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How to Get Away with Murder: Recensione dell’episodio 2.02- She’s Dying

How to get Away with Murder? Io direi piú How to get Away with Murder”S”,  in direzione How to Get Away with “Associazione a delinquere”. Gli omicidi per Annalise ed i suoi seguaci continuano a sommarsi, un dopo l’altro, ma questa volta sembra proprio che a rimetterci potrebbe essere lei stessa, il capo di casa Keating. Ed ecco per voi il mistero numero 1 di questa stagione.

Gli omicidi sono ovviamente i principali protagonisti di questa serie, come ci indica lo stesso titolo e sono anche quello che tiene lo spettatore legato al televisore, soprattutto grazie al modo in cui la serie è costruita, con sovrapposizioni, flashback e quant’altro. Il problema non è tanto la presenza o meno di omicidi, o quanti ne siano, quanto piuttosto l’atteggiamento  dei personaggi verso l’omicidio. Guardando “She’s dying” non ho potuto fare a meno di chiedermi: “Ma possibile che Bonnie invece di essere divorata dal senso di colpa, riesca a concentrarsi solo sul fatto che adesso potrebbe essere entrata nella lista nera di Annalise?”.

Il fatto è che non è l’unica. Frank ha ucciso Lila; Connor, Michaela, Laurel e Wes hanno ucciso Sam e tutti sembrano andare avanti con le proprie vite quasi come se non fosse successo nulla, prendendo parte ad un processo che vede accusato un uomo per l’omicidio che loro hanno commesso. Gli unici che di tanto in tanto, ma proprio di rado, danno segno di umanità sono Wes (ma neanche tanto) e Connor, che in questo episodio vediamo in evidente difficoltà di fronte ad una Annalise morente, così come lo abbiamo visto crollare in occasione della morte di Sam. Annalise ed i suoi scagnozzi stanno diventando ormai un’associazione a delinquere, come dicevo in apertura, un vero e proprio gruppo di malavitosi e/o psicopatici.

La vita di un avvocato penalista comporta spesso la messa da parte della moralità, come nel caso dei due fratelli protagonisti degli omicidi di questi primi due episodi (per il momento), in cui li si difende nonostante si sia a conoscenza della loro colpevolezza. Ma ci passa un abisso tra questo e l’essere completamente calmi e tranquilli in merito alla propria di colpevolezza.

L’episodio, comunque, è stato molto intenso, ricco di momenti molto forti emotivamente con prestazioni stellari per Viola David e la new entry Famke Janssen. Le due hanno dimostrato di lavorare straordinariamente insieme. L’arrivo di Eve ci ha permesso di vedere un lato di Annalise che non avevamo mai visto prima (non parlo del suo orientamento sessuale). Eve ha costretto Annalise ad andare sul personale e non soltanto in tribunale. Probabilmente lei è l’unico personaggio che la conosce realmente, è l’unica che, per esperienza, sa che Annalise si sforza così tanto per creare intorno a se un’immagine di perfezione, mettendo da parte ciò che realmente vuole. Ed è proprio il processo di Nate che ci permette di entrare più a fondo nella vita e nella personalità di questi personaggi, perché ha un peso emotivo ed un coinvolgimento decisamente maggiore del caso dei due fratelli.

Il finale dell’episodio è stato uno di quelli che ti fa restare affamato per il prosieguo. Chi ha ferito Annalise e chi ha ucciso il procuratore Sinclaire? Come reagirà Nate alla scoperta della relazione tra Eve ed Annalise? Il nuovo spasimante di Michaela, che abbiamo scoperto essere un amico di Rebecca, è Eggs 911?

Non posso, però, non chiudere con Connor e Oliver (concedetemelo vi prego), perché dopo un infinito tira  e molla, gli autori stanno finalmente esplorando questi  due personaggi e la loro relazione. Connor riesce a vivere la sua vita senza provare sentimento alcuno, o almeno questo é quello che crede lui. Sembra il piú freddo e spavaldo, ma è l’unico ad aver avuto una reazione umana alla morte di Sam prima ed a quella imminente di Annalise poi, e soprattutto Oliver è riuscito, in qualche modo, ad abbattere una parte di muro.  Il fatto che abbia deciso di non raccontare a Connor di come ha contratto l’HIV per non ferirlo la dice lunga. Adesso peró i due dovranno fare i conti con il senso di colpa. Ce la faranno?

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Bibiana

"Shakespeare once wrote that life is about a dream, and that's exactly how i live my life. From one dream to the next."

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