
Le coppie che hanno ridefinito le relazioni LGTB in TV
Gli ultimi anni hanno visto una crescita esponenziale nella rappresentazione della comunità LGTB in televisione, con un numero sempre maggiore di personaggi e di storyline che riguardano personaggi omosessuali e questo, ovviamente, implica anche una maggior presenza di coppie omosessuali (e non solo) nelle serie Tv, in particolare. Non si può, però, guardare ai progressi di oggi, dimenticando il lavoro importantissimo fatto in passato ed i risultati raggiunti grazie ad esso.
In questo frangete proviamo ad individuare quelle coppie che, negli anni, hanno rivoluzionato e ridefinito le relazioni LGTB in TV, cambiando anche l’idea che lo spettatore medio aveva di esse. Ovviamente le scelte sono fatte secondo un punto di vista personale e sono aperte a discussione, anzi devono essere aperte a discussione.
Queer as Folk – Brian e Justin
Orange is the New Black – Piper e Alex
Modern Family – Mitchell e Cameron
Stereotipati? Forse. Di solito, però, gli omosessuali sono sempre presentati come degli adoni, quando non sono fashion maniacs. Cameron e Mitchell sono tutto tranne che adoni, ma sono entrati prepotentemente nelle case degli americani e non solo ed hanno conquistato tutti con la loro relazione tanto solida, quanto estremamente frizzante e divertente. Trovo, che in questo caso, la rivoluzione, più che dalla coppia stessa, venga dal fatto che Modern Family sia una sitcom per famiglie, vista anche da bambini e che per questo abbia avuto e continui ad avere un impatto enorme. Due uomini tanto diversi che si amano, si amano al punto da mettere su famiglia e rendendo partecipe del loro amore e delle loro risate una bellissima bambina.
Sense8 – Nomi e Amanita
Shadowhunters – Alec e Magnus
Shameless – Ian e Mickey
Non amo Shameless, non amo Ian e Mickey, ma non è necessario affinché ci si possa rendere conto di quanto la loro relazione sia una rivoluzione nella rappresentazione della comunità LGTB. La loro è una delle relazioni meno convenzionali che la televisione abbia mai visto: Ian è un adolescente innamorato del ‘duro’ del quartiere, Mickey, sposato con un figlio. I due al momento vivono insieme a casa Millovich, con la moglie russa di Mikey. Non sono decisamente la tipica coppia gay, ma nessuno dei due è il ‘tipico’ ragazzo gay, soprattutto per la loro attitudine violenta. Non è qualcosa che apprezzo, ma va riconosciuto che nessuno prima aveva mostrato questa immagine.
Buffy – L’ammazzavampiri – Tara e Willow
Buffy è stata una delle serie cult degli anni ’90, molto seguita, per cui ha avuto la possibilità di portarè sul mainstream una delle prime coppie lesbiche della storia della televisione, con Willow e Tara. Willow all’inizio della serie non era stata presentata come omosessuale; era innamorata di Xander prima, di Oz poi. E’ stato soltanto nella quarta stagione, con l’arrivo di Tara che il suo personaggio ha iniziato il suo processo di caming out, lento e graduale. La loro relazione non solo è l’esempio di come a volte la sessualità non conosce il bianco ed il nero, ma tutte quelle sfumature che sono al centro, ma soprattutto il modo in cui si arriva alla relazione rappresenta sicuramente una rivoluzione. Gli autori usavano l’uso della magia per la sperimentazione sessuale, non potendo, anche per limitazioni del network, riferirsi ai personaggi come omosessuali. Willow si innamora di Tara come persona inizialmente ed è interessante vedere come con l’accettare la sua sessualità, si trasformi in una donna molto più sicura di sé e della sua magia.
Grey’s Anatomy – Callie e Arizona
Transparent – Maura e Shelly
Maura Pfefferman è un ex docente universitario, che dopo essere andato in pensione ha deciso di fare caming out come una donna transessuale, Shelly, invece, è la sua ex moglie. In questo caso non siamo in presenza di una coppia nel senso romantico del termine, come in quelle precedenti; i due sono stati sposati, ma sono stati capaci di restare amici anche dopo il fallimento del loro matrimonio ed anche dopo un caming out in così tarda età. Si supportano a vicenda, soprattutto quando i figli sono troppo impegnati per pensare a loro. E’ un amore profondo, che va oltre.