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Miss Sloane – Giochi di Potere, House of Cards incontra Jessica Chastain. La recensione

Titolo: Miss Sloane

Anno: 2016

Genere: Thriller, drammatico

Durata: 132′

Regia: John Madden

Sceneggiatura: Jonathan Perera

Cast principale: Jessica Chastain, Mark Strong, Gugu Mbatha-Raw, John Lithgow, Jake Lacy, Alison Pill, Sam Waterson, Michael Stuhlbarg, Meghann Fahy

Secondo il Primo principio della Dinamica, se la risultante delle forze applicate ad un corpo è zero, allora quel corpo è un equilibrio. In equilibrio dal momento che nessuna forza risulta maggiore (o più potente) delle altre. Quando si aggiunge ad un thriller politico una forza della natura quale Jessica Chastain, è quasi impossibile pensare di uniformarla al resto del film o sperare che non emerga come un iceberg nel mare ghiacciato e sovrasti tutti gli altri. 

Perchè Miss Sloane, thriller politico diretto da John Madden, con la sceneggiatura di Jonathan Perera, è intrigante come pochi, malgrado l’eccessiva durata, ma si distingue principalmente per la sua protagonista. I dialoghi sembrano brillare solo grazie al suo modo di recitarli, il resto del cast sembra tingersi di grigio non appena lei entra in scena. Jessica Chastain è questo film, non illudetevi, e solo per questo la pellicola merita davvero di essere vista. 

Una drama politico con un’unica protagonista indiscussa

miss sloane

Il drama si snoda nella corrotta Washington, in cui Elizabeth Sloane (Jessica Chastain) è la lobbista più formidabile che ci sia. In grado di piegare al suo volere leggi e decreti, è la donna più capace e pericolosa della scena politica della capitale, pronta a tutto pur di vincere. E’ lei la donna della scena iniziale accusata di aver violato delle leggi del Senato, davanti ad un capace (ma poco sfruttato) John Lithgow. Il resto lo scopriamo dopo. 

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Scopriamo una donna dipendente dal suo lavoro, dalla brama di potere e di controllo. Una donna che volta le spalle al proprio studio pur di inseguire la vittoria più grande in cui la sua carriera potrebbe mai sperare. Per farlo appoggia il rivale dello studio in cui lavorava, Rodolfo Schmidt (Mark Strong), aiutandolo a far passare un decreto sulle armi che in pochi vorrebbero. Per farlo dedica alla causa tutta se stessa, giocando sporco, pensando tre passi avanti rispetto ai suoi avversari. Ma alla fine ci sono cose che nemmeno la formidabile Elizabeth Sloane è in grado di prevedere. Saranno proprio quegli imprevisti e il suo modo di gestirli a definirla come la lobbista più formidabile che ci sia. 

La Washington di Miss Sloane è una città di chiaroscuri, in cui il giusto e lo sbagliato, come spesso accade, sono definiti dai media e dal modo in cui la storia viene raccontata. Le persone non sono mai buone o malvagie, sono quello che il mondo vuole che siano o, più precisamente, quello che il mondo le rende in determinate circostanze. Perchè in un mondo fatto di social media e condivisione quasi istantanea di quello che accade in tempo reale da noi, nessuno è al sicuro dall’occhio pubblico o dal suo giudizio. 

Miss Sloane è il palcoscenico di Jessica Chastain

jessica chastain miss sloane
© 2016 EuropaCorp

Elizabeth Sloane sfrutta questo elemento a suo vantaggio, proprio come sfrutta le persone che ha accanto, fintanto che possano essere utili ad un fine. In questo specifico caso il fine è vincere. Ogni arma, ogni parola, ogni mezzo è lecito e concesso, anche il più impensabile. La prevedibiltà non è parte del suo arsenale e, proprio come la stessa Jane (Alison Pill) sottolinea, i suoi piani sono noti soltanto a lei e le persone si rendono conto di essere state delle pedine solo una volta che lei ha finito con loro. Un’immagine tutt’altro che piacevole ma alquanto magnetica, quasi attraente. 

Jessica Chastain, aiutata da una sceneggiatura che ne fa risaltare i pregi e nasconde i (minimi) difetti, brilla nei panni di Elizabeth. E’ il sole intorno a cui ruota questo film, brillando di luce propria e scaldando il resto dell’universo, alquanto tiepido in alternativa. Interpreta la Regina di ghiaccio di Hollywood con un carisma e un magnetismo che spaccano lo schermo, transitando con sicurezza dalla ghiacale indifferenza alla foga del difendere le proprie opinioni. E’ unica, straordinaria, fiera e decisa, è la protagonista degli incubi di ogni uomo che non si sente all’altezza e di ogni donna che si considera non abbastanza. E’ il fuoco che divora e il ghiaccio che non si scioglie. 

Un cast che funziona e una colonna sonora straordinaria

jessica chastain miss sloane
© 2016 EuropaCorp

L’interpretazione della Chastain è talmente intensa che lo spettatore si trova trasportato, suo malgrado, nella sua vita di chiaroscuri. Per quanto sia chiaramente l’anti-eroe di una storia moderna, ci si trova a sperare di comprendere quelle scelte, a trovarvi un barlume di giustizia, malgrado appaia impossibile. Perchè il magnetismo della protagonista sta anche nella sua indubbia noncuranza dell’opinione altrui, nel suo castello di torti e giudizi, in cui osserva tutti dall’alto di un piedistallo.

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Non reggono il confronto, purtroppo, nè Mark Strong nè John Lithgow, benchè entrambi si distinguano per un’interpretazione esemplare. Si mostrano all’altezza anche Gugu Mbatha-Raw e Jake Lacey, la vittima sacrificale e il lealista che non ti aspetti. Fino a David Wilson Barney, talmente mansueto nei panni dell’avvocato rassegnato da essere l’unico in grado da non sfigurare nella stessa inquadratura con Jessica Chastain al suo fianco. 

Menzione d’onore, perchè sarebbe ingiusto non citarlo, va a Max Richter e alla sua meravigliosa colonna sonora. Ci vuole coraggio a dare spazio ai dialoghi che, da soli, possono sostenere una scena ma, allo stesso tempo, ci vuole altrettanto coraggio nell’associare dialoghi dal forte impatto cinematografico a musiche tanto brillanti quanto lampanti. La suite di Miss Sloane, proprio come il brano A question of Adrenaline, potrebbero essere nella mia playlist quotidiana e non mi lamenterei affatto. 

Miss Sloane, promosso o bocciato?

In conclusione, Miss Sloane è promosso o bocciato? Parliamo di un film imperfetto, questo è vero. Un film in cui la somma delle forze non è nulla e in cui Jessica Chastain è il faro che illumina (e acceca) il restante cast. Malgrado questo il film funziona e funziona molto bene. Funziona nei suoi dialoghi, nella luce piatta e nei toni scuri – spezzati dal rosso fuoco del rossetto o dalla chioma della protagonista. Funziona nei dialoghi intelligenti e in una colonna sonora meravigliosa. Funziona e, malgrado gli evidenti difetti, andrebbe assolutamente guardato e ammirato. Anche più di una volta, perchè no. 

Kat

Cavaliere della Corte di Netflix e Disney+, campionessa di binge-watching da weekend, è la Paladina di Telefilm Central, protettrice di Period Drama e Fantasy. Forgiata dal fuoco della MCU, sogna ancora un remake come si deve di Relic Hunter.

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