ATTENZIONE AGLI SPOILER
Il finale di Grimm ha fatto passare a Nick (David Giuntoli) le pene dell’inferno, prima che potesse avere un lieto fine.
Infatti, Nick ha visto morire tutti i suoi amici per mano dello Zerstorer (Wil Traval); fortunatamente, il tutto si è rivelato essere un trucco mentale per far sì che Nick gli consegnasse il potente legnetto; il piano avrebbe funzionato, se non fosse stato per l’intervento della madre (Mary Elizabeth Mastrantonio) e della zia (Kate Burton), con cui ha il detective ha sconfitto il nemico una volta per tutte.
TVGuide ha parlato con Jim Kouf e David Greenwalt, produttori esecutivi della serie, su come abbiano fatto a creare un finale quasi devastante e sulle loro riflessioni conclusive.
Ero in ansia per la maggior parte dell’episodio, chiedendomi se qualcuno ce l’avrebbe fatta ad uscirne vivo; perché avete voluto che fosse un bagno di sangue?
JK: I personaggi sono stati al sicuro per tutta la serie; consegnando il legnetto, Nick avrebbe condannato il mondo, e l’unico modo per convincerlo era eliminare tutte le persone a lui care.
DG: Avevamo bisogno di un avversario all’altezza, per il finale; dovevamo rispondere alle domande sul bastoncino, sulle Sette Chiavi e su quello che i Grimm crociati avevano nascosto molto tempo fa; doveva essere la cosa più grande e temibile che avessimo mai fatto; dovevamo fare in modo che Nick toccasse il fondo; i suoi predecessori hanno avuto delle vite solitarie e tragiche; Nick evita questo destino e riesce a mantenere le sue relazioni.
Cos’ha di speciale, che gliel’ha permesso?
JK: Accettare qualcuno per quello che è, non basarsi sulla loro reputazione; non tutti i Wesen sono cattivi. DG: Nick è un Grimm post-moderno; sua zia Marie gli ha detto nel pilot: “Juliette (Bitsie Tulloch) è fantastica; devi lasciarla immediatamente”; lui, invece, non ha fatto quei sacrifici, e l’ha pagata cara qualche volta; per esempio, quando Juliette è diventata cattiva…non tagliava subito le teste, quando scopriva che qualcuno era un Wesen; era un nuovo tipo di Grimm.
Chi è stato il più difficile da “uccidere”?
JK: Sono stati tutti difficili; ogni volta è stata emozionalmente sfiancante, perché siamo connessi con tutti loro.
DG: E’ stato scioccante vedere le registrazioni; era tutto più amplificato; abbiamo scritto e diretto il finale, ma quando l’abbiamo visto…il bastone nel collo di Hank (Russell Hornsby)? Non riuscivo a farmelo uscire dalla testa.
Qual è stata la parte più soddisfacente dello scrivere e filmare il finale, dando alla serie una sorta di chiusura?
JK: Concludere nel modo che volevamo; speriamo sia stato in modo soddisfacente di terminare una serie di 123 episodi; abbiamo avuto la possibilità di esplorare tante cose, e far sì che il pubblico vivesse gli stessi turbamenti di Nick.
Il flashforward ci mostra Kelly e Diana ormai adulti; cosa ci dite dei figli di Rosalee (Bree Turner) e Monroe (Silas Weir Mitchell)?
DG: Abbiamo avuto a che fare con così tanti bambini in questa serie; non c’era bisogno di altri; possiamo presumere che siano andati avanti con le loro vite e che trio di gemelli faccia parte di questa famiglia Grimm.
Avete mai considerato uno spin-off? E se sì, su chi sarebbe incentrato?
DG: Si potrebbe fare un Grimm nel futuro; il personaggio di Trubel (Jacqueline Toboni) è stato pensato in modo tale che potesse avere le sue avventure ed interagire con i personaggi già noti; non sappiamo ancora.
Volete dire qualcosa ai fan, che hanno appena finito la serie con voi?
DG: Vogliamo dire “grazie, grazie, grazie” ai nostri fan, che ci hanno permesso di rimanere in onda per tutti questi anni e di avere quest’avventura incredibile, divertente, magica e meravigliosa; speriamo che gli ultimi due episodi siano piaciuti.
