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Recensioni Serie Tv

House, M.D. – 6.01/02 Broken –Epic Fail

Come ci ricordano le primissime immagini di questa nuova, sesta stagione, il dottor House ha cambiato aria, per sua stessa volontà e si è fatto rinchiudere in un ospedale psichiatrico ed è qui, esattamente al Mayfield Hospital, che puntualmente lo ritroviamo.

Le allucinazioni che l’avevano accompagnato nel corso della quinta stagione se ne sono andate e ora, il nostro arcigno dottore vorrebbe lasciare il suo personale nido del cuculo per tornare ai comodi lidi del Princeton Plainsboro Teaching Hospital.

La fa fin troppo facile lui, ed ecco quindi a mettergli i bastoni tra le ruote il dottor Nolan (Andre Braugher, Men of a Certain Age), eminente psichiatra che si ritrova a ingaggiare una battaglia all’ultimo sangue con House.

Cinico e ribelle come suo solito, il nostro medico preferito non impiega molto a inimicarsi tutti i pazienti, eccetto uno, il suo compagno di stanza Alvie, e lo staff che dovrebbe seguirlo.

Fomenta rivolte, sabota sedute di gruppo, se ne frega delle prescrizioni e getta scompiglio in tutto il reparto. Nolan, da parte sua, si limita a una pacata difesa, finché House non oltrepassa il limite.

Nel gruppo di pazienti infatti c’è un ragazzo, soprannominato Capitan Libertà, che crede di essere un supereroe. Il giovane, in realtà, è affetto da gravi problemi psichici a causa della tragica morte della moglie. House, vedendolo abbattuto pensa bene di portarlo in gita premio all’esterno, credendo di poterlo gestire, ma sul più bello si compie la tragedia e il giovanotto finisce in ospedale.

Da quel momento, forse intuendo la gravità dell’errore o forse solo desideroso di rimettersi in carreggiata, House decide di collaborare con il dottor Nolan. E quindi prendono il via sedute terapeutiche, cocktail sociali e ci sta anche una bella storia nascente con una donna affascinante di nome Lydia (Franka Potente, vista nella parte della ferocissima Diro nell’ultima stagione di The Shield).

Sennonché quest’ultima è sposata e in procinto di trasferirsi e, per caso, proprio House, con una delle sue geniali intuizioni (che in questo caso specifico ha del miracoloso), contribuisce ad affrettare il tutto. Già, perché al Meyfield Hospital c’è spazio anche per una parentesi alla “Risvegli”, soprattutto quando una paziente che non diceva più una parola da dieci anni la riacquista grazie a un carillon. Alla fine però, dopo un’ultima festa, viene anche il turno di House di andarsene, con il benestare di Nolan che riconosce il tentativo di cambiare del suo paziente più riottoso.

E quindi, sul finale vediamo House prendere la strada del ritorno, ignaro di cosa lo aspetti. Ma il suo passaggio al Mayfield Hospital non è stato vano, perché qualcosa è cambiato!

Voto episodio 9

Intenso, commovente e decisamente emozionante, Broken, super episodio di ben due ore segna il gran ritorno di un House che, rimasto a bocca asciutto all’ultima edizione degli Emmy Award, non sta a piangersi addosso e punta dritto alla meta. Ovvero al cuore del telespettatore che, affezionato o solo di passaggio, non riuscirà a staccarsi dalla magica scatoletta quadrata fin dalle primissime immagini.

Si tratta di un vero colpo allo stomaco, ve l’assicuro, mentre in sottofondo scorrono le note di No Surprises dei Radiohead un appropriato bianco e nero ci illustra cosa accade al Mayfield Hospital e, in particolare, a un paziente di nome Greg House. Rimaniamo col fiato sospeso, perché un’overture così proprio non ce l’aspettavamo. Quando stiamo iniziando a digerire quanto avviene davanti ai nostri occhi ecco che improvvisamente la musica termina, ritorna il colore e quanto capitato poco prima entra a far parte dell’immaginario di una mente malata, com’era fino a poco fa quella di House. C’è un po’ di tutto in questo episodio, dal reiterato disprezzo di House per le regole e chi le rappresenta fino all’estremo, la sua feroce ironia e anche la sua sotterranea vena di umanità.

Vederlo aggirarsi col suo consueto cipiglio in un’autentica gabbia di matti dà luogo a situazioni esilaranti che si convertono in tragedia non appena il nostro genio della medicina varca una linea sottile che in un ospedale psichiatrico non si dovrebbe mai valicare. Incredibilmente però, invece di arroccarsi sulle proprie convinzioni come faceva in passato, House compie un piccolo passo avanti verso un tentativo di cambiamento. Ed è questo, miracolosamente, a salvarlo, a salvare lui e le persone che lo circondano. E anche se la bella storia con la musicista Lydia non va a buon fine, ora House può contare su una rinnovata fiducia in qualcuno che non sia soltanto se stesso.

Tra le musiche che accompagnano questa apertura di stagione che vanno dalle sonate di Schubert, a Mozart, passando per Nat King Cole e Cole Porter, giusto per dirne un paio, spicca Cello Suit #1 di Bach, degna colonna sonora di una suonatrice di viola che torna alla vita.

Curiosità

  • Il personaggio di Alvie, il logorroico compagno di stanza di House è vagamente inspirato al protagonista di Annie Hall (Io e Annie) di Woody Allen.

 

 

 

Maura Pistello

Fondatore/ Admin Giornalista pubblicista Serie tv dipendente, accanita lettrice, amante del cinema e dell'arte

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