uomini.

Il cast si è mostrato aperto e disponibile sia nell’incontro con i fan che con la stampa. Una delle prime sensazioni che è arrivata al pubblico in sala, in effetti, è stata quella di un cast molto unito non solo da un punto di vista lavorativo, ma anche affettivo. Wrenn Schmidt, che nella serie interpreta Megan Holter, la sorellastra di Kyle, e lo stesso Patrick Fugit, insieme a Reg E. Cathey e Kate Lyn Sheil hanno tenuto a sottolineare più volte come sia stato più semplice entrare nei loro personaggi dopo aver legato profondamente con gli altri colleghi fuori dal set. outcast panel napoli comicon 2016 1Wrenn Schmidt in particolare ha rivelato di non essere per nulla simile al suo personaggio, e che anche grazie all’aiuto dei suoi colleghi e amici è riuscita nel compito della sua Megan, trascinare e tirare fuori la personalità di Kyle. Philip Glenister (nella serie è il reverendo Anderson) ha aggiunto che grazie al fumetto i personaggi sono di base caratterizzati molto egregiamente, e che quindi non ha avuto difficoltà a calarsi in un personaggio molto diverso da lui. Anzi, lo ha affascinato calarsi in una persona religiosa, che affronta il suo credo in un modo più umano che spirituale (prendendo spunto per la sua interpretazione da un santone americano). Proprio la religiosità costituisce un tema portante di questa serie, che rende reali i demoni e di conseguenza almeno una parte della mitologia cristiana. La maggioranza degli attori si è professata non religiosa, soltanto Reg E. Cathey ha confessato di esserlo e in più di essere ben consapevole che gli uomini ne hanno fatto uno strumento di potere e terrore.

Non dimentichiamo che la serie è tratta da un fumetto di Robert Kirkman con disegni di Paul Azaceta. L’influenza che il fumetto ha avuto sullo sviluppo della serie, ha ammesso Chris Black, è stata importante: ‘Sarebbe stupido non seguire le linee guida tracciate dalla versione cartacea: certo al momento dello sviluppo della show televisivo c’è sempre qualcosa di diverso, qualcosa che cambia, ma si tratta di un continuo influenzarsi a vicenda’. Reg E. Cathey ha aggiunto che, secondo lui, la televisione aggiunge qualcosa di nuovo e di più completo rispetto alla versione cartacea: ‘La televisione raggiunge un livello narrativo diverso, gli attori danno il meglio di loro per rendere lo show diverso e migliore’. Patrick Fugit ha ammesso di aver letto soltanto i primi numeri di Outcast, fermandosi a causa dell’inizio delle riprese e concentrandosi quindi sul copione. Si è presentato, inoltre, con una maglietta di The Punisher: l’attore ha confessato di essersene innamorato, e di aver sviluppato una dipendenza dai suoi fumetti.outcast poster

Chris Black ha trovato anche il tempo per elogiare la direttrice del casting, che a suo dire ha fatto un ottimo lavoro nello scegliere ognuno degli attori: ‘Hanno tutti impressionato lo staff al momento delle audizioni. Dopo, sono anche andati oltre le nostre aspettative. Avevo già lavorato con Patrick Fugit e personalmente l’ho trovato perfetto per il ruolo di Kyle: si è calato empaticamente nella parte, riuscendo benissimo a mostrare gli aspetti di umanità e brutalità al tempo stesso del suo personaggio’. Infine ha riflettuto sui possibili legami che la serie offre con The Walking Dead: ‘È una serie straordinaria e noi speriamo di avere il loro stesso successo. Anzi, saremmo onorati di ottenerne anche una piccola parte. Spero che il pubblico possa appassionarsi e legare con i nostri personaggi più che alla storia che raccontiamo, proprio nello stesso modo in cui hanno legato con quelli de The Walking Dead.’

Ricordiamo che la serie arriverà su Fox soltanto a giugno. Nel frattempo, restate sintonizzati con noi per non perdere nessuna novità sui prossimi eventi seriali del Napoli Comicon 2016.

Mario Altrui

Web Content Editor per Telefilm Central dal lontano 2014. Scrivo pareri soggettivi richiesti da nessuno sulle mie serie televisive preferite.

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