
Masters of Sex: Recensione episodio 2.10- Below The Belt
Questa seconda stagione di Masters of Sex non sta piacendo a molti , sicuramente non come la prima, questo a causa di una trama che ha messo da parte per molti episodi lo studio a favore della ricerca sulla componente emozionale delle relazioni tra i protagonisti e soprattutto dello sviluppo del rapporto tra Bill e Virginia.
A me questa attenzione sui sentimenti piace molto, perché ci mostra l’altro lato del sesso, quello che va oltre le meccaniche fisiche e cioè il coinvolgimento sentimentale. Potremmo considerare questa intera seconda stagione come contraltare della prima, come una sorta di completamento nella ricerca e studio del rapporto sessuale. Quello che mi piace è anche il coraggio degli sceneggiatori nello stravolgere completamente le meccaniche instauratesi tra i protagonisti e che gli spettatori e la critica avevano premiato da subito, quindi anche questa spinta di puntare su temi diversi nonostante gli ascolti sicuri della stagione precedente è da tenere in considerazione. É vero che non vediamo più quel sesso trattato con eleganza e classe della prima stagione, ma dovremmo chiederci, come Bill e Virginia, è davvero solo questo il sesso? Ognuno di noi sa benissimo che la risposta a questa domanda è negativa, ma Masters e Jonson sembrano essere gli unici a non capirlo, a non arrivarci e questo per due pionieri della sessualità è qualcosa di assurdo e quasi comico se vogliamo.
In questo episodio però le cose cambiano, le relazioni che un tempo sembravano accennate ora si mettono sul binario giusto. E quello che è da molti episodi il cuore della narrazione, il coinvolgimento emotivo, viene sviscerato e spiegato in ogni salsa.
Barbara e Lester, entrambi intrappolati dalle loro disfunzioni sessuali, arrivano a scoprirsi simili e sinceri ognuno sul proprio problema nonostante siano estranei. La possibile relazioni tra i due rappresenta l’esatto opposto di quella tra Bill e Gini, in quanto entrambi sanno che senza l’amore di una persona che si prenda cura di te, nessuna disfunzione può essere sbloccata. Ed il personaggio di Lester acquista maggiore spessore e si rivela come uno dei pochi amici del dottor Master, nonché forse l’unico che può capirlo davvero.
Libby cerca disperatamente le attenzioni di Robert, convinta di dover dimostrare quanto vale a sé stessa mentre si sta palesemente innamorando di lui. Partecipa ad una petizione per incoraggiare lo sciopero degli affitti e gongola per l’ufficio portando panini. Ecco se c’è un personaggio a cui non avrei mai affidato una storyline parallela, quello è Libby, in parte perché la Fitzgerald non mi sembra espressiva e in parte perché non c’era il bisogno di aggiungere una storia del genere per sottolineare la lontananza tra i coniugi Masters e la solitudine della poveretta. Sta di fatto che le scene con lei servono più come riempitivo che come aiuto alla trama orizzontale.
Lang
Ed infine Bill che per ravvivare le sorti del suo studio assume un esperto di pubbliche relazioni che coglie la scintilla tra Masters e Jonson e decide di affidargli uno show televisivo (metatelevisione), ma quello che più è importante di questo episodio è sicuramente il confronto con il fratello. La scazzottata finale e il dialogo tra i due, placa ogni tormento che affliggeva Bill di essere responsabile della rovina delle persone che lo circondano e in qualche modo lo libera dalle catene che imprigionavano il suo cuore. Grazie proprio a questa liberazione riesce a sbloccarsi e a farsi aiutare da Virginia con la sua disfunzione, la delicatezza con cui quest’ultima lo accoglie e cura le sue ferite fa comprendere al dottore protagonista che quello che davvero conta nel sesso è la presenza di un partner che non ti lascerà solo mai.
Finalmente Gini e Bill, hanno chiaro quello che tutte le persone che lo circondano avevano già capito da tempo, sono fondamentali l’uno per l’altro e che sono quello che i più definiscono anime gemelle, definizione che a me non piace ma che in questo caso rende bene come immagine.
Saranno tre episodi intensi i prossimi, e noi li aspettiamo a braccia aperte!
Good Luck!
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