
Le serie d’autore che abbiamo visto grazie a Sky Atlantic!
Lamentarsi dello stato della televisione è uno sport fin troppo facile e troppo praticato di questi tempi. Tra una tv pubblica che, dal punto di vista seriale, è anni luce indietro rispetto a quella americana e inglese e i canali in chiaro in cui a parte rare eccezioni ( LaF) non c’è interesse al genere telefilmico, è difficile poter dire di essere fieri della propria televisione. Ed anche quando si tratta di portare prodotti esteri in Italia, i continui cambi di palinsesto, la poca pubblicità e anche lo scarso gusto di alcuna parte del pubblico hanno portato a problemi non da poco (come Rai2 che sospendei The Good Wife o lo scarsissimo share di Downton Abbey su rete 4).
Ma siccome ci meritiamo altro oltre le telenovelas spagnole, quest’anno grazie a Sky Atlantic abbiamo potuto almeno godere di alcuni dei migliori prodotti della tv estera. Certo Sky è una piattaforma a pagamento e solo gli abbonati possono vedere i suoi programmi, ma almeno non possiamo proprio dire in questo 2014 di non aver avuto alternativa.
Ecco quali sono i prodotti che abbiamo potuto vedere grazie a Sky Atlantic quest’anno, ognuno di essi disponibile anche in lingua originale, se come me non amate il doppiaggio.
TRU DETECTIVE
La migliore novità seriale del 2014 elogiata da critica e pubblica. Una regia divina, prestazioni recitative di alto livello, fotografia e ambientazioni da brivido. Una serie che inizia con il semplice racconto di una indagine investigativa e diventa molto altro. True Detective è poesie, è un significato da scoprire in ogni episodio. E non importa se ad alcuni spettatori è apparsa lenta, se i dialoghi in macchina tra i due detective siano troppo difficili da seguire e se Pizzolato sia stato accusato di plagio questa serie è rimasta stampata nella mente di chiunque l’abbia vista e per me questo giustifica l’aggettivo capolavoro.
HOUSE OF CARDS
Frank Underwood è per me il miglior personaggio maschile della televisione. Il cattivo che non vuole essere antieroe ma semplicemente cattivo. Non c’è un lato tenero nel personaggio di Spacey, non ci sono giustificazioni comprensibili per il suo operato, il modo in cui il suo matrimonio procede non è capibile umanamente, è egoista, cinico, sanguinario e vuole solo una cosa: il potere. Eppure, come gli abbonati di Sky sanno, non si può fare altro che tifare per lui. La migliore serie di Netflix trasmessa su Sky Atlantic ci da la possibilità di capire un po’ di più della politica e dei giochi di potere, o forse semplicemente di cosa sia l’uomo.
FARGO
I fratelli Cohen producono una miniserie ispirata ai loro lavori, ed è subito un successo. Anche in questo caso l’aspetto tecnico non ha nessuna pecca, e risalta molto la cura del sonoro e l’uso delle musiche. Ma se c’è qualcosa per cui è facile ricordasi di Fargo sono le interpretazioni. Martin Freeman è immenso, e regala forse la performance migliore della sua carriera fino ad ora, capace di rendere benissimo la trasformazione del classico personaggio inetto e represso che improvvisamente da sfogo a ogni desiderio sopito. Billy Bob Torton poi è un villian favoloso, inquietante, furbo, freddo ma anche ironico. Oltre la fitta neve di Fargo si respira un atmosfera mista di ironia e disperazione umana. Recuperatelo visto che in questi giorni è in onda.
THE LEFTOVERS
Trasmessa in contemporanea con gli Stati Uniti e frenata dallo sciopero dei doppiatori, questa serie ha saputo dividere pubblico e critica. Apprezzata da molti e odiata da altri e questo a mio parere la rende ancora più interessante. Se c’è critica vuol dire che c’è contenuto, e The Leftovers ne ha molto. Si potrebbe definire più una esperienza che una serie, infatti finché non si arriva vedere l’ultimo episodio non si può dire se ci sia piaciuta o no. Ma una cosa è certa la visione degli episodi lascia un senso di vuoto e disperazione molto grande. Una delle più belle antologie sul concetto di perdita mai viste in tv e al cinema.
THE KNICK
Doveva essere la serie più attesa dell’anno, l’ingresso di Soderbergh in televisione. Invece The Knick non ha avuto il successo sperato. Forse il genere medico, o i troppi personaggi e le troppe trame affrontate hanno fatto di questa serie un prodotto che non ha soddisfatto a pieno le aspettative. Anche in questo caso regia stupenda, grazie all’uso di set e ambientazioni al chiuso ricostruite con estrema cura, molto bella la fotografia cupa e ambrata e da sottolineare le musiche. Clive Owen conferma il suo talento, ma resta comunque un retrogusto amaro in bocca, che speriamo possa essere scacciato dalla seconda stagione.
GAME OF THRONES
Quarto anno di produzione per la serie più costosa di sempre. L’epopea fantasy dalle tinte di drama politico e familiare non si ferma, e Sky Atlantic ci da la possibilità di assaporare in HD le avventure degli abitanti dei sette regni. Molti avvenimenti, molte morti (alcune gradite) inaspettate, molto eros e numerosi colpi di scena. Se ancora non vi siete fatti spoilerare da chi ha letto i libri tutta la trama, siete riusciti a godervi anche quest’anno una bella stagione. Non possiamo dire la migliore fin’ora, ma sicuramente all’altezza delle altre serie citate nel nostro articolo. Non ci tocca che aspettare inesorabilmente marzo…
SILICON VALLEY
Sky Atlantic non si fa mancare neanche le comedy, e se si tratta di quelle di HBO questo non può che essere un bene. Spietata, cattiva, irriverente, sadica e senza filtri è la nuova comedy sui nerd (quelli veri) prodotta da HBO, che vi consiglio di vedere e recuperare. Il suo finale di stagione è uno degli episodi migliori dell’anno, riderete ma a denti stretti e quando si cerca una buona commedia per me questo è il requisito principale, altro il black humor inglese.
THE NORMAL HEART
Con un cast stellare Murphy (Glee e American Horror Story) mette in scena l’opera teatrale di Kramer del 1985 sul trattamento riservato agli omosessuali durante la scoperta dell’esistenza del virus dell’HIV. Un film per la tv molto problematico da mandare in onda in Italia, e che giustamente Sky Atlantic ha deciso di lanciare e promuovere, perché la verità della storia deve essere raccontata e saputa. Un film struggente, capace di commuovere e muovere il cuore verso un ricordo di fatti che sono avvenuti pochi anni fa ma che vorremo dimenticare, o fare finta di non vedere. Un progetto splendido e pieno di dedizione.
GOMORRA-LA SERIE
Miglior produzione italiana dell’anno. Sollima e Saviano risollevano la serialità del “Bel Paese” con un prodotto finanziato da Sky che ha fatto rimanere incollati davanti allo schermo spettatori inglesi e spagnoli per serate intere. Gomorra – La Serie racconta bene, estremizzando giusto un pochino – come è giusto che sia – ciò che succede nella periferia e nelle zone limitrofe di Napoli. Il programma ci mostra le ormai celebri Vele di Scampia, quartieri come San Giovanni e Poggioreale. Zone abbandonate a loro stesse. E lo fa senza farci la morale, senza personaggi positivi, senza cercare di addolcirci la pillola.
Possiamo dire cosa vogliamo di questo 2014, ma non che non sia stato ricco di serie di alto livello da poter vedere anche da noi. Naturalmente queste sono solo le prime visioni su Sky Atlantic è possibili rivedere i Tudors, Spartacus, Black Mirror e Gag Related.