
Mindhunter 3: c’è chi ci spera ancora fortissimamente
Diciamolo, a nessuno è mai andata giù la notizia che Mindhunter 3 probabilmente non si sarebbe mai fatto. Nonostante la terza stagione fosse stata gettata in un limbo dallo stesso regista e ideatore David Fincher, i fan (noi compresi) non hanno mai smesso di sperare che un miracolo potesse ancora avvenire.
E così, quando Netflix la scorsa settimana ha crudelmente annunciato l’arrivo di un nuovo progetto di David Fincher i fan di Mindhunter hanno subito provato un irrefrenabile brivido di speranza. Speranza subito schiacciata quando è stato rivelato che quella in arrivo non era altro che una raccolta di saggi per celebrare cinema intitolata “Voir”. Quindi niente serial killer. Nessun ritorno della nostra amata squadra di brillanti profiler.

Netflix ha mandato in onda la seconda stagione di Mindhunter nel 2019, e da allora tutto è rimasto bloccato nell’incertezza. Fincher, un regista sempre in cerca della perfezione, si era dichiarato esausto dalla produzione della serie TV e desideroso di gettarsi su nuovi progetti. Ma il suo no non era sembrato totalmente definitivo.
Fincher ha in programma di iniziare la produzione del suo prossimo film, “The Killer”, a Parigi il mese prossimo. “Voir” sarà presentato in anteprima all’AFI FEST (dal 10 al 14 novembre), anche se nessuna data di streaming è stata ancora confermata.
Oscar Asif Kapadia, uno di noi
Un debole barlume di speranza è brillato di nuovo proprio in questi giorni quando il premio Oscar Asif Kapadia, che ha diretto due episodi della prima stagione, ha incoraggiato i fan a fare un po’ di rumore per chiedere una nuova stagione.
Questo il suo messaggio su Twitter: “Il pubblico di tutto il mondo ha bisogno di far sapere a @netflix che c’è un reale interesse per la stagione 3 di @MINDHUNTER. Se farete abbastanza rumore, potrebbe succedere davvero”.
Per ora né Netflix nè Fincher hanno commentato l’appello del regista.
E voi, avete fatto un po’ di rumore? Ci sperate fortissimamente anche voi?
“Mindhunter” rimane una delle serie più acclamate di Netflix e ha raccontato le vite degli agenti dell’FBI che hanno creato l’unità di scienza del comportamento per indagare sui serial killer. Facevano parte del cast Jonathan Groff, Holt McCallany e Anna Torv.
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