
Low Winter Sun: recensione dell’episodio 1.01 – Pilot
Motown, la città morente. Non più di dieci anni fa Detroit contava più di un milione di abitanti. Oggi il conto è sceso sotto i 700.000 per via della crisi della sua industria primaria, l’auto, e la stessa città si trova in guai finanziari senza precedenti, tanto da fare richiesta (ad oggi in stato di approvazione) di bancarotta, diventando così, in caso, la più grande bancarotta municipale della storia degli Stati Uniti. In questo clima di povertà e abbandono la città è sempre più stretta nella morsa del crimine.
Questo è lo sfondo sul quale la AMC porta in scena l’adattamento di una miniserie in due parti inglese dallo stesso titolo. La resa è perfetta dal punto di vista dell’impatto visivo ed emotivo sullo spettatore. Lo sporco, il senso di fallimento si respirano in ogni scena. L’ambiente in cui i nostri protagonisti devono muoversi è decadente e marcio, ma non solo esteriormente. La cattiveria della sopravvivenza si sente sulla pelle di ogni personaggio, quella sconfitta che è l’unico punto d’arrivo di ogni storia.
L’avvio della narrazione ci introduce direttamente sull’omicidio di un poliziotto da parte di altri due poliziotti. Un crimine teoricamente perfetto, un poliziotto chiaramente corrotto, ma da li in poi iniziamo ad assistere ad un estenuante gioco delle parti: chi è corrotto e chi no? Chi deve sopravvivere a chi? Cosa è successo veramente prima di questo omicidio e quali sono le motivazioni reali? Vendetta? Corruzione? Mors tua vita mea? Questi sono gli interrogativi che ci vengono lanciati addosso dalla visione di questo pilot.
La recitazione d’insieme è comunque sempre ottima e misurata, certo, adatta al genere, ma mai sopra le righe e con due protagonisti che, come dicevamo prima, incarnano alla perfezione quelli che sembrano i ruoli che sono stati cuciti loro addosso in questo episodio pilota, ossia l’uomo rabbioso e colmo di dolore e il manipolatore spietato dall’altro lato. Saranno veramente questi i ruoli o sarà tutto più sfumato come lo stesso Joe ci dice ad inizio episodio: il bene o il male non sono bianco e nero e nemmeno grigio, sono luci stroboscopiche che si accendono e si spengono e si accendono e si spengono.
Dall’altro lato della storia principiale, nel versante del crimine, si sviluppa un racconto su una banda di diseredati che vuole, a quanto pare, liberarsi del boss troppo potente che la taglieggia. Al momento i due tronconi sono collegati dal poliziotto corrotto morto, ma non è detto che i collegamenti siano molti di più, come pare balenare in una scena in cui uno dei criminali tentenna alla visione del protagonista Frank.
Brutto, sporco e cattivo. Consigliato
1.01 - Pilot
Intrigante
Valutazione globale