
Marie Antoinette: Tutte le cose che (forse) non sai del film
Le famiglie reali europee hanno da sempre avuto grandissimo fascino. Soprattutto quelle la cui storia si è conclusa in maniera cruenta e spesso sanguinosa come quella dei regnanti francesi. Marie Antoinette, il film di Sofia Coppola, racconta in maniera originale e inimitabile la storia dell‘ultima regina di Francia. Con un cast straordinario e un reparto costumi sublime, la pellicola si è aggiudicata non pochi premi, tra cui anche un Oscar.
Ma quali sono i retroscena più interessanti della pellicola con Kirsten Dunst? Pensate di sapere davvero tutto del film Marie Antoinette?
Ecco tutte le curiosità che probabilmente non sapete del film con Kirsten Dunst: Marie Antoinette di Sofia Coppola
Manholo Blanik e le scarpe del film

1 – Il governo francese ha concesso alla troupe del film una dispensa speciale per poter filmare delle scene nei giardini e nella reggia di Versailles.
2 – La regista Sofia Coppola si è rifiutata di leggere la famosa biografia sulla vita della regina scritta da Stefan Zweig. Secondo lei era un libro troppo rigido sulla figura della sovrana. Al contrario si è ispirata alla biografia scritta da Antonia Fraser. Quest’ultima restituisce un quadro della regina più umano e semplice.
3 – La regista ha chiesto al designer spagnolo Manolo Blahnik di disegnare centinaia di scarpe appositamente per il film.
4 – Nella sequenza in cui Maria Antonietta misura le scarpe è possibile scorgere un paio di Converse ciano sullo sfondo.
5 – Sebbene durante le riprese del film la Galleria degli Specchi era in restauro (avrebbe riaperto nel 2007), a Sofia Coppola venne concesso di girare li la scena da ballo del matrimonio di Maria Antonietta con Luigi XVI.
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6 – La parte di Luigi XV venne inizialmente offerta all’attore icona francese Alain Deloin. Sebbene la versione ufficiale affermi che il rifiuto sia stato dovuto ai suoi fan, che non l’avrebbero voluto in un ruolo simile, altri sostengono che abbia rifiutato perchè non aveva alcuna fiducia nella regista americana.
Il conte di Fersen e il suo ruolo nella vita della regina


7 – Il look del personaggio del conte Axel von Fersen (Jaime Dornan) è stato modellato secondo quello dell’icona del pop degli anni ’90: Adam Ant.
8 – A differenza di quanto mostrato nel film Marie Antoinette, la relazione tra Fersen e la regina continuò per tutta la durata delle loro vite. Luigi XVI era molto affezionato a Fersen ed è probabile che sapesse della relazione e avesse chiuso un occhio per via dell’affetto che provava per lui. Fersen, d’altro canto, organizzò una fuga che poi fallì per la famiglia reale dopo che quest’ultima venne trasferita a Parigi.
9 – Si tratta della prima pellicola per Jaime Dornan, divenuto poi famoso per il suo ruolo di Christian nella trilogia tratta dai libri di E.L. James, Cinquanta Sfumature di Grigio.
10 – Durante tutte le scene dei pasti, ai membri del cast e della troupe veniva servito realmente del vino – come è usanza per le riprese in Francia.
11 – Tutti i dolci e pasticcini del film sono stati appositamente creati dalla pasticceria Laudreé, come da specifica richiesta di Sofia Coppola.
Madame du Barry avrebbe dovuto avere il volto di Angelina Jolie


12 – Il personaggio di Madame du Barry avrebbe dovuto essere interpretato da Angelina Jolie (fortemente voluta dalla regista), che tuttavia rifiutò la parte per il film The Good Shepard – L’ombra del Potere. Venne poi presa in considerazione Catherine Zeta-Jones. Alla fine il ruolo venne dato ad Asia Argento.
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13 – Un’arpa originale del XVIII secolo, costruita nel 1783, venne presa in prestito dal museo italiano dell’arpa “Victor Salvi” per rendere la scenografia il più realistica possibile.
14 – Nella sceneggiatura originale del film Marie Antoinette era menzionato brevemente l’Affare della Collana, momento cruciale del regno e della vita della sovrana. Alla fine la collana non viene menzionata nella pellicola.
15 – Molti abiti della pellicola sono stati “riciclati” da altri film. L’abito rosso con tre grandi bottoni a gioiello indossato da Asia Argento, i guanti di satin rosso indossati da Kirsten Dunst ed il mantello rosa che la regina indossa di ritorno da Parigi sono stati tutti indossati da Hilary Swan in L’intrigo della Collana del 2001.
Un film “familiare”


16 – Jason Schwartzman, che interpreta Luigi XVI, è il cugino della regista Sofia Coppola. Il padre di lei, Francis Ford Coppola, aveva diretto la madre di lui, Talia Shire, nella saga del Padrino.
17 – Nel film viene mostrato come le principesse del sangue e confidenti di Maria Antonietta, la duchessa di Polignac (Rose Byrne) e la Principessa di Lamballe (Mary Nighy), lascino la reggia per mettersi in salvo. Effettivamente entrambe cercarono rifugio all’estero, la prima in Svizzera e la seconda in Inghilterra. Più tardi, tuttavia, la principessa di Lamballe fece ritorno in Francia su richiesta di Maria Antonietta. Venne in seguito arrestata e uccisa, la sua testa decapitata venne fatta sfilare davanti alla cella in cui era rinchiusa la regina.
18 – Proprio come mostrato nel film, a Maria Antonietta non venne permesso di tenere Mops, il suo carlino, con se all’ingresso in Francia. Successivamente, tuttavia, il Conte Mercy riuscì a farle riabbracciare il cane dopo le sue nozze.
Le vere età degli attori nel film Marie Antoinette


19 – Quando si sposarono, Maria Antonietta e Luigi XVI avevano rispettivamente quindi e sedici anni quando si sposarono, nel 1770. Al tempo delle riprese, Kirsten Dunst e Jason Schwartzman avevano entrambi più di 20 anni.
20 – Quando venne giustiziata, Maria Antonietta aveva 38 anni. Ai tempi delle riprese, invece, Kirsten Dunst ne aveva 24.
21 – Guardando attentamente il film è possibile riconoscere Tom Hardy, che nel film ha interpretato Raumont.
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22 – Nel film viene utilizzato un mix di musica moderna e musica “classica”, tipica colonna sonora dei film in costume. Dal momento che il film Marie Antoniette non era stato pensato come il “tipico” film in costume anche le musiche del film riflettono questo stile anticonformista. I dischi della colonna sonora sono infatti divisi in due cd: uno per la musica moderna, uno per quella classica.
Premio Oscar ai costumi per Milena Canonero


23 – La costumista italiana Milena Canonero si aggiudicò un Nastro d’Argento e la statuetta dorata degli Oscar per il suo lavoro a Marie Antoinette. Quell’anno riuscì a vincere l’Oscar battendo Il Diavolo Veste Prada, The Queen – La Regina e La città proibita.
24 – In seguito alle diverse critiche ricevute sulla sua interpretazione “moderna” della vicenda, la regista Sofia Coppola ha più volte ribadito che era stata una scelta intenzionale. Il suo film non voleva essere una lezione di storia ma umanizzare, per quanto possibile, i personaggi.
25 – Il avrebbe dovuto uscire prima di Lost in Traslation, ma la sceneggiatura del film richiese più tempo del previsto e questo causò un cambiamento nei piani di Sofia Coppola.