
Looking: recensione dell’episodio 2.07 – Looking for a Plot
Continua il tono super realistico che contraddistingue Looking da sempre. Dopo la sbronza della scorsa settimana i nostri amici questa volta hanno a che fare con qualcosa di decisamente meno allegro, ovvero il funerale del padre di Doris. Una messaggio improvviso, un infarto fulmineo e l’uomo che è stato fondamentale nella vita della figlia se ne va.
Trovo sempre molto difficile leggere la personalità di Doris e capire quali sono i suoi pensieri e le sue intenzioni. Lauren Weedman è una maga nell’interpretare questo personaggio così dannatamente strano ma anche inconfondibilmente vero. Non è facile sapere come dover reagire alla morte di un genitore, si reagisce e basta, ma Doris sembra voler sembrare disincantata o comunque non troppo drammatica anche in questo contesto. Fortunatamente Patrick e un (inedito) Dom accompagnano la donna al funerale a Modesto, il piccolo centro nel sud della California dove è cresciuta l’amica. Attraverso delicati passaggi compiamo un excursus nella giovinezza di Doris e Dom, adolescenti fuori luogo in un’epoca diversa. Entrambi provenienti da Modesto, si confrontano sui loro genitori. Doris ha alle spalle il ricordo di una madre alcolizzata e fuori controllo a cui accosta l’affettuosa memoria di un padre (George appunto) molto protettivo e estremamente buono. Mentre il padre di Dom possedeva un ristorante che non ha saputo gestire, e lì dove ha fallito la sua impresa di pollo portoghese ora sorge uno squallido bar.
Le formalità stanno strette a Doris, ma nel momento del funerale e della visita alla camera mortuaria la donna riesce a sopportare il discorso della Zia Sarah, non senza mostrarsi visibilmente commossa. Al ricevimento che segue, Dom incontra un vecchio compagno di liceo con cui esordisce in un tardivo coming-out e questo lo fa sentire disorientato. A quanto pare tutti si auspicavano un matrimonio tra lui e Doris, all’epoca fidanzati, ma nonostante le esperienze sessuali condivise sappiamo bene che la realtà è un’altra.
In tutto questo un Patrick visibilmente scosso (scoppia in lacrime durante la celebrazione) viene virgolettato dai presenti alla cerimonia come “the weird guy”, il tipo strano del momento. I disastri da lui combinati nella scorsa puntata sono sintomo di una profonda tristezza che lo pervade e, anche se sembra volerne
Il momento del bagno nella piscina dell’hotel è liberatorio così come lo è quello riservato a Dom verso la fine della puntata. L’uomo ormai 40enne sente ancora il peso di quelle parole non dette a un padre esigente che ormai non c’è più; e così dopo la ricerca della lapide (non andata a buon fine) nel cimitero della piccola contea di Modesto, decide di urlargli la sua identità sessuale sfrecciando in macchina per l’intero camposanto. Ne consegue un incidente in macchina che causa un’ingessatura al braccio di Paddy, ma niente più.
Le toccanti performances di Murray Bartlett e della Weedman sono talmente straordinarie da mettere, a mio avviso, in secondo piano il bacio a fine puntata tra un Kevin pentito e Patrick. Il fatto che questa serie sia così maledettamente somigliante alla vita vera continua a sorprendermi, accrescendo in me la voglia di vedere l’episodio seguente della settimana successiva. Forse lo stile documentario HBO (iper verosimile) potrà diventare noioso alla lunga, ma finchè ci saranno attori competenti e un cast unito, non penso mi stancherò.
Perché Looking è nato per essere conosciuto come la serie che cerca di raccontare l’universo gay senza troppi stereotipi ma in realtà credo che la sua connotazione dovrebbe essere un’altra. Trovo che questo show rappresenti molto noi, la generazione umana di oggi, a metà tra quella di ieri e quella di domani, una generazione mista, aperta ma anche chiusa in punti differenti. Non dovremmo vergognarci quindi nel dire: “a volte mi sento come i personaggi di Looking, ok?”
2.07 - Looking for a Plot
Toccante
Valutazione Globale
Questa seconda stagione di Looking mi sta piacendo decisamente di più della prima, secondo me gli sceneggiatori hanno fatto tesoro delle critiche e apprezzo molto lo sforzo.
Questo episodio è stato senza dubbio uno dei migliori della serie, gli attori sono eccezionali e sembra di vedere sempre un piccolo film indie ogni volta!
Io sono anche felicissima per la scena finale *_* visto che shippo Kevin e Patrick dal primo momento ma voglio capire se Kevin ha smesso veramente di fare il poveraccio, perché fino ad ora quello ha fatto.
Comunque bella recensione, mi è piaciuto molta la tua analisi finale 😉
Sono un imbecille , a proposito di realismo della serie, se dico che mi sono davvero commosso? La puntata mi ha fatto tornare alla mente i funerali di mio Padre.
Grazie Maura! Fa sempre piacere essere apprezzati da una collega! Io non amo molto Kevin ma credo avrà il suo lieto fine con Paddy. Luigi purtroppo questa serie è così, vividissima, non penso tu sia stato l’unico a piangere!
purtroppo non ci sarà una terza stagione, peccato. anche a me sembrava di vedere un piccolo film indie ad ogni episodio e senza dubbio questo è uno dei miei preferiti. inoltre adoro tutte le chiusure delle puntate e le musiche scelte, fanno sì che il finale resti sempre un po’ sospeso, come nella realtà.
baci a tutti i fan