
Helix: Recensione degli episodi 1.01/1.02 – Pilot/Vector
Helix parte con un doppio episodio che con i suoi quasi ottanta minuti ci sbatte sulle montagne russe e non accenna proprio a smettere di correre finché non compaiono i titoli di coda sul finale. Se questa premiere aveva lo scopo di farci entrare nel mondo di questa serie e invogliarci a tornare la prossima settimana, bé, c’è proprio riuscita, sia a livello contenutistico che tecnico.
Già il cold open è magistrale. Sulle note di Do you Know the way to San José di Dionne Warwick, leitmotif che ci accompagnerà in molti momenti di questa visione, in pieno contrasto tra la spensieratezza della canzone e crudezza delle immagini, ci introduce nella carneficina di punto in bianco, senza preamboli, con una lenta camminata ripresa di spalle, a cui il montaggio alterna una fuga disperata, allarmi di contaminazione e Dionne Warwick, pazienti infetti e soccorritori non così palesemente misericordiosi.
Basta un velocissimo interludio di pochi minuti, giusti per l’introduzione dei personaggi e una spiegazione dei loro legami e background accennata, che veniamo ricatapultati di nuovo nella base artica e riprende la crisi che non accenna a fermarsi, anzi, accelera sempre più verso la situazione di panico. Certo, ci sono alcuni punti che sono anche leggermente criticabili, come il direttore della base, il Dottor Hatake, che sembra un po’ troppo cattivo e maneggione di maniera, pure troppo (cit.), come la sottotrama di scienziati in combutta con qualche non ben specificato militare che fanno esperimenti al di fuori di ogni codice etico, cosa che fa un po’ no global, pure troppo (cit. bis), ma questa era la proposta di partenza e quindi la si sapeva prima.
A tutto questo ha contribuito un eccellente lavoro tecnico, sia per le già nominate parte sonora e per il senso di claustrofobia e tensione, sia per il montaggio che ho trovato veramente, passatemi il termine, musicale, nel senso di alternare sequenze più statiche a sovrapposizioni di più momenti di diversi protagonisti nello stesso istante, dando il ritmo come fosse una seconda sountrack alla narrazione. Anche la fotografia, specie nei toni, affascina.
Rimane da capire cosa aspettarsi ancora da Helix. Un horror adrenalinico tout court con un infarinata morale o qualcosa che vada ad esplorare in modo più profondo tematiche importanti e dinamiche umane? Credo che le prossime puntate ce lo faranno scoprire anche se, spero in un buon bilanciamento tra le due cose.
Di una cosa siamo certi. Nessuno è al sicuro, la bellissima sequenza finale, ancora una volta accompagnata dalla canzone della Warwick, in cui la Dottoressa Julia Walker viene infettata, mi ha fatto fare un bel salto sulla sedia.
1.01/1.02 - Pilot/Vector
claustrofobico
Valutazione globale
Sono d’accordissimo con te: queste due prime puntate sono state super! Sono molto fiduciosa per questa serie!
Nell’insieme non è male ma io ho dei dubbi, soprattutto sulla caratterizzazione dei personaggi e sulla recitazione di qualche attore secondario (leggi quella bionda che mi pare un cane!) vedremo andando avanti, per il momento mi incuriosisce!