
Little Fires Everywhere: Differenze tra la serie TV e il romanzo di Celeste Ng
L’opera letteraria di Celeste Ng è stata adattata da Hulu per una serie tv auto conclusiva di 8 episodi dal titolo omonimo: Little Fires Everywhere. Mentre in Italia la serie TV dovrebbe arrivare prossimamente su Sky Atlantic, chi ha avuto occasione di seguirla in contemporanea non ha potuto fare a meno di apprezzarne la caratterizzazione, la storia e, naturalmente, la bravura del cast. Prime fra tutti, Reese Witherspoon e Kerry Washington, che oltre a protagoniste sono state anche produttrici esecutive.
Dopo aver visto una serie tv del genere non è possibilmente naturalmente non farsi delle legittime domande. Chi ha letto il libro pubblicato nel 2017, infatti, avrà notato che alcuni elementi del romanzo sono stati omessi o sostituiti per la narrativa televisiva. Ma, ci domandiamo noi, quali esattamente? Scopriamolo insieme!
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Ecco un elenco delle differenze tra la serie tv e il libro Little Fires Everywhere
L’etnia di Pearl e Mia Warren
Una delle prime cose che salta all’occhio come differenza tra libro e serie tv in Little Fires Everywhere è senz’altro l’etnia di Pearl (Lexi Underwood) e Mia (Kerry Washington), che nel libro non viene mai realmente specificata o menzionata. L’etnia di Mia e Peal è ambigua sulle pagine di Celeste Ng mentre su schermo è ovviamente evidente che sono entrambe donne di colore.
La caratterizzazione etnica di Pearl e Mia Warren è fondamentale per la trama della serie tv di Hulu. Questo elemento aggiunge infatti un nuovo livello di tensione nel rapporto tra Elena e Mia, già di per se molto teso. Quando è stata intervistata sulla razza delle due protagoniste del suo romanzo, l’autrice è stata molto specifica in merito:
“Le ho immaginate come due donne di colore perchè volevo parlare di etnia e di lotta di classe e quelle cose sono profondamente legate alla cultura del nostro paese. Eppure non mi sentivo nella posizione o in diritto per essere la persona che avrebbe potuto provare a raccontare su pagina l’esperienza di una donna di colore.”
La sessualità di Izzy
Un altro elemento che nel libro non viene mai apertamente affrontato è la sessualità di Izzy Richardson (Megan Stott). Nella serie tv co-prodotta e creata da Liz Tigelaar si fa chiaro riferimento al fatto che l’adolescente sia omosessuale, con un interesse verso la sua migliore amica. La sua sessualità è infatti alla base del legame che si crea con Mia, che l’aiuta ad accettare la sua diversità con naturalezza e spontaneità. È anche la ragione per cui trova difficile confrontarsi con sua madre.


La “protesta” di Izzy durante l’esibizione dell’orchestra
Una delle prime scene che nella serie tv Little Fires Everywhere identifica il carattere ribelle e anticonformista di Izzy è sicuramente quello dell’esibizione dell’orchestra scolastica. Dopo aver litigato con la madre sull’outfit adatto da indossare, la ragazzina si presenta con una scritta sulla fronte che recita “Not your Puppet” ovvero “Non sono la tua marionetta”. Oltre a questo si rifiuta, ovviamente, di suonare il violino.
Nel libro di Celste Ng, invece, la protesta di Izzy non è altro che un aneddoto che richiama la sua protesta durante un saggio di danza, quando aveva appena 11 anni. All’epoca, scrive l’autrice, la bambina si era rifiutata di danzare, restando immobile mentre il resto delle compagne giravano intorno a lei. Sebbene la scena (o l’età) non siano le stesse, l’effetto della ribellione ha esattamente lo stesso impatto su carta che su schermo.
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La relazione di Mia con Pauline
Nello show co-prodotto da Kerry Washington, il suo personaggio intraprende una relazione romantica con la sua insegnante e artista di grande fama Pauline Hawthorne (Anika Noni Rose). Si tratta di una libertà “televisiva” dal momento che su carta il rapporto tra Pauline e Mia è strettamente affettivo. Pauline è per Mia una figura materna ed è la mentore della protagonista. Nel libro è addirittura sposata con una donna di nome Mal, che invece nella serie tv non viene introdotta. La serie tv sceglie invece di presentare Pauline come unico interesse amoroso della protagonista.
Il ritratto in bianco e nero di Mia incinta
Uno dei passaggi più emozionanti nella serie tv riguarda la foto di Mia incinta, scattata proprio da Pauline. Nella serie tv, infatti, Mia si separata dal prezioso ricordo per pagare la parcella dell’avvocato di Bebe (Huang Lu) e la vende ad un prezzo esorbitante. Diversa è invece l’introduzione del ritratto nel romanzo. Qui, infatti, la foto scattata da Pauline appare per la prima volta quando Moody (Gavin Lewis) e Pearl vedono la foto in una galleria d’arte durante una gita scolastica.


La relazione di Elena e Jamie
Uno degli elementi più intricati nella serie tv, nonchè fondamentale per mostrare le falle nella perfetta immagine della famiglia di Elena (Reese Witherspoon) e Bill (Joshua Jackson), è la relazione di Elena con il suo vecchio findanzato del college, Jamie (Luke Bracey). Nel libro la figura di Jamie è marginale e non appare mai direttamente. Viene infatti citato da Elena quando quest’ultima ricorda dell’avventura avuta con lui quando quest’ultimo le aveva chiesto di fuggire insieme invece che sistemarsi e mettere su famiglia a Shaker Heights.
Il ruolo di Jamie è invece molto più importante nella serie tv Little Fires Everywhere. A differenza del libro, infatti, il personaggio non è soltanto una debolezza di Elena ma è addirittura il riferimento di quest’ultima per avere informazioni sulla famiglia di Mia. I due i incontrano a New York e bevono insieme. In poche parole, Jamie è trasformato in una debolezza di Elena nella serie tv.
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L’atteggiamento di Pearl e Mia verso Lexie
La maggiore delle figlie di Elena, Lexie (Jade Pettyjohn) è una figura complessa ed enigmatica, che esercita un ascendente molto forte su Pearl. La serie tv tuttavia mitiga in qualche modo l’atteggiamento di Pearl nei confronti di Lexie. La figlia di Mia è infatti consapevole del modo in cui Lexie la sfrutta per i propri scopi, ma non ha abbastanza forza di volontà per fermarla. Al contrario sulle pagine di Celeste Ng, Pearl si offre spontaneamente di scrivere il tema per Yale che Lexie presenterà all’ufficio ammissioni ed è lei stessa ad offrirsi alla clinica per sostuire il proprio nome a quello di Lexie sulle pratiche dell’aborto.
Dopo la visita alla clinica, però, Mia è molto comprensiva nei confronti nei confronti di Lexie. Nella serie tv, al contrario, Mia è molto diretta e schietta: la donna affronta la ragazzina mettendola davanti al suo comportamento spregiudicato, seppure con calma ma con evidente determinazione.
Le relazioni sentimentali di Mia
La serie tv di Hulu non si fa scrupoli sul descrivere Mia come una donna molto libera, sia politicamente che sessualmente parlando. La donna viene infatti presentata come una fanciulla disinibita, che intraprende diversi rapporti con uomini, quando ne sente necessità. Senza considerare la sua storia d’amore con la sua insegnante e mentore Pauline a New York.
Al contrario nel libro è chiaramente esplicitato che Mia è asessuale. Un passaggio del libro si concentra infatti su questo aspetto della sua personalità, spiegando che non soltanto non abbia mai provato trasporto verso nessuno ma non abbia neppure mai visto un uomo adulto nudo.


Il vero responsabile dell’incendio
Impossibile negarlo: il più grande plot twist e cambiamento della serie tv Little Fires Everywhere è sicuramente il finale. Entrambi libro e produzione televisiva terminano con l’incendio a casa dei Richardson. Nel libro è Izzy a dar fuoco alla casa e fuggire, in preda alla rabbia, dopo tutto quello che le è capitato. Nella serie tv, invece, sono i suoi fratelli che, scoperto il piano della sorella, l’aiutano nel suo intento, prima di trascinare una sconvolta Elena fuori dalla casa in fiamme. La stessa ammissione di Elena di aver dato fuoco alla casa (nella serie tv) non è inclusa nel romanzo.