
Masters of Sex: recensione episodio 2.06 – Blackbird e 2.07 – Asterion
Blackbird
Se devo muovere qualche critica a questa seconda stagione, mi sento di doverla rivolgere al modo un po’ “sparpagliato” in cui si è mossa la storia. Come se, senza lo studio come vero centro della narrazione, gli sceneggiatori avessero avuto qualche difficoltà a portare avanti gli episodi con fluidità. E’ mancata un po’ di compattezza, che credevo avrebbero ritrovato ora che Virginia e Bill hanno trovato un nuovo ospedale in cui lavorare e ripartire.
Ma le cose non vanno decisamente così e alla fine di questo Blackbird ritroviamo i nostri protagonisti nuovamente senza un lavoro, mentre tutto quello che avevano o credevano di avere si sgretola sotto i loro piedi.
Inutile dire che la parte dedicata a Lillian e Virginia è stata totalmente devastante. Vedere crescere questa amicizia complicata è stata una delle parti migliori di questa nuova stagione; valorizzata anche dallo splendido lavoro di Julianne Nicholson, in grado di mostrare l’improvvisa difficile fragilità di una donna “feroce” (come la definisce Virginia) come Lillian, fino alla sua ultima fatale scelta di abbandonare la battaglia e togliersi la vita. La scena finale, in cui Virginia accetta la sua decisione e la abbraccia aspettando l’ultimo respiro, è stata così dolorosa che piango anche ora che ne sto scrivendo. Mi ha purtroppo sorpreso perdere un personaggio così forte così improvvisamente.
Una parentesi che invece ho davvero avuto difficoltà a digerire è stata la rivelazione che Betty sia lesbica. Ho rimosso io o precedentemente non ne era stato fatto alcun accenno? Se l’ho dimenticato chiedo scusa, ma comunque mi è sembrato che abbiano voluto aggiungere altra benzina sul fuoco quando non ce ne era bisogno. Il suo personaggio era già abbastanza complesso per come era stato costruito, ma sembra che con la scoperta delle bugie sulla sua sterilità e la risoluzione del problema, si sia voluto inventare qualcosa di ancora più grosso, giusto per incasinarla di nuovo le e renderla nuovamente “libera”. Il tutto poi si è svolto in fretta e in modo non propriamente “originale”. Insomma, una storyline già separata dal resto e secondo me non particolarmente ispirata.
Intanto la strana crociata di Libby continua. Coral e il suo uomo la mettono profondamente a disagio. Hanno qualcosa che lei non comprende pienamente. Sfuggon
Bill si prende un altro pugno allo stomaco, proprio quando credeva di aver abbattuto (baciandola) l’ultimo muro tra lui e Virginia e in più perde l’ennesimo lavoro per una motivazione secondo me non del tutto convincente.
Resta la curiosità di vedere dove questa ennesima svolta lo porterà. Solo rimpiangerò un po’ questa parentesi di integrazione razziale che immagino vedremo archiviata.
Asterion
Asterion apre qualche tempo dopo gli avvenimenti di Blackbird e c’è subito una decisa aria di reset, come se con lo scorso episodio si fosse chiusa una stagione e con questo se ne aprisse una nuova.
Velocemente ci informano di cose non viste: Virginia e Bill, di nuovo freddamente distanti, hanno aperto un loro studio privato dove stanno continuando i loro esami con finanze precarie mentre Betty, convenientemente, ottiene un lavoro proprio lì, dopo averci fatto sapere sbrigativamente che ha cambiato nuovamente cognome (tutto qui?). E a quanto sembra la povera Lillian è stata velocemente sepolta e dimenticata.
L’episodio ha una struttura particolare e per alcuni spunti davvero interessante, ma nella sua globalità ha l’aspetto di un grosso riassunto che potrebbe coprire gli eventi di tutta una stagione. Passano interi anni, scanditi dalle riprese di Lester e dall’apertura e chiusura dei negozi e Bill e Virginia litigano e si riappacificano entro la fine dell’episodio. Rest
Inframezzate in tutto questo si trovano le vicende di Austin, che ha ormai difficoltà a trovare un suo ruolo. Da confidente spione che era stato, lo vediamo giostrarsi con una nuova fidanzata per poi tornare dalla moglie ed essere da lei giustamente mandato a quel paese. Poca cosa e abbastanza vuota.
Cosa sia successo a questo episodio e perché si sia sentita la necessità di portarlo avanti a questo ritmo resta un mistero. Forse l’arco narrativo più concreto si rivela quello della parziale rappacificazione tra Bill e sua madre ma
Cosa aspettarsi dai prossimi episodi? Livellato il terreno ed eliminati i drammi, temo che quello che si profili all’orizzonte sia la tanto rimandata crisi matrimoniale in casa Masters, con la inevitabile scoperta della relazione con Virginia. Non so voi ma la prospettiva non mi regala grande entusiasmo.
Quello che però voglio salvare senza indugio di questo episodio è il mitico Elliot, che pur con tutta la sua tenera imbranataggine è quello che vede più lungo di tutti. Vogliamo più Elliot!
2.06 – Blackbird
2.07 – Asterion
Poco fluido
A balzelloni
Lalla mi spiace ma io non concordo tantissimo con la recensione, di Betty lo sapevamo già dalla prima stagione che era lesbica ed uno dei motivi per cui si fa sterilizzare da Bill è proprio quello di poter avere mai un figlio dalla persona che ama davvero. Anche sulla storyline di Lillian io l’ho trovata giusta come chiusura e toccante, così come giusta è la fine del matrimonio di Betty. Quello che non dobbiamo scordare è che quella che stiamo vedendo è una storia vera, i personaggi sono realmente esistiti, ed è normale che ci siano stati anni di passaggio e transizione che non meritano di essere narrati. Io ho trovato Asterion molto interessante, perchè ci sorprende con salti temporali che modificano leggermente le pettinature, gli abiti, le musiche mentre il clima politico cambia e il razzismo diventa più forte, il consumismo diventa più forte, tutto ciò serve per far capire quale sia il vero fulcro della serie: Bill e Virginia (Masters of Sex) e non lo studio. Certo esso è una parte fondamentale dello show, ma dopo il punto di rottura del finale di stagione appare chiaro come lo studio non può andare avanti se non c’è un clima di accordo e fusione tra i due. I salti temporanei, con Betty che riprende il suo nome da nubile e Libbie che ha un’altra figlia, ci servono solo per far capire quanto Bill e Virginia dipendano l’uno dall’altro. Ed è per questo che Asterion segna una linea di demarcazione con la prima metà di stagione, Virginia capisce che Bill è l’unico uomo della sua vita e Bill che lo studio è l’unica cosa che deve perseguire con coraggio e ambizione. Masters of sex racconta storie di “diversi” di chi ha vissuto sempre al limite del tollerato (per l’epoca) e continua a farlo pur non avendo un ritmo fluido, in maniera meravigliosa.
Ecco, chiedo umilmente scusa per la mia pessima memoria su Betty =.= Ormai è da buttare.
Riconoscendo l’importanza di tutto quello che hai detto resto però dell’opinione che pur essendoci cose molto buone nell’episodio, altre non abbiano funzionato. E’ vero che devono raccontare le vite di personaggi veri ma il frenare e accellerare a questo modo, pur in una forma perfetta, toglie un po’ di “concretezza” agli eventi.