
Luca Guadagnino rivela qualche dettaglio sul sequel di Chiamami col tuo nome
Buone notizie per tutti quelli che hanno amato e stanno amando Call me By your name ( qui, la nostra recensione ), il film diretto da Luca Guadagnino con protagonisti Timothee Chalamet e Armie Hammer.
Il film, è letteralmente sulla bocca di tutti e sta portando a casa moltissimi awards prestigiosi, oltre ad essere stato incluso da AFI nella lista dei 10 film più belli del 2017. Un trionfo su tutta la linea se aggiungiamo che Chiamami col tuo nome è nominato in 4 categorie agli Oscar 2018.
Per queste e altre ragioni, si è iniziato a parlare di un possibile sequel. Il libro di André Aciman, da cui è tratto il film si conclude nel 1987 quando c’è il culmine dell’epidemia di AIDS, mentre l’adattamento cinematografico si concentra nell’estate del 1983, sull’innamoramento tra Oliver e Elio.
L’AIDS, però, sarà affrontato a testa alta nel sequel, ha detto Guadagnino in una recente intervista a THR, che immagina Call me by your name, come una saga in tre atti alla stregua di Before Sunrise (Prima dell’alba). “Penso che sarà una parte molto rilevante della storia”, ha detto il regista italiano a Los Angeles Film Critics Association Awards.
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“Credo che Elio, sarà un cinefilo mi piacerebbe vederlo al cinema a guardare Once More di Paul Vecchiali, un film del 1998 dove un uomo si innamora di un altro uomo e lascia sua moglie.”Questa potrebbe essere la prima scena del sequel”.
“Le ultime 40 pagine alla fine, attraversano i prossimi venti anni della vita di Elio e Oliver, c’è quindi un’indicazione da parte dell’autore André Aciman che la storia possa continuare”, ha spiegato Luca Guadagnino.
“Secondo la mia opinione, Call me by your name, può essere il primo capitolo delle cronache della vita di queste persone che abbiamo incontrato nel film, se il primo è la storia di un raggiungimento della maggiore età e la trasformazione in giovane uomo, il prossimo potrebbe essere la sua posizione di questo giovane uomo nel mondo e soprattutto, cosa è rimasto qualche anno più tardi dopo quel pugno emotivo che lo ha reso quello che è.