
La Bella e La Bestia: Recensione del live-action con Emma Watson
Titolo: La Bella e la Bestia (Beauty and the Beast)
Genere: live-action, drammatico, musicale
Anno: 2017
Durata: 129 minuti
Regia: Bill Condon
Sceneggiatura: Steven Chbosky, Evan Spiliotopoulos
Cast principale: Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Emma Thompson, Ian McKellen, Josh Gad, Kevin Klein, Ewan Mcgregor
Ci sono diversi tipi di magia sul grande schermo. Tra tutte, la magia del mondo Disney resta qualcosa di unico, di speciale. Che si tratti di una nuova storia, di un action live movie o un remake, c’è sempre un je ne sais quoi che contribuisce a renderla autentica, emozionante e indimenticabile. La Bella e la Bestia non fa eccezione. A 25 anni di distanza dall’uscita di uno dei cartoni animati più amati della celebre casa di produzione, si riaccendono i candelabri del castello di un principe bello ma tutt’altro che generoso, tornando ad illuminare una produzione nuova ma conosciuta, trasportando lo spettatore in un viale di ricordi circondato da neve talmente soffice che sembra quasi di poterla toccare.
La Bella e La Bestia: Nulla di nuovo, tutto nuovo


Tutti conosciamo la trama della storia che ti sorprenderà come il sole ad est. Conosciamo la storia di una ragazza che non voleva accettare una vita come moglie trofeo di un egocentrico soldato, che voleva di più dalla vita di una semplice esistenza senza scopo né novità. Conosciamo la storia di un principe trasformato in bestia a causa della sua scortesia, poi salvato da quella stessa giovane donna, che l’avrebbe riportato alla sua umanità prima che l’ultimo petalo della rosa magica cadesse e ne decretasse il destino. Ma allora, se conosciamo tutto questo, se sappiamo cantare a memoria le canzoni di Lumière e di Gaston, perché tornare al cinema a guardare La Bella e La bestia? Semplice, perché ne vale la pena.
L’ultimo capolavoro Disney non punta a raccontare una storia diversa, non mira a conquistare con l’originalità di trama o le lacrime del viale dei ricordi. Si concentra, piuttosto, sulla meraviglia dello spettatore. Propone – grazie anche al suo budget di 160 milioni di dollari – un mondo magico, da cui è impossibile distogliere lo sguardo. Un mondo con delle scenografie lussuose, abiti qualche volta semplici ma sempre magnificamente rappresentati, dagli effetti speciali scoppiettanti. Un mondo che non ha paura di numeri musicali lunghi più di cinque minuti e che, anzi, investe buona parte del suo potenziale proprio in quei momenti.
Non c’è modo di descrivere, a meno che non la si veda di persona, la grazia della scena iniziale del ballo a casa del Principe, opposto e corrispettivo del ballo finale a cui partecipa con Belle. Non c’è modo di raccontare la grandiosità dei numeri corali, che coinvolgono talmente tanti elementi, tra personaggi principali e comparse, scenografie ed elementi di scena, da chiederci quanta preparazione e quante prove debbano essere state fatte per raggiungere un tale livello di perfetta sincronizzazione. Tra tutti di certo la scena del mercato e la canzone di Gaston all’osteria meritano il plauso del pubblico.
Un cast perfetto per (quasi) tutti i protagonisti è la carta vincente della Disney


Se poi i numeri musicali non fossero abbastanza accattivanti, le scenografie abbastanza grandiose e la storia sufficientemente intensa, vi basti sapere che il cast dell’ultimo adattamento di la Bella e La Bestia è di quanto più perfetto possa esserci per un live action. Prima, naturalmente, è Emma Watson, con la sua capacità di adattarsi a perfezione a qualsiasi ruolo. La Belle dell’ex streghetta amica di Harry Potter è la donna anticonformista, eccentrica ed istruita, discriminata a causa della sua passione per la lettura ed il desiderio di vivere avventure che non si limitino ai dieci metri quadrati del villaggio di Villeneuve. Tutto di lei parla di ribellione, dalle sue parole agli abiti minuziosamente studiati. Belle è perfetta sia nel suo solito grembiule blu che nel prezioso chiffon giallo dell’abito da ballo (ecco, parliamone!).
La cura dei dettagli è ben riconoscibile anche nella Bestia, la cui faccia arriviamo ad amare più di quella del povero Dan Stevens, intravisto ora come David Bowie nei primi minuti del film e ora come un principe (un po’ troppo azzurro) alla fine. La bestia riesce ad essere spaventosa senza intimorire ma abbastanza realistica da non fare tenerezza. I suoi abiti sgualciti e costantemente strappati sono l’esatto contrario di quelli perfettamente curati di Gaston (Luke Evans).
La critica mossa al povero personaggio di LeTont (Josh Gad) è talmente ridicola da far quasi ridere. Il suo personaggio è gay? Naturalmente. Fa qualcosa di scabroso? Decisamente no. Al di là di guardare con occhi adoranti Gaston, proprio come il resto del villaggio, non fa nulla che possa far gridare allo scandalo. Anzi, la comicità di Josh Gad è il contrappeso perfetto all’esuberanza di quello di Luke Evans, che insieme sono perfetti quasi quanto Stanlio e Olio.


Meravigliosamente studiati anche i personaggi “mobili”, che vediamo con il loro vero volto solo per il lieto fine, resi con un ottimo CGI e divertenti quanto basta per ricordare gli autentici protagonisti del cartone del 1991. Tockins (Ian McKellen) e Lumière (Ewan McGregor) sono due macchiette insieme, mentre le piume di Spolverina (Gugu Mbatha-Raw) sembravano più morbide di uno Swiffer Duster. Dolcissimo il Chicco di Nathan Mack e oltremodo perfetta Emma Thomson nella “porcellana” di Mrs. Bric. Stanley Tucci e Audra McDonald completano questa sfilata di star come Maestro Cadenza e Madame Guardaroba.
Poco intenso, invece, il personaggio di Kevin Kline, il padre di Belle, Maurice. Un po’ troppo mansueto e coinvolto, per i miei gusti. Lì dove il resto del cast sembrava investito più che mai nel rendere autentici i tratti distintivi dei propri personaggi, lui sembrava invece annoiato dal solo essere lì.
Una sfida vinta con un box-office stellare
La Bella e La bestia, con il suo esordio il 16 marzo, ha guadagnato più di 350 milioni di dollari al box-office mondiale, di cui 6.9 solo in Italia. L’investimento fatto in un cast straordinario, negli effetti speciali, nella colonna sonora e nei costumi pare aver dato i propri frutti. Perché di favole ce ne sono tante – se poi parliamo della Disney, ce ne sono davvero tantissime – ma di quelle che fanno sognare, ancora oggi, non ne restano poi molte. La favola con protagonisti Emma Watson, Dan Stevens e Luke Evans fa sognare, ed è l’unica garanzia di cui un film del genere abbia bisogno.
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